Sovrappeso e crisi matrimoniale

Questo il mio problema.
Ho 38 anni e due figli, uno di tre anni e uno di quattro mesi.
Sono in sovrappeso sin dall'adolesenza, ma da circa sei/sette anni ho raggiunto il peso di 80 chili per 1,60 m di altezza.
Da circa un anno il rapporto con mio marito si e' pericolosamente deteriorato. Lui mi rimprovera di essere in sovrappeso e, soprattutto, di non tenere in considerazione le sue richieste di migliorare la mia forma fisica.
A lui, sin dall'inizio del nostro rapporto ho sempre riproverato un'assoluta mancanza di affettività. E' una persona meravigliosa, capace di sentimenti veri e profondi, sensibile e paziente ma e' incapace di menifestazini di affetto. Questo, pur capendo che si tratta di un suo limite, sicuramente ha inciso e molto sulla mia autostima. Nell'ultimo periodo questa cosa si e' per cosi dire aggravata, mi sono iririgidita e ci siamo allontanàti ancora di più. L'intimita inoltre e' del tutto assente da un anno.
Vorrei cambiare il mio stile di vita, per riuscire a portare a termine una dieta e dedicarmi allo sport, sia per me stessa sia per il' nostro rapporto, ma e' come se non ne avessi la forza, se non avessi le motivazioni giuste, nonostante io ami profondamente mio marito e comprenda la ragionevolezza delle sue richiesti. Potete aiutarmi?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

per avere la motivazione necessaria per cambiare dovrebbe percepire la situazione attuale come un problema da risolvere, e non solo immaginare di fare qualcosa che accontenterebbe suo marito.

Lei cosa pensa di sè stessa?
Si accetta così com'è o vorrebbe cambiare?
In passato il suo sovrappeso le ha causato difficoltà di relazione?

Considerando il fatto che ha un neonato da seguire il momento attuale può non essere dei migliori per intraprendere una dieta e darsi all'attività fisica, stravolgendo la sua vita rispetto a come l'ha condotta in precedenza.
Com'è il suo rapporto con il piccolo?
Si sente stanca?

Ci dice che il problema fra di voi è sorto un anno fa, quindi nel momento in cui avete concepito il secondo figlio.
Le critiche di suo marito sono state accompagnate da altri discorsi o atteggiamenti negativi circa la sua persona e/o il vostro rapporto?
In precedenza fra di voi andava tutto bene?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
una coppia costruisce copioni relazionali fin dall'inizio della sua evoluzione, è possibile che l'assenza di manifestazione d'affetto da parte di suo marito abbia "funzionato" in quanto "legittimata" dalla scarsa considerazione che ha di sé stessa, non a caso vorrebbe dimagrire per suo marito e non, innanzi tutto, per iniziare a prendersi cura di sé.
Cosa ne pensa?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Massaro, La ringrazio per la risposta.
Non mi accetto, mi vergogno del mio corpo, non riesco a guardarmi allo specchio e non voglio mai essere fotografata. Se capita che mi specchi o mi veda in foto, fatico a riconoscermi, mi sembra di essere nascosta dentro un'imbottitura.
Nella preadolescenza e durante l'adolescenza avevo sempre quattro-cinque chili in più, ma non ero grassa, piuttosto ero formosa e questo attirava su di me sguardi di adulti che mi imbarazzavano molto. Poi ho iniziato ad ingrassare. Davo la colpa allo stress (ho dovuto lavorare per pagarmi l'università), e in parte e' vero. mangiare mi e' sempre piaciuto, ma anche mi gratifica, mi riempie. Nel frattempo, quello che ora e' mio marito, mi chiedeva di stare un Po attenta, di fare sport di volermi più bene, ma io mi trovavo semprescuse.
dopo la purea ho fatto una dieta, che mi ha fatto perdere diciassette chili, mi sentivo bene. A lui lo avevo sempre detto: quando diventerò una barbie ti faro' vedere io ... E cosi e' stato, l'ho tradito. Poi ho confessato e con tanta pazienza abbiamo ricostruito il rapporto.
Con il tempo, ho recuperato tutti i chli persi e ne ho messi su altri dieci arrivando a più di ottanta chili.
Nel frattempo ci siamo sposati e abbiamo avuto due bambini.
Durante la prima gravidanze sono dimagrita di circa sette chili ma poi li ho ripreso tutti nel giro di pochi mesi.
Anche Durante l'ultima gravidanza sono dimagrita ma ho già ripreso in quattro mesi 4 dei 9 chili persi.
M chiede se sno stanca, direi di no, il piccolo e' bravissimo e dorme tanto e anche il grande, pur vivacissimo, non mi da grandi pensieri.
Questo per me e' un grande problema, si a per la salute, sia per la mia autostima, sia perché sta minando il rapporto con mio marito che adesso non ne può più. Cosa mi consiglia.
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dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Camplone, grazie anche a lei.
Ho riflettuto molto su ciò che mi ha scritto, ma non credo sia questa la ragione della mia situazione.
Mio marito e' sempre stato molto parco nelle manifestazioni d'affetto, forse perché e' cresciuto in una famiglia che pur amando moltissimo i figli non si e' mai sprecata in grandi abbracci o coccole.
Ma e' sempre stato molto presente, attento e generoso.
La sostanza prevaleva sulla forma e, pur con qualche scontro, andava bene cosi.
Sono sempre stata insicura, ma non mi sono mai percepita come immeritevole di amore, anche perché sapevo che mio marito mi amava anche senon lo diceva.
Adesso si invece, adesso si che sento che non riesce più ad avvicinarsi a me perché no gli piaccio più. Adesso si che l'inaffettivita e' motivata dalla scarsa considerazione che lui ha di me e che io ho di me stessa. Cosa può consigliarmi?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Poi ho iniziato ad ingrassare. Davo la colpa allo stress (ho dovuto lavorare per pagarmi l'università), e in parte e' vero. mangiare mi e' sempre piaciuto, ma anche mi gratifica, mi riempie>

