Irrequietezza psicogena

buonasera.
avendo interrotto bruscamente (da una pastiglia intera ametà) circa 4 mesi fa il trattamento con paroxetina che seguivo da molti anni(più di 10. e avendolo successivamente ripreso,soffro da quattro mesi di irrequietezza
mi spiego:ho difficoltà di concentrazione e a stare seduto a lungo.il mio psichiatra dice che non è acatisia nè irrequietezza psicomotoria,infatti quando sono in seduta da lui mi rilasso.dimenticando quasi il problema.riassumendo il farmaco,ho eliminato altri sintomi come insonnia e tachicardia,ma questo no.
lo psichiatra propende per un'ipotesi di irrequietezza psicosomatica dovuta alla brusca e mi ha consigliato una psicoterapia.
qualcuno ha qualche parere?può aiutarmi la psicoterapia in questo caso?
so che non è facile farsi un'idea,ma se qualcuno vuole dire qualcosa,gli sarei estremamente grato,essendo un problema che dura da molto.
grazie!
samael
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

lei è in cura da uno psichiatra da circa 10 anni, con quale diagnosi?
Questo psichiatra si limita al trattamento psicofarmacologico?
Ha mai fatto in passato una psicoterapia?
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

dal momento che è in cura da parecchi anni per attacchi di panico e depressione, mi pare strano che i curanti non Le abbiano proposto prima di intraprendere una psicoterapia.

Con una diagnosi del genere sono molto efficaci trattamenti attivi e focalizzati, come ad esempio quello di tipo cognitivo-comportamentale.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
si,l'ho già fatta la psicoterapia per circa tre anni e ne ho avuti buoni risultati.poi di comune accordo con lo specialista l'ho sospesa.
il problema è che per vari motivi,non sono più andato dallo psichiatra per anni,e ho continuato a prendere il farmaco per quattro anni da solo,perchè mi faceva stare meglio,con le dosi che mi aveva consigliato lo specialista.(25 mg)
ho consultato lo psichiatra,nuovo solo nel 2008 perchè volevo interrompere il farmaco.
lei me l'ha scalato di metà e non ci sono stati problemi.è solo da questo settembre,quando me lo sono scalato di un'altra metà che si è presentato questo guaio.ho anche cambiato medico perchè con la specialista di prima avevo problemi da tempo.e quindi questo medico nuovo,che ho visto solo quattro volte,anche se mi pare affidabile,è logicamente ancora un po'incerto...
ho un po'paura di aver fatto un danno a non sentire un medico per anni,ma ho avuto molti guai famigliari...non che sia una scusante...uno psicologo che ho consultato mi ha pero'assicurato che cmq questi farmaci non possono dare danni irreparabili
grazie per le risposte!
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Le suggerisco di ricontattare lo psicologo che La seguiva anni fa, se si è trovato bene, e continuare il lavoro interrotto.
Che tipo di trattamento era?
Che risultati aveva dato?
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

gli psicofarmaci non fanno danni "irreparabili" (per fortuna), ma vanno comunque assunti sotto la guida medica.

Lei per molti anni ha assunto questo farmaco che comunque non può diminuire o aumentare il dosaggio a suo piacimento. Il rischio potrebbe essere appunto quello di avere uno "scompenso" ansioso/umorale.

Prenda in considerazione anche il discorso della "dipendenza psicologica" dal farmaco, che andrebbe comunque associato ad una psicoterapia. Quindi un trattamento integrato psicoterapia/psicofarmaci.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore,
L'avere assunto per diversi anni uno psicofarmaco l'ha presumibilmente abituata a percepire gli stimoli del contesto in un certo modo.
La sospensione del farmaco l'ha privata di tale "mediazione" chimica ed e' logico che lei debba ora rimodulare la sua percezione.
Per qualche tempo tale "astinenza psicologica" potra' comportare un certo sforzo, ma se lo psichiatra ha ritenuto che lei fosse in grado di fronteggiarla sara' certamente cosi.
Potra' aiutarsi con un sistegno psicologico.
I migliori auguri!
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
non si tratta di danni irreparabili, affatto, ma di una nuova e diversa percezione e modalità di relazionarsi con il mondo e con il suo ambiente.

Adesso, senza farmaco, sentirà le emozioni, le paure, l'ambiente, tutto quanto è fuori e dentro di lei, con modalità amplificate, deve solo imparare questa nuove "stazione radio" e non spaventarsi.

Credo che un sostegno psicologico, in questa delicata fase di svezzamento farmacologico, sia indicata

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
intanto grazie a tutti per il sostegno!
rispondo alla dssa pileci:il mio ex psicologo e'un adleriano,specializzato su studi sul complesso d'inferiorità,e ho iniziato ad andarci di mia sponte perchè assillato da tribolazioni famigliari e dal cattivo rapporto con mio padre,dopo il divorzio da mia mamma,rapporto che ora pero' è nettamente migliorato.
lui non mi ha mai diagnosticato depressione,dicendomi che avevo solo dei conflitti interni da risolvere,cosa che è abb riuscita,pero' non abbiamo mai parlato nello specifico del trattamento.
poi,di comune accordo,abbiamo interrotto la terapia,perchè mi sentivo meglio.
di lui serbo un ottimo ricordo,persona assai professionale,anche se ora sarebbe difficile riprendere,perchè non me lo posso permettere economicamente.
aggiungo solo,per la drssa randone,che io il farmaco non l'ho smesso,perchè non ci riesco,anche se questa è magari una questione più psichiatrica,pero'stiamo arrivando alla conclusione con il mio nuovo psichiatra,(stendo un velo pietoso sulla precedente)che questa irrequietezza può essere derivata dalla gran fifa di averlo interrotto per un po',più che dalla medicina in sè che ho ripreso ad assumere
buona domenica!
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

è comprensibile il suo timore nell'interrompere il farmaco. Talvolta l'uso degli stessi potrebbe diventare una vera e propria stampella che con il tempo risulta difficile togliere, proprio perché la si reputa "fondamentale", anche quando non è più necessaria.

Poi ci sono le "profezie auto-avveranti", in questo senso i suoi sintomi, dopo l'interruzione dei farmaci, potrebbero ripresentarsi più per "auto-suggestione" che per altro o per il timore di affrontare in altro modo le situazioni difficili della sua vita.

[#10]
dopo
Utente
Utente
esattamente.
spero che anche la psicoterapia mi possa aiutare in questo casino,perchè dopo quattro mesi,sono sinceramente un po'preoccupato...anche se dovrò lavorare molto su me