Pornografia rapporto coppia

Ieri sera volevo caricare delle foto su facebook fatte con il tablet di mio marito. Ho chiesto il permesso e ho provato. Solo che l’applicazione del tablet in automatico seleziona tutti i documenti caricabili: foto e video. Tra i video c’erano dei video pornografici. Cartoni giapponesi, trio e coppie “normali”. Io lavoro tanto, spesso mi rendo conto troppo (e giustifico questa cosa dal fatto che se non lo faccio ora che ho 30 anni è quasi certo che una volta costruita una famiglia non sarà possibile perseguire una carriera) e so che il nostro rapporto sessuale di coppia è un po’ scarso perché durante la penetrazione mi fa parecchio male e quindi tendo a non fare, pensavo di avere problemi io e sono anche andata da una ginecologa…ma sto bene..dice che è la paura del dolore che mi blocca…e quindi cerco di vincerla questa paura ma soprattutto di non fargli mancare la soddisfazione in altri modi..
Ieri dopo che ho scoperto questo, nel mentre lui si era addormentato sul divano, quando si è svegliato ha voluto fare l’amore…in un primo tempo ho fatto veramente fatica a farmi toccare ma poi, piuttosto che quello schifo che vede… ma dopo il rapporto ha preso il tablet..ed io ero li a chiedermi che stesse guardando…
Lo so che avete più volte scritto che è normale, che non succede nulla, ecc, ecc..però io credo che la pornografia rovini l’amore. L’atto sessuale di quei video (li ho visti..sia per curiosità sia per capire, cosa non so..) non ha niente a che fare con l’amore…è un possesso di una persona fine a se stesso…ed io ieri sera ho fatto così fatica a non pensarci mentre facevamo l’amore…
Il punto vero è che quando ci siamo conosciuti entrambi eravamo alla prima esperienza (così dice) ed era bello perché era uno scoprirsi insieme. Durante gli anni di fidanzamento (5) abbiamo imparato a conoscerci, a volerci …senza mai però arrivare alla penetrazione completa. Quest’ ultima è avvenuta nel periodo poco antecedente il matrimonio. Io l, onestamente o avrei voluto tanto prima ma a lui andava bene così a questo punto chissà, forse sembrava). Stessa cosa per l’eiaculazione. Questa è avvenuta solo dopo avere cominciato ad avere rapporti completi nel matrimonio e dopo che gli ho assicurato dii essere pronta ad avere dei figli..Io, forse anche perché come ho detto sopra vedo una gravidanza come l’interruzione di carriera, ho sempre sostenuto che un figlio non va cercato ma arriva quando è il momento giusto ma non ho maii messo limiti al suo godere pienamente, ho solo cercato di non legare il suo godere all’idea di un figlio.
So di non riuscire a spiegare bene quello che provo..ma di certo so che sono arrabbiata e frustrata..sono frustrata perché mi sono resa conto che il nostro rapporto negli ultimi tempi è molto più..”crudo” (e forse ora capisco da dove arriva) e sono arrabbiata perché mi sembra un controsenso considerare l’atto sessuale come finalizzato ad avere dei figli e poi….. Forse se non ci fosse questo vivere così
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
La pornografia può certamente rovinare un rapporto di coppia, ma forse lei sta spostando l'attenzione dal problema "vero":

>>> sono anche andata da una ginecologa…ma sto bene..dice che è la paura del dolore che mi blocca
>>>

a uno che non dipende da lei, ma da suo marito.

Se la diagnosi è paura della penetrazione, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Dovreste valutare anche la possibilità, insieme allo psicologo, di una consulenza di coppia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara signora,

credo ci comprendere il suo stato d'animo; probabilmente si sente delusa, confusa, forse anche in parte tradita, di certo si sente ferita. Tuttavia, sembra aver già avuto modo di vedere altri consulti o articoli in cui si evidenzia un differente modo di vivere la sessualità nell'uomo e nella donna.

Il suo sembra più uno sfogo che la ricerca di risposte e, come tale, voglio accoglierlo.
Non saprei però cosa poterle dire di diverso rispetto a quanto già lei ha acutamente analizzato nel suo racconto.

La fruizione di materiale pornografico si configura come problema nel momento in cui diviene esclusiva e si ripercuote sulla vita sociale, di relazione e lavorativa. Se questo non è il caso di suo marito non ne farei un dramma.

Altro aspetto è quello legato alla sua situazione di dolore nell'atto sessuale. Lei si è rivolta ad un ginecologo; non ha pensato però di ricercare le cause del suo disagio in qualcosa di psicologico?