Gentile signora,
potrebbe spiegare meglio questo passaggio?

Ha continuato a mangiare nello stesso modo e ingrassare oppure ha iniziato a mangiare di più e come? Ci sono stati particolari periodi nei quali ha sentito maggiore il bisogno di gratificarsi attraverso il cibo?

<Nel frattempo...>In quale periodo (anche di peso) ha conosciuto il suo attuale marito?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
credo che le oscillazioni del suo peso corporeo abbiano accompagnato e contrassegnato momenti significativi della sua storia e del rapporto con l'altro sesso.
Se è riuscita a ricostruire il rapporto di coppia insieme a suo marito vuol dire che avete messo in gioco risorse preziose, forse non solo la pazienza.
Un colloquio con uno Psicologo può offrirle l'opportunità di individuare i nodi da sciogliere per rimettere al centro i suoi bisogni e quelli del rapporto di coppia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da quello che ci scrive penso che lei abbia utilizzato inconsapevolmente la forma fisica come mezzo per scopi ben definiti: è ingrassata per sottrarsi a sguardi invadenti e imbarazzanti, è dimagrita per dimostrare qualcosa al suo futuro marito ("A lui lo avevo sempre detto: quando diventerò una barbie ti faro' vedere io ... E cosi e' stato, l'ho tradito") e infine è ingrassata nuovamente, forse per ritornare ad essere indesiderabile.

Deve tenere presente che a volte le fluttuazioni di peso e l'acquisizione di una certa forma fisica hanno un significato relazionale o comunque psicologico: punire sè stessi o il partner; tenere lontano possibili corteggiatori, sottraendosi alle richieste di tipo sessuale; sabotare la propria felicità; identificarsi con propria madre (quando altrettanto in carne).

Non è poi da trascurare l'importanza dell'utilizzo del cibo come compensazione, che porta ad acquistare peso in maniera a volte subdola e incontrollata:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1135-il-cibo-come-compensazione-l-obesita-psicogena.html

