Pubertà Ritardata

Salve Dottori, volevo un consiglio. Non sono nuovo a chiedere consulti, infatti, l'ultima volta sottolineavo problemi inerenti ad una sospetta pubertà ritardata, dove , ho avuto la conferma dai miei Dottori/ProfessorI. Mi è stata riscontrata la Sindrome di Kallmann con adenoma ipofisiario, e da 2 settimane mi sto curando con testosterone. Per tutta l'eta puberale sono stato con valori bassi di testosterone, e per cio, non ho sviluppato tutti i caratteri secondari( tipo barba , aspetto virile, grasso ginoide, ginecomastia) sono rimasto sempre ancora tutt'oggi in un limbo tra l'essere bambino/adulto. Adulto per l'età ma bambino per tutto il resto. Ora volevo sapere, siccome, ho da tempo, da prima che scoprissero questa sindrome, problemi nel socializzare, nel rapportarmi con l'altro sesso( mai fatto), mi sorgono tanti dubbi. Ho per il sesso un'avversione totale infatti non lo farei nemmeno se venissi pagato, e questo è una grande croce che mi spinge a non conoscere nessuna ragazza.Tutti ragazzi della mia età sono completamente diversi da me e per fortuna aggiungerei. Sono fissato sull'aspetto fisico, infatti nonostante mi piacciano le ragazze, mi fisso sui ragazzi a guardargli tutto cio che manca a me,il loro aspetto fisico, il loro essere uomo, il loro saper farci con le ragazze, cose che a me mancano e non so quando arriveranno. Sono pessimista, data la situazione in cui mi trovo non riesco a vederla in maniera migliore. Sto facendo una dieta molto dura per cercare di dimgarire e vedermi un po' piu bello, ma so già che quando avrò perso i miei 20 kg la ciccia avanzerà e mi andrà cadendo e sarà peggio che andar di notte.Non mi sento all'altezza di nulla. Ho un fratello maggiore, dove lui non ha nessun tipo di problema è magro ecc, e purtroppo, da poco tempo sto iniziando come dire ad essere invidioso di lui e per ogni cosa che mi chiede io gli rispondo male. Non è colpa sua ma dentro mi sento come in sfida con lui, ovviamente largamente vinta da lui.Ebbi un colloquio con uno psicologo dove mi scrisse entact. Lo sto assumendo da 2 anni, e devo dire la verità un po' mi ha sbloccato...ma poco. Vorrei sapere da voi, cosa posso fare per questa avversione sessuale in primis, e per l'asocialità in cui mi ritrovo???

Aspetto vostre risposte

Grazie a tutti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Lo psicologo si occupa di altro, non prescrive farmaci. Se è di un aiuto psicologico che ritiene di aver bisogno è a uno psicologo che deve rivolgersi, di persona.

Sperare di ricevere consigli online su come vincere l'asocialità è un effetto dello stesso problema d'asocialità, che la porta a chiedere aiuto "a distanza di sicurezza", ma se ci pensa vedrà che si tratta di un controsenso.

Riguardo al desiderio sessuale assente, invece, sarebbe opportuno che ne parlasse prima con i curanti che le hanno diagnosticato la malattia, perché potrebbe essere legato a quella. In tal caso lo psicologo potrebbe non avere gli strumenti per aiutarla.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro ragazzo,

chi le ha prescritto il farmaco è, con molta probabilità, uno psichiatra in quanto lo psicologo non può prescrivere famaci.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html

Ci può dire che tipo di diagnosi le ha fatto per la prescrizione del farmaco? L'entact può avere indicazioni differenti e quindi sarebbe utile capire per quale motivo le è stato prescritto.

Per la sindrome che le hanno diagnosticato il testosterone viene somministrato al fine di farle completare il processo puberale?
Se è così, come immagino, forse è normale che lei senta ancora "avversione" per il sesso. Si tratta, probabilmente, di un disinteresse più che di una vera e propria avversione; potrebbe essere che, visto che il contesto sociale "richiede", per la sua età anagrafica, di provare interesse per il sesso, il suo disinteresse causato dalla sindrome di Kallmann glielo fa percepire, psicologicamente, in termini di "avversione".

