Amore malato

Gentili dottori, ho già scritto in precedenza descrivendo il problematico rapporto con mia madre che non mi lasciava abbastanza libertà e, fortunatamente, si è vista una svolta.
Ora ho bisogno di capire un'altra cosa.
Sono fidanzata da 3 anni ma la nostra storia ha avuto alti e bassi per diverse cause fino a che a febbraio ci siamo iniziati a distaccare fino a lasciarci a luglio definitivamente per tre mesi. Ora stiamo di nuovo insieme.
Da febbraio va avanti un problema: lui è entrato nel mondo delle droghe. Ne eravamo sempre stati entrambi attratti ma avevamo fatto la promessa di non provare mai. Lui l'ha tradita e io ho iniziato ad essere gelosa della sua libertà.
Lui poteva frequentare certi amici, stare fuori fino a tardi, andare (st'estate) ad Amsterdam, ecc. mentre io no.

A maggio gli avevo detto che non riuscivo ad accettare il fatto che lui avesse fatto certe cose senza di me e, tra l'altro, tenendomelo nascosto per diversi mesi fino a quando la sua migliore amica me lo ha confidato.
Così ha deciso di portarmi a casa sua e farmi provare.
Da quella volta la mia curiosità si è ampliata ma ho notato che va a periodi.
Durante l'estate, quando non ci sentivamo più (lui mi scriveva ma io non rispondevo mai) non avevo il pensiero fisso, anzi ci pensavo molto molto raramente.
Da quando siamo tornati insieme il pensiero è tornato, sempre a momenti, ma si è fatto più presente. Fino a che non ho provato altre cose.

Il problema è che non capisco come mai ne sia attratta. E non capisco se lo amo veramente o se ormai è solo l'affetto, la paura di solitudine e il vederlo come una fonte di libertà che mi fa restare attaccata a lui.
Quest'estate mi sentivo persa ma ero rilassata. Ora, spesso, sono triste pensierosa. Soprattutto quando mi tratta male e non mi da tante attenzioni, non perchè non mi voglia bene, anzi, ma perchè semplicemente non ci pensa.

Non so che fare, sinceramente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima, ben tornata.

Nel precedente consulto ci hai detto di soffrie di ansia e attacchi da panico da alcuni anni e vorrei per prima cosa chiederti se ti sei attivata per risolvere il problema.
E' così o stai rimandando?

Tieni presente che una persona che soffre d'ansia ha molti buoni motivi per evitare le droghe, dal momento che può illudersi di raggiungere uno stato di rilassamento che non solo non risolve il problema, ma anzi lo peggiora e ne può provocare altri:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/573-cannabis-e-schizofrenia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1502-la-cannabis-causa-depressione-nei-soggetti-a-rischio.html
http://www.serviziodipsicologia.it/la-cannabis-spinge-al-suicidio/

Ci puoi dire cos'hai provato e con che frequenza ne hai fatto uso?
Secondo te cosa ha portato il tuo ragazzo ad iniziare a usare droghe?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Grazie mille per la velocità nel rispondermi..
Per un anno sono andata da una psicologa del consultorio della mia città (settembre 2011- giugno 2012), inizialmente per i problemi descritti nel precedente consulto, successivamente per il problema descritto oggi e già esistente all'epoca.

Gli attacchi di panico non ci sono più da questa estate circa. L'ansia ogni tanto viene ma molto molto di meno rispetto una volta. Credo che questi aspetti siano migliorati in conseguenza al "nuovo" rapporto con mia mamma che è risultata più accomodante(non so come mai, è successo tutto d'un tratto da quando mi sono rimessa con il mio ragazzo ..forse percchè mi vedeva felice!).

Ho un pò paura di parlare di queste cose, soprattutto on line. (e anche davanti la mia psicologa mi vergognavo molto, mentre con i miei coetanei mi sono sempre dimostrata diversamente).
Il mio ragazzo, secondo me, ha iniziato a consumare queste cose perchè ha un carattere molto debole, è molto insicuro e ne è attratto. (ha provato molte più cose di me e sempre nei periodi in cui non stavamo insieme).
Oltretutto, mi sono accorta di essere attratta da un suo amico (quello con cui ha fatto tutte queste cose), ma penso sia proprio per il fatto che lui può fare quello che vuole, nel senso che non ha limiti dalla sua famiglia e neanche limiti mentali riguardo queste sostanze. Per assurdo lui è felice così e si "gode" la vita senza problemi.
Mentre io sono molto paranoica..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"lui è felice così e si "gode" la vita senza problemi. Mentre io sono molto paranoica..."

In che senso sei paranoica?

Immagino che ti attragga l'aspetto trasgressivo di ciò che fanno loro, ma esistono modi più sani per affermare sè stessi.

Per quanto il rapporto con tua madre sia difficoltoso come vedi può sempre migliorare, e sarà sempre preferibile a situazioni in cui i figli sono così trascurati da essere "liberi" di fare qualunque cosa.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
"Per quanto il rapporto con tua madre sia difficoltoso come vedi può sempre migliorare, e sarà sempre preferibile a situazioni in cui i figli sono così trascurati da essere "liberi" di fare qualunque cosa."

Questo lo penso anche io!
Sono paranoica nel senso che mi ritengo molto sfortunata quindi ho sempre paura che qualsiasi cosa io faccia e dica, poi vada a finire male o che mi si ritorga contro..
(Per esempio adesso ho un pò il timore che per sbaglio il mio ragazzo possa leggere queste righe anche se è pressochè impossibile)

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Gentile ragazza,

hai mai provato a guardare la situazione dall'esterno?
Tu definisci questo amore "malato"; a me sembra decisamente tossico, perchè tu stessa definisci il ragazzo che sta con te come "...Il mio ragazzo, secondo me, ha iniziato a consumare queste cose perchè ha un carattere molto debole, è molto insicuro e ne è attratto...".

A te sta bene stare con un ragazzo che tu stessa vedi debole e insicuro?
Che cosa ti aspetti da una relazione d'amore e da un ragazzo?

Spesso, ragazze che stanno con persone problematiche e che hanno problemi di dipendenza, hanno una bassa autostima.
Forse sarebbe il caso di riflettere su questo, prima di tutto il resto ed eventualmente decidere di farsi aiutare anche per questi aspetti.

Puoi leggere, se vuoi, il libro "Donne che amano troppo" di R. Norwood.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ti faccio presente che può accadere che ciò che temiamo sia ciò che inconsciamente desideriamo: cosa succederebbe se leggesse le tue parole?
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
@ Flavia Massaro: semplicemente penso che si arrabbierebbe per il fatto che scrivo cose così delicate in internet. E forse anche per il fatto che ho parlato dell'attrazione verso quel suo amico.


@Angela Pileci: Non mi sta bene stare con un ragazzo così ma proprio per questo ho cercato di cambiarlo. Da quando sta di nuovo con me non fa uso di droghe pesanti. Poi sinceramente ho paura di non riuscire a fare a meno di lui. Gli voglio bene e sono una ragazza molto affettuosa e che si attacca moltissimo alle persone.
Ho sempre avuto paura di non riuscire a dimenticarlo definitivamente, di non riuscire a staccarmi.. E se resterò per sempre innamorata di lui? senza dimenticarlo mai?
...
Effettivamente si, sono molto debole anche io e con bassa autostima.
Da un ragazzo mi aspetto sicurezza e decisione, ma allo stesso tempo dolcezza e sensibilità.
Come se io fossi la sua donna da difendere da tutto e da tutti e da supportare..
Poi se alla base c'è questo, automaticamente divento forte anche io.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Gentile ragazza,

alla luce di quanto dici io credo sarebbe opportuno un aiuto psicologico di persona, perchè mi sembra che tu sia proprio dentro certe dinamiche malate che ti "costringono" a prenderti cura di una persona malata, problematica e dipendente.

In condizioni normali è molto carino ciò che dici: è lodevole essere molto affettuosa e, immagino, premurosa con le persone.

Ma penso anche che questo ragazzo conosca bene i tuoi punti deboli e che sappia bene come riprenderti quando cerchi di lasciarlo e come convincerti, facendo leva proprio sul fatto che sei affettuosa, carina e compassionevole. Tutte qualità notevoli. Ma permettimi un suggerimento: soltanto con alcune persone, non con tutti quelli che sono bisognosi, altrimenti andrai tu per prima in sofferenza.

Inoltre credo che questo ragazzo sarà anche bravo a comportarsi in modo dolce e sensibile all'occorrenza, ma quanto alla sicurezza e decisione?
Il punto è che sta costringendo te a diventare forte e a prenderti carico di tutti i suoi problemi.

Tu dici anche : "ho paura di non riuscire a fare a meno di lui"
Sei proprio sicura che ti mancherà lui o il ruolo che attualmente rivesti nella relazione con lui?

Prova a pensare a questi spunti di riflessione, ma il mio suggerimento resta fermo per tornare nuovamente dalla psicologa che già ti consoce, se ti sei trovata bene, per poter affrontare anche tali questioni.

Saluti,

[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho paura di non riuscire a fare a meno di lui"

La tematica della dipendenza (nel rapporto con tua madre, con le droghe, con il tuo ragazzo) ritorna nei tuoi consulti, e ti consiglio di parlare nuovamente di persona con la nostra collega per approfondirlo.
Vedo infatti che fai dipendere troppe cose da altri, non ultimo dal tuo ragazzo:

"se io fossi la sua donna da difendere da tutto e da tutti e da supportare...
Poi se alla base c'è questo, automaticamente divento forte anche io".

L'obiettivo dovrebbe essere che tu stia in piedi con le tue gambe, e che la tua forza sia appunto la tua forza, non quella di qualcun'altro che te la trasmette, come se dovessi vivere di luce riflessa.

Per tornare al ragazzo, la mia sensazione è che sei piuttosto ambivalente in ciò che provi per lui e che vorresti riuscire a prendere le distanze: fargli "accidentalmente" sapere che sei attratta da un suo amico (o farlo arrabbiare per rivelazioni delicate sul web) potrebbe essere un buon primo passo per riuscirci.

Si tratta però solo di una sensazione che non posso verificare, non conoscendoti, quindi ti suggerisco di riprendere il percorso psicologico interrotto.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Rifletterò su ciò che mi avete detto..
Grazie di tutto!
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Rifletti e attivati per risolvere davvero la questione, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con gli altri, per evitare di trascinare il problema per altro tempo.