Se le interessa approfondire l'argomento le consiglio vivamente di leggere questo libro: "Donne che mangiano troppo" di Renate Gockel (Ed. Feltrinelli).
[#8]
dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Rinella,
Innanzitutto grazie!
Mi e' sempre piaciuto mangiare, anche quando ero piccola ed ero magrissima, mangiavo tanto e volentieri, ma non ingrassavo.
Poi come detto, con lo sviluppo, avevo qualche chilo in più delle mie amiche, ma questo probabilmente anche perché ero formosa.
Cosi anche al liceo.
Dopo il diploma, per pagarmi gli studi universitari, ho dovuto lavorare e lo stress mi portava a mangiare. Rispetto a prima, avevo iniziato a mangiare 'schifezze' fuori pasto, soprattutto patatine a letto prima di dormire.
Il mio attuale marito l'ho conosciuto a 21 anni, ma allora pesavo circa 63-65 chili.
Finche' preparavo la tesi, ho deciso di fare una dieta Seguita da undietologo (nel fratto ero arrivata a circa 70 kg), e ho perso moltissimi chili.
Magra, sicura, libera e in forma come mi sentivo ho tradito il mio ragazzo, per poi tornare insieme e iniziare lentamente a ingrassare nuovamente.
Nel giro di un paio d'anni ho recuperato tutti chili che avevo perso e poi se ne sono aggiunti altri dieci.
Ancora una volta mi giustificavo con lo stress lavorativo.
Nel 2007 mi sono sposata e pesavo più o meno come adesso.
Sento sempre,, x un motivo o un altro, bisogno di gratificarmi con il cibo: prima perché studiavo e lavoravo, poi perché il lavoro non mi gratificava, poi perché un diverso lavoro mi stressava troppo, poi perché mio marito non si decideva a sposarmi, poi perché non arrivava il primo figlio.
E scuse. Mail cibo e la sensazione di sazietà, e forse anche la trasgressione che questo rappresenta, veramente riescono a placare le mie angosce e triatezze.
E nonostante stia pregiudicando la mia salute e il rapporto con mio marito e con me stessa, no riesco a determinarmi a cambiare.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
da quello che riferisce il suo rapporto con il cibo sembra abbia un significato sia personale sia relazionale che andrebbe meglio compreso attraverso un incontro diretto con uno psicologo/psicoterapeuta.

<ho sempre riproverato un'assoluta mancanza di affettività..ha inciso e molto sulla mia autostima...>

Lui mi rimprovera di essere in sovrappeso ...nonostante io ami profondamente mio marito e comprenda la ragionevolezza delle sue richiesti..> ...Forse a livello razionale è così, ma ad un livello più profondo potrebbe non essere.

La questione del suo peso e la mancanza di affettività da parte di suo marito (e le dinamiche che vi ruotano attorno ), da un punto di vista relazionale, sembrerebbero non del tutto estranee l'uno all'altra.

Tenga però presente che si tratta di semplici ipotesi che potrebbero essere del tutto fallibili, non conoscendola direttamente.

Dal mio punto di vista potrebbe orientarsi sia chiedendo un consulto specialistico personale, che un consulto di la coppia date le problematiche ad essa riferite, sempre suo marito ne fosse motivato.

Cordialmente


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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile Signora,
oltre le possibilità che le hanno indicato i colleghi vorrei sottolineare quanto l'aumento di peso sia nella maggioranza dei casi legato a un forte stress emotivo che amplifica le sensazioni di fame e comporta nel tempo un incremento del proprio peso.
Indubbiamente il dietista le avrà dato dei consigli che le hanno permesso di diminuire ma in questi casi è preferibile seguire un percorso di rieducazione alimentare che aiuta la persona a discernernere tra le sensazioni di fame e di sazietà da quelle emotive. In centri specializzati per il trattamento dei disturbi alimentari potrà trovare un'equipe di medici e psicoterapeuti che la potrebbero aiutare a migliorare il suo rapporto con il cibo ma sopratutto con se stessa.
In ogni caso le consiglio uno specialista che abbia maturato esperienza con tali problematiche.

cordialmente.

Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.

[#11]
dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Sig.na, La ringrazio.
E' esatto, la mia spesso e' fame (vera fame) ma dettata da esigenze emotive e non nutritive.
Ormai so distinguere una "fame" dall'altra,cionondimeno non riesco a controllare l'impulso a mangiare e a mangiare oltre il senso di sazietà.
Secondo lei ho davvero bisogno di un percorso psicoterapeutico come quello cui accennava. La cosa mi spaventa e mi fa sentire ancora più indifesa.
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Dr.ssa Claudia Signa Psicologo 75 3
Gentile Signora,
rispetto all'indicazione fornitale ritengo che lei possa semplicemente pensare se questa corrisponde alla sua condizione e se ritiene che sia arrivato il tempo per un cambiamento.
Penso che indifesa è la sensazione di chi brancola nel buio e non sa dove andare o quale strada percorrere, nel suo caso la possibilità di chiedere un aiuto specialistico è una luce che la può guidare nell'intraprendere un viaggio di cambiamento che coinvolge più livelli tutti tra loro interdipendenti.
Infine ogni cambiamento si associa alla paura; provi a pensare che la paura non è solo un'emozione che blocca l'agire ma anche il motore che scatena la reazione.

Cordialmente
Dieta

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