Per quanto riguarda questo aspetto ed anche la sua "asocialità", come lei la definisce, credo che un consulto di persona con uno psicologo psicoterapeuta potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza nel suo vissuto emotivo.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottori per la celere risposta che mi avete dato. Ho tralasciato questo particolare, che il Dottore in questione era un psichiatra, il colloquio forse l'avrò fatto con lo psicologo dove si è appuntato molte cose, e successivamente sono entrato in un altra stanza dove erano presenti altri 2 Dottori sicuramente psichiatria. E dopo di questo hanno deciso di scrivermi entact. Ho elencato tutti i problemi che avevo al Dottore, però questo prima di scoprire la sindrome. Il testosterone dato che ,avendo 23 anni, dovrei essere già " completo " non essendolo assumo testosterone per completare la pubertà, ma questo penso che lo dovrò fare per tutta la vita, anche perchè di mio produco testosterone sotto i livelli minimi. Quindi quest'avversione che percepisco può essere del tutto passeggiera?? La sindrome di Kalmann psicologicamente che ripercussioni può avere??? O sono soltanto delle mie fissazioni mentali???

Grazie Dottori per l'aiuto.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
<<La sindrome di Kalmann psicologicamente che ripercussioni può avere??? >>

Questo dipende solo da lei.
Una volta concluso il processo di maturazione puberale non dovrebbe avere "avversioni" o disinteresse per il sesso da un punto di vista ormonale e fisico, a meno che i medici che l'hanno in cura non le abbiano dato informazioni differenti per altre ragioni che noi, da qui, non possiamo conoscere.

Visto che la cura è all'inizio, prima di porsi troppe domande con il rischio di farle diventare "fissazioni mentali", come lei le chiama, attenda che la cura medica faccia il suo corso.

L'assunzione di testosterone per tutta la vita è una condizione normale in questi casi; ciò non significa che ci debbano essere ripercussioni psicologiche.

Non si fasci la testa prima di rompersela.

Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
come tutte le sindromi, che per di più correlano con lo sviluppo puberale e con la crescita dei genitali e con la sfera della sessualità, l'approccio che necessita è sicuramente poliedrico e non settoriale.
Il farmaco, sicuramente prescitto da un medico, non più essere bastevole per la cura, così come un solo colloquio psicologico.
Ha un andrologo di riferimento che la segue?
Assume terapia ormonale?
Soffre di disturbi olfattivi?
Valuti l'ipotesi di essere seguito bene, al fine di potersi riappropriare della sua salute in generale e salute sessuale in particolare.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Rispondo al Dottor Callina: il fatto è che proprio non mi ci vedo al rapporto sessuale, e quindi , lo voglio evitare a tutti i costi, anche se d'altra parte vorrei spingermi per vedere cosa accade, ma la paura è troppo forte, già lontanamente a vedere una ragazza iniziano i sudori i rossori e divento muto. Però magari e come dice Lei, che la terapia deve fare il suo corso, ovviamente sentirsi che a 23 anni non ho mai avuto una ragazza questo fa un pò strano. Per le ripercussioni psicologiche intendo dire che i ragazzi normalmente a 15 16 anni già fanno quel che devono fare. Mentre io ho solo da imparare da loro, e questo è come un paradosso, e perciò non molto salutare per la mia mente..

Dottoressa Randone: Grazie per la risposta.
Ho un centro di riferimento dove mi reco ogni 6 mesi a colloquio con un Professore specializzato in ipogonadismo secondario, e con endocrinologi, eseguendo un sacco di esami. Sono al 2° ciclo di testosterone. Disturbi olfattivi non penso, non ho fatto l'olfattometria. Ma siccome ho quest'adenoma che schiaccia l'ipofisi non facendomi produrre testosterone. La sindrome di kalmann mi è stata scoperta facendo lo studio dei geni, ed è risultata una mutazione.
Il fatto pratico è che se in caso una ragazza volesse affrettare tutto, io non mi trovo a dirle di si...potrei passare come un disinteressato alle ragazze...è un casino.

Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Per le ripercussioni psicologiche intendo dire che i ragazzi normalmente a 15 16 anni già fanno quel che devono fare. Mentre io ho solo da imparare da loro, e questo è come un paradosso, e perciò non molto salutare per la mia mente
>>>

Il paradosso è lo stesso di chi ritiene che _dovrebbe_ provare un qualche tipo di sensazione o emozione, senza però provarla. Un esempio classico sono gli utenti che ci scrivono: "Aiutatemi a innamorarmi della persona X". Non ci s'innamora a comando, non si sente attrazione sessuale a comando.

Perciò se lei non sente attrazione sessuale, ma si è creato l'idea che _dovrebbe_ sentirla, perché gli altri ragazzi la sentono, e quest'idea la fa soffrire, lo psicologo potrebbe esserle utile per ristrutturare le sue convinzioni e rimuovere tale sofferenza. Ma non per farle nascere il desiderio sessuale, se questo dipendesse da cause biologiche.

Ecco perché ritengo che innanzitutto il suo problema sia di competenza medica e poi, eventualmente, psicologica.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
<<Per le ripercussioni psicologiche intendo dire che i ragazzi normalmente a 15 16 anni già fanno quel che devono fare.>>

e non pensa che la sua incompleta maturazione puberale sia una ragione sufficiente per non aver ancora fatto quelle esperienze?

Lo staff medico che l'ha in cura per la somministrazione di testosterone non le ha dato nessuna informazione su cosa aspettarsi dalla cura?

Le hanno spiegato in che tempi e modalità dovrebbe avvenire un cambiamento?

Ha parlato con qualcuno per spiegare le sue perplessità rispetto a quella che chiama "avversione" per la sessualità?

Un caro saluto
[#9]
dopo
Utente
Utente
Dottor Santonocito, evidentemente tutta questa situazione ha confuso il mio modo di agire e pensare sul sesso...Fatto sta che quando mi ritrovo in un posto dove si potrebbero conoscere ragazze tutto diventa incredibilmente angosciante e brutto. Evidentemente dovrei risolvere questi problemi o con il tempo o con qualcuno.

Dottor Callina. Penso che la mia incompleta maturazione sia una ragione se non l'unica che mi blocca da questo punto di vista. Per la cura mi hanno detto che ci vorrebbe un po' di tempo per sistemarmi. Dovrei dimagrire,perdere massa grassa ,e sviluppare caratteri secondari. Sull'aversione sessuale non glielo detto, ma ho consegnato un questionario dove riportavo tutti i miei problemi, appunto causati dal deficit di testosterone. La loro sicurezza e che con la somministrazione dell'oromone tutto dovrebbe risolversi.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
<<La loro sicurezza e che con la somministrazione dell'oromone tutto dovrebbe risolversi.>>

E' per questo che le dicevo di non fasciarsi la testa prima di rompersela. Attenda, con pazienza, che la cura faccia il suo corso e, solo se le cose non dovessero andare come ci si aspetta, potrà interrogarsi sulle possibili conseguenze psicologiche.

In questo momento un supporto psicologico potrebbe comunque aiutarla ad affrontare la terapia medica con maggiore consapevolezza.

Provi a chiedere alla struttura presso cui è in cura se è possibile anche avere un consulto psicologico.

Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Sarebbe la cosa più giusta, solo che disto 850 km dalla struttura. Devo chiedere qui da me se esiste qualcuno competente.

Grazie Dr. Callina di tutto.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Di nulla, lieto di averla aiutata.
Sono certo che nella sua ASL esiste un servizio di psicologia a cui poter accedere per un consulto.

In bocca al lupo.
Un caro saluto e, se crede, ci tenga informati sugli sviluppi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
le sindromi, proprio perchè caratterizzate da una molteplicità di aspetti, biologici, ormonali, genetici e psichici, necessitano di un approccio poliedrico e pluridisiciplinare.
La vita sessuale, nata e sviluppata , in questo contesto, avrà risentito di tante variabili, non ultime ormonali.
Chieda al centro a lei più vicino, dei colloqui con uno psicologo, per approfondimenti e supporto psicologico.
Cari auguri