Ha provato a parlare apertamente a suo marito di quanto accaduto?
Forse questo potrebbe essere un modo, non solo per comprendere il suo punto di vista, ma anche, e soprattutto, per liberarsi da questo peso che, a caldo, le fa provare questo turbinio di sensazioni.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51
Gentile Signora,

La carriera, per le donne, è oggi una cosa sacra, ma è una via difficilmente percorribile.
Ne va di mezzo a volte la vita affettiva, emotiva e sessuale, perché il tempo che dedichiamo all'amore è a volte "racimolato" e sottratto ad altri impegni. Per cui, oltre ad avere già problemi "antichi" e storici, (e ne avete), se ne aggiungono altri.
La pornografia a volte fa male. A volte smuove il torpore dei sensi.
Ma nella vostra storia di vita, ognuno deve far chiarezza su quello che sente e che si aspetta dal proprio partner.

Parlatene tra voi e se non riuscite a chiarivi, cercate uno psicologo che abbia un paio d'ore di tempo per ascoltarvi.

Vi auguro e Le auguro di capire i propri stati d'animo, e tutte le altre problematiche connesse, non escluso il dolore che può essere sintomo di un problema psicologico da sottoporre ad uno specialista: uno psicologo o psicologa psicoterapeuta.
Il dolore fisico può avere radici in problemi diversi da quelli strettamente organici.

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Coniugare il lavoro, con la famiglia, con il tempo per se stessi e per l' altro, e' un vero percorso ad ostacoli, non sempre facilmente percorribile. Diventiamo " donne acrobate" , alla ricerca costante di qualcosa e di tempo di qualita'
La mia attenzione e' stata catturata dal suo dolore coitale, detto in clinica, dispareunia.
Questa dolorosa disfunzione sessuale femminile, ha spesso cause poliedriche e,quasi mai organiche.
Le cause possono essere ricercate nella sua storia di vita, nell' educazione ricevuta o non ricevuta, nel rapporto tra affettivita' e sessualita' ed ovviamente all' interno della sua coppia dove la sessualita' abita.
Una consulenza alla vostra coppia sarebbe indicata.
Le allego una lettura inerente la sessualita' femminile.
Un caro augurio.
V. Randone
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori e Gentile Dottoressa, vi ringrazio per i vostri pareri che direi giungono tutti ad affermare che potrebbe esistere un problema psicologico nascosto in me se sento dolore nell’atto di penetrazione. Devo ammettere che ogni tanto ci ho pensato anche io ma, altrettante volte, mi sono risposta che se sentivo dolore solo in una determinata posizione (classica) non poteva essere una cosa psicologica..così come non poteva esserlo il fatto che spesso e volentieri dopo il rapporto sono soggetta a cistite…forse però mi sbaglio.. Del dolore che provo ne abbiamo parlato con mio marito..apertamente e tranquillamente…solo che, come ho già scritto, negli ultimi tempi il suo fare l’amore con me è, al contrario, diventato, a mio avviso, più “crudo”, più “duro”…e questo non lo capisco….o lo capisco se unisco il suo agire ai video trovati... l’idea di farci seguire/ascoltare da qualcuno insieme è fuori discussione da parte sua, lo so anche senza porre la domanda..da parte mia, invece, appena vincerò un po’ di timidezza ad affrontare di persona un professionista reale proverò ad andare più a fondo…al momento ho deciso di mettere insieme tutti i vostri consigli: iniziare a “smuovere il torpore dei sensi” e poi, successivamente forse a “parlarne con mio marito, per comprendere il suo punto di vista e (…) liberarsi di questo peso”.. in effetti lo vivo come un peso…e se ne parlassi subito con lui temo diventerebbe troppo reale e onestamente non saprei la sua reazione..per cui per ora, sicuramente mi direte che sbaglio, cerco di non pensarci e di goderci insieme questo lungo ponte.
Grazie ancora!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> negli ultimi tempi il suo fare l’amore con me è, al contrario, diventato, a mio avviso, più “crudo”, più “duro”…e questo non lo capisco….o lo capisco se unisco il suo agire ai video trovati
>>>

Potrebbe dipendere da quello, ma potrebbe dipendere dal fatto che incontrando una certa riluttanza anche da parte sua, suo marito potrebbe essersi raffreddato. E perciò essersi dedicato alla pornografia ancora di più.

Problemi come questi possono dipendere da concause che si alimentano circolarmente le une con le altre.

L'idea di chiedere un parere a uno psicologo intanto lei da sola è certamente opportuna. Se poi il collega ritenesse di dover parlare anche con suo marito sarà lui ad aiutarla a trovare eventualmente un modo.