Depersonalizzazione e derealizzazione

Gentili dottori..
Ho scritto più volte riguardo ai miei attacchi d'ansia che si sono prolungati per circa un mese. Non ho limitato la mia vita a nulla. Risentendo svariati sintomi, ho stretto i denti e ho continuato a fare le cose che più mi piacevano, aspettando che passasse tutto. Sono persino andata nel luogo in cui ho avuto il mio primo attacco di panico. Ho deciso di affrontare tutto, nonostante i fastidiosissimi sintomi che mi assillavano ogni giorno. Sono stata via di casa per due giorni e, avendo avuto un attacco di panico, non ho ceduto e ho continuato la mia vita di sempre. E' passato circa un mese da quel giorno. Stranamente sono scomparsi tutti i sintomi. Non ho avvertito più nessun fastidio. Come se avessi obbligato il mio corpo a stare bene in qualsiasi circostanza. E così è stato. Sfortunatamente oggi ho avuto episodi di depersonalizzazione e derealizzazione. Credo sia questo il termine esatto. Come se fossi tutt'ora sotto l'effetto della cannabis. Sento una distanza dalla realtà.Devo farmi continue domande. Mi da fastido il buio. Ho paura d'impazzire. Ho dfficoltà a concentrarmi.Ho la mania di dover ricordare quando stavo bene. E' come se avessi perso me stessa. Non mi sento in sintonia. La testa molto leggera. Paura di perdere il controllo e di soffrire di schizzofrenia. Prima di questi episodi, avvertivo solo molta sonnolenza. E' come se mi fossero rimasti residui di cannabis e ne sentissi leggermente gli effetti. Venerdì avrò la seconda seduta dallo psicologo. Vorrei sapere come alleviare questi stati di depersonalizzazione e derealizzazione. Come ritrovare l'equilibrio mente e corpo. E vorrei sapere se è possibile curarli.. Ho davvero paura di diventare pazza.. So bene che è tutto dovuto all'ansia e che quel maledettissimo tiro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.. E' da escludere che siano i residui della cannabis? Questi stati di confusione mentale, non sentirmi me stessa, e vedere la realtà differente, più aperta quasi, è curabile? Nel senso andranno via prima o poi? Non prendo farmaci. Gli esami sono ok. Non soffro di nessuna malattia. Continuo a condurre la vita di sempre ma voglio goderla come prima.. Senza paranoie di alcun tipo.. Vi ringrazio per la vostra attenzione. Distinti saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Un solo colloquio con uno psicologo, e' veramente pochissimo, per poter vedere i primi risultati.
Dia tempo al clinico, che la seguira' di effettuare una diagnosi certa del suo disagio e di valutare quale percorso e' piu' adatto a lei.
Consideri che l' ansia non curata tende a peggiorare, come camminare con una caviglia lussata, da li a breve zoppichera' ed avra' dolori anche all' altro piede.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

depersonalizzazione e derealizzazione possono essere anche sintomi di un disturbo d'ansia e possono comparire durante un attacco di panico. Non è infrequente infatti che il pz. riferisca, ad es. dopo essere stato al PS, che gli pareva di impazzire o di morire, considerati proprio i sintomi un po' inqiuetanti quali quelli che Lei descrive.

A complicare un po' la situazione c'è l'uso di cannabis, ma è probabile che il meccanismo instaurato sia quello che Le ha già spiegato molto bene il dott. Calì nella Sua precedente richiesta

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/297538-ansia-e-attacchi-di-panico.html

Come può fare a superare questi momenti?
Avrà notato che l'attacco di panico e le crisi d'ansia hanno una durata contenuta nel tempo (per quanto la sintomatologia sia estremamente fastidiosa). L'unica cosa che conviene fare è attendere la fine della crisi d'ansia con la consapevolezza che il livello d'ansia sta per scendere nel momento in cui non prestiamo particolare attenzione con il risultato di rinforzare la sintomatologia (è come avere il chiodo fisso in testa...). Ovviamente questa non è una terapia e quindi non potrà essere curativa, ma solo permetterle di arrivare alla seduta successiva. Modalità per riconoscere e gestire le crisi le verranno sicuramente insegnate durante le sedute.
Però l'ansia e la sintomatologia che lei descrive può essere curata e anche in tempi ragionevoli e non conduce alla pazzia.

Quanto al fatto di vivere con "paranoie" tenga ancora buono ciò che le ha scritto il dott. Calì nel post che ho incollato sopra: chi sperimenta una crisi d'ansia o un attacco di panico ricorda benissimo situazioni e circostanze di quel primo attacco e ho memorizza bene, temendolo. Questo timore però fa sì che si viva in un costante stato di allerta, di paura che la crisi possa riverificarsi all'improvviso, come all'improvviso si era verificata la prima.
In realtà in una psicoterapia è possibile ricostruire bene che cosa è accaduto e comprendere anche che ansia e panico non si sono verificati all'improvviso nè senza ragione.

Spero che al più presto starà bene.
Buona giornata,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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