Calo del desiderio sessuale

Sono una ragazza di 27 anni e vorrei un parere su un problema. Da sempre ho difficoltà nel vivere l'intimità insieme al mio compagno. Diciamo che non ho mai questa gran voglia di fare l'amore, o meglio, l'eccitazione arriva solo durante i preliminari ma dura talmente poco che svanisce ancora prima di essere arrivata al termine. Di conseguenza il rapporto non va a buon fine. Poi si instaura un circolo vizioso nella mia testa e tutte le volte è sempre peggio perchè penso che sarà un disastro. Non credo che il problema sia il mio attuale compagno perchè è sempre stato così, anche in precedenza con gli altri. E' come se io riuscissi a lasciarmi andare fino a un certo punto poi è come se calasse un muro e io mi blocco. Non credo di avere qualche problema ormonale ne fisico perchè con la masturbazione riesco a raggiungere l'orgasmo. Non so come iniziare ad affrontare la situazione.

Grazie per le risposte
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

il disagio che descrive sembra essere più un problema relativo alla sfera relazionale che non a quella strettamente sessuale.

Sarebbe interessante capire qualcosa di più della sua storia di vita per poterle dare qualche suggerimento che, non equivarrebbe comunque, ad una diagnosi a distanza; per una diagnosi puntuale del suo disagio sarebbe bene le lei contattasse un professionista della sua zona di persona.

Ci può dire come sono le sue relazioni affettive? Che tipo di interazione ha avuto ed ha con la sua famiglia? E le amicizie?

Ha ricevuto un'educazione rigida? Religiosa?

Negli altri ambiti della sua vita si sente soddisfatta?

Se potesse darci qualche dettaglio in più sarebbe più facile per noi fornirle un orientamento più puntuale.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<< Non credo di avere qualche problema ormonale ne fisico perchè con la masturbazione riesco a raggiungere l'orgasmo.>>

Gentile Ragazza,
desiderio, eccitazione ed orgasmo sono tre fasi differenti della risposta sessuale umana, che andrebbero tenute distinte in sede di approfondimento diagnostico, attraverso una precisa e specifica analisi funzionale di ciò che accade in Lei e tra Lei e il suo compagno.
Il fatto che attraverso l'autoerotismo riesca a raggiungere l'orgasmo non esclude in ogni caso che ci possa essere un problema ormonale (ad es. prolattina troppo alta o testosterone troppo basso -che è presente anche nelle donne- o, ancora, disfunzioni della tiroide....) alla base dello scarso desiderio che lamenta. Pertanto, io le suggerisco di partire comunque con una visita ginecologica e uno screening che le sarà indicato dallo specialista.
Parallelamente, o in seconda battuta, può sentire anche il parere di uno psicoterapeuta esperto in sessuologia clinica.


Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Mi correggo: non ho problemi ormonali perchè tra le varie analisi fatte anche per altri motivi è sempre stato tutto nella norma.
Le mie relazioni affettive sono abbastanza limitate. Ho sempre avuto i classici "pochi ma buoni" amici. Sin dall'adolescenza raramente riuscivo a sentirmi a mio agio ed essere me stessa in un gruppo di persone che conoscevo poco. Tendevo sempre a rimanere abbastanza in disparte. Riuscivo ad aprirmi totalmente solo con quelle poche persone fidate. Crescendo la situazione è un pò migliorata ma di fondo rimango abbastanza chiusa.
L'educazione che ho ricevuto non è stata assolutamente rigida, ne religiosa ma comunque non c'è stato mai molto dialogo in famiglia e raramente parlo di mie cose intime e private, tendo a tenermele per me.
Negli altri ambiti tendo un pò ad annoiarmi in tutte le situazioni ripetitive, sono sempre alla ricerca di stimoli nuovi come se avessi una insoddisfazione perenne di fondo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
la sessualutà femminile, è un universo complesso, sfaccettato e poliedrico, dalla difficile comprnsione.
Come diceva la Dott .Scalco, le fasi della sessualità umana, sono tre:
fase del desiderio,
fase dell'eccitazione
fase dell'orgasmo,
queste possono esssere funzionanti e presenti, tutte , soltanto una delle tre o nessuna delle tre.
Il calo del desiderio, o desiderio sessuale ipoattivo, necessita di una diagnosi approfondita e spesso di tipo differenziale.
Nel suo caso, sarebbe utile comprendere se il calo del desiderio è secondario o primario, rispetto all'anorgasmia.
Se l'autoerotismo, è un sostituto dell'intimità o non è ancora riuscita a farlo traslare da una dimensione "solitaria" ad una di "piacere condiviso".
Sarebbe utile comprendere e conoscere a fondo , le dinamiche delle sue relazioni di coppia e tantissimo altro, dinamiche ed aspetti, che online, non possono essere approfonditi.
Le allego qualche articolo, per approfondimenti
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara ragazza,

anche io sono dell'opinione che il suo sia un problema più relazionale che sessuale. Maggior ragione perchè lei dice di averlo sempre avuto.
Sarebbe utile parlare con qualcuno del nostro campo dii persona, in cui approfondire la sua storia di vita, le sue relazioni precedenti, la sua educazione ecc.

Un abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

<<Sin dall'adolescenza raramente riuscivo a sentirmi a mio agio ed essere me stessa in un gruppo di persone che conoscevo poco. Tendevo sempre a rimanere abbastanza in disparte. Riuscivo ad aprirmi totalmente solo con quelle poche persone fidate.>>

Ciò che scrive a me sembra una metafora di ciò che accade nel rapporto sessuale; non riesce a sentirsi del tutto a suo agio, rimane abbastanza in disparte e, forse, non ha ancora trovato il compagno a cui dare la "fiducia ideale" che le consenta di aprirsi totalmente.

Tutte queste sono solo ipotesi che continuano a farmi pensare al suo disagio in chiave relazionale, come già le ho scritto.

Sarebbe opportuno approfondire queste, ed altre, dinamiche in una sede più adeguata; un consulto con un collega de visu potrebbe senza dubbio aiutarla a fare un po' d'ordine e a trovare una giusta chiave di lettura.

Un caro saluto