Bambino di 6 anni con paura di abbandono

Salve, vorrei fare qualche premessa su mio figlio (6 anni) prima di esporle il mio problema. Sin da piccolo (circa 2-3 anni) soffre di terrore notturno (o almeno questo mi ha detto la pediatra) nel senso che spesso si sveglia in piena notte e inizia a piangere, dimenarsi e darsi pugni sulle gambe. Ho imparato a gestirlo nel senso che all'inizio mi arrabbiavo se non smetteva (e non risolvevo nulla!) ma poi ho capito che standogli vicino e parlandogli dolcemente pian piano passa. E' sempre stato un bambino molto "mammone", non troppo socievole, nel senso che gioca con gli altri ma solo se si comportano bene con lui, siccome lui è molto rispettoso con tutti, chiede sempre il permesso per prendere delle cose ecc. se trova bambini che gli tolgono i giochi di mano o gli fanno i dispetti lui piange. Per non parlare poi se fanno tutto questo con le sue cose... si fa proprio prendere dal terrore che possano distruggere i suoi giochi (nonostante noi non gli abbiamo mai detto nulla in merito). Lo scorso settembre ha iniziato la scuola e all'inizio piangeva ma poi è andata benissimo, ha fatto amicizia ed ha preso anche quotidianamente il pullman per tornare a casa. E qui vengo al problema attuale. Mio marito, circa 3 mesi fa lo ha lasciato per un paio di minuti da solo in macchina (parcheggiata di fronte al chiosco dove lui si è recato per acquistare delle patatine) per non fargli prendere freddo. Il bambino non voleva ma mio marito ha insistito e lui ha accettato perchè dall'auto vedeva il papà. E' successo però che una signora si è frapposta tra lui e il papà per cui mio marito vedeva lui ma mio figlio non riusciva più a vedere suo padre. Si è fatto prendere dal panico ed è sceso dall'auto per cercare il papà. Mio marito ha detto che piangeva terrorizzato e quando sono rientrati in macchina gli ha spiegato che non deve aver paura e che quando lui era piccolo, la nonna lo lasciava anche a casa da solo per 1 ora con la sorella e non è mai successo niente. Premetto che io mi sono imbestialita con mio marito, sia perchè per nessun motivo deve lasciare da solo il bambino e poi perchè non doveva raccontare al bambino questa storia di mia suocera (che peraltro non condivido affatto). Purtroppo, con il passare del tempo l'evoluzione è stata questa: mio figlio non vuole più restare solo ne' in macchina (se devo parcheggiare ed ho bisogno di scendere per controllare la manovra lui si spaventa e scende dall'auto per stare con me) e quel che è peggio nemmeno a casa. Ma non intendo da solo in casa, perchè non accadrà mai, non vuole stare da solo in una stanza o comunque io o suo padre dobbiamo essere a vista. Se per es. lui gioca nel salone ed io vado in una stanza che non sia la cucina (adiacente al salone e quindi a vista), lui mi chiama per sapere dove sono e se non rispondo inizia a piangere. Se po vado sul balcone, in questo caso lascia tutto e viene con me. Io cerco di aiutarlo dicendogli sempre dove sono ma non so cos'altro fare. Cosa mi consiglia? Grazie tante
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

sembrerebbe che a sei anni Suo figlio non abbia ancora imparato a modulare e gestire alcune paure che, solitamente, a questa età i bambini sanno gestire (essere lasciati soli per qualche minuto con la mamma nella stanza adiacente è sicuramente una situazione gestibile per un bimbo di sei anni.

Avete pensato di chiedere un consulto diretto con uno psicologo dell'età evolutiva?

Il bimbo sembra mostrare la capacità di superare e vincere le paure; probabilmente quella dell'auto è appresa e si sta rafforzando.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sinceramente no... non ho mai sentito parlare dello psicologo dell'età evolutiva.
E' una particolare specializzazione?
In questo momento abbiamo diversi problemi economici che non ci consentirebbero costose terapie.
In ogni caso sa se nella mia città (Bari) ne posso trovare uno?

Grazie tante.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

può trovare psicologi che lavorano con i bimbi presso la UONPIA (infanzia e adolescenza sono a parte), oppure chieda al pediatra e al medico di base il suggeriemnto di una struttura nella città.

Intanto Le suggerisco:

http://www.sinpia.eu/index/index/atom/2


Solo negli ultimi anni ci sono anche scuole di specializzazione in psicoterapia dell'età evolutiva (per esempio c'è un ottima scuola di psicoterapia cognitiva dell'età evolutiva a Vercelli http://temi.repubblica.it/guide-universita-2012/2012/07/17/istituto-mind-scuola-di-specializzazione-in-psicoterapia-cognitiva-dell%E2%80%99eta-evolutiva/ ), ma in genere è meglio se si rivolge a psicologi o psicoterapeuti che lavorino specificamente con i bambini.

Buona giornata,



[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
il comportamento dei bambini è meglio decodificabile in rapporto a ciò che avviene nei suoi contesti di appartenenza, in primo luogo la famiglia.

Com'è l'atmosfera in casa?

<Premetto che io mi sono imbestialita con mio marito, sia perchè per nessun motivo deve lasciare da solo il bambino e poi perchè non doveva raccontare al bambino... > il bimbo ha assistito a questa discussione?

Siete in accordo come genitori sulla sua educazione e sul modo di rapportarvi con lui?

Potrebbe dirci qualcosa di più per inquadrare meglio la situazione?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
A casa il bambino sta più spesso con me, mio marito lavora fino a tardi e sta poco con i nostri figli. Comunque in genere siamo d'accordo sul modo di educare i bambini e questo è stato solo un episodio. Ovviamente non abbiamo discusso davanti al bambino... non lo facciamo mai nemmeno per le sciocchezze.