È giusto questo orientamento?

Salve a tutti, da un po' di tempo vado in psicoterapia. La mia psicoterapeuta fa parte della gestalt e mi chiedevo se questo orientamento è buono per risolvere i miei problemi..io soffro della paura dell'abbandono. Grazie in anticipo per le eventuali risposte
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

in genere i vari tipi di psicoterapia possono occuparsi delle stesse questioni seguendo prospettive differenti, perciò non è opportuno indicare un tipo di psicoterapia come buono o migliore rispetto agli altri.

Ciò che importa è che Lei si senta in sintonia con la psicoterapia che sta seguendo (e perciò anche col/la professionista a cui si è rivolta), e che col tempo ne avverta i benefici.

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
le abbiamo risposto pochi giorni fa in merito alla medesima questione: ha poi effettuato la seduta prevista di lì a poco?
Com'è andata?
E' riuscita a dire ciò che avrebbe voluto alla sua terapeuta?
Ce l'ha fatta quantomeno ad esplicitare le sue difficoltà?


Cordialità.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Gentile utente,

non è tanto l'orientamento della psicoterapia che fa la differenza, ma il modo di approcciarsi del terapeuta. Se lei si trova bene, c'è fiducia, la terapia sta andando avanti, meglio non porsi più la domanda. Dato che va da lei da un pò di tempo si sarà fatta un'idea suppongo. Come si trova?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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dopo
Utente
Utente
Io mi trovo bene a livello umano con la terapista, però a volte non mi sento in sintonia con i metodi da lei usati. Per questo a volte non riesco a dire ciò che vorrei, perché mi sento come bloccata anche dai suoi modi. Lei lavora sul "qui e ora", mentre a me piacerebbe poter parlare anche di cose passate che mi condizionano ancora. Forse sono io che mi blocco su questo punto e non permetto il suo lavoro. Magari non è davvero necessario parlare di cose passate, non so.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

la discussione di eventi passati non ha la stessa importanza in tutti i tipi di psicoterapia e se desidera che siano maggiormente oggetto di trattazione può prima di tutto parlarne alla sua attuale psicoterapeuta facendolo presente.

Se la collega sarà contraria, ma lei sentisse la necessità di approfondire e rielaborare il suo passato, potrà sempre cambiare e rivolgersi ad uno psicoterapeuta di diverso orientamento, ad esempio psicoanalitico.

Per quanto tutte le psicoterapie curino i medesimi disturbi, infatti, le differenze che le connotano le rendono più o meno adatte al particolare paziente, che può essere ad es. più o meno portato alla riflessione su di sè e sulla propria storia.

Saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...a volte non mi sento in sintonia con i metodi da lei usati. Per questo a volte non riesco a dire ciò che vorrei, perché mi sento come bloccata anche dai suoi modi..."

Gentile Utente,

a cosa si riferisce nello specifico? Al fatto che vorrebbe anche poter parlare del passato? o ad altro ancora?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Anche ad altro, ma non ci riesco perché ho paura che non sia importante..ho provato a far presente certe cose e a chiedere se fosse più giusto parlare di una cosa rispetto ad un'altra, ma alla fine lei lascia che io dia una mia opinione sulle cose; Io a volte, data la mia insicurezza, vorrei ricevere un suo appoggio e sapere cosa ne pensa lei
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dopo
Utente
Utente
Ah inoltre ad ogni seduta ci lasciamo con l'intento di continuare un discorso la volta successiva, ma poi quando ci vado mi dice "di cosa vuoi parlare oggi?". Le ho detto un paio di volte "ma non dovevamo continuare il discorso dell'altra volta?" però lei dice che lascia a me la scelta perché non sa di cosa voglio parlare. Però ripeto, io già sono molto insicura, però vorrei che almeno una volta lei potesse dirmi come su la pensa o su cosa potremmo discutere
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

da quello che mi dice, credo che il modo di condurre la terapia sia corretto. "Corretto" è un termine un po' improprio perchè ogni terapeuta ha il proprio stile e qui Lei sta parlando dello stile del terapeuta, e NON della tecnica nè dell'efficacia di una psicoterapia.

Se la seduta è terminata e Lei sente di non aver terminato, magari ci pensa durante la settimana, e poi vuole portare QUEL tema in terapia la settimana successiva, che cosa glielo impedisce? Da quello che ho potuto capire dalle Sue parole, nessuno, se non i Suoi timori: di che cosa?

Forse è il caso di guardare le Sue ASPETTATIVE : Lei vorrebbe che la terapeuta Le dicesse, all'inizio della seduta, di riprendere il tema lasciato in sospeso.

Teme che la terapeuta si sia dimenticata quell'argomento? O che non lo ricordi?

Francamente anch'io lascio scegliere ai miei pz da dove cominciare, perchè non sono io che devo scegliere di cosa parlare, almeno per aprire la seduta. Poi, chiaramente, porterò il pz. sui suoi temi critici e porro quelle domande che aiuteranno il pz a fare delle connessioni, a facilitare la sua comprensione, ecc...

Se per Lei è importante, lo dica chiaramente.

Diverso è se la terapeuta non interviene mai, ma non mi pare il Suo caso.

Ad ogni modo se Lei ha un problema sull'abbandono, questa Sua obiezione sarebbe utilissima per lavorare su questo tema.

"Però ripeto, io già sono molto insicura, però vorrei che almeno una volta lei potesse dirmi come su la pensa o su cosa potremmo discutere..."

E' sicura che non sia la Sua insicurezza a farLa sentire così?

Tirando le somme, fin qui in che modo Le è stata utile la terapia? Ha provato a fare questa valutazione anche con la terapeuta?
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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Pileci lei ha ragione..sono molto insicura e per questo ho paura di dire la mia risultando "stupida"..penso sempre che i miei interventi non possano essere importanti o magari ripetitivi..purtroppo sono stata abituata sin da piccola a vedere i problemi che sorgevano come stupidi e inutili.. Alla fine risultava che io ero sempre dalla parte del torto e mi facevo troppi problemi.. Questa cosa si ripercuote ancora oggi quando mi succede qualcosa o quando devo fare qualcosa..ad ogni modo grazie per le vostre risposte
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se si trova bene con la dottoressa e si sente ascoltata e capita è importante che si sforzi di dirle cosa prova quando si aspetta che lei la guidi e questo non avviene.
Questo aspetto è sicuramente centrale per quanto riguarda i suoi rapporti con gli altri, e quindi anche con la psicologa, e la psicoterapia le deve servire a modificarlo.

Questo risultato però dipende prima di tutto da lei e da quanto è diposta a parlare in maniera sincera e aperta con la nostra collega, che non può immaginare cosa lei pensa e prova se non glielo dice.
Non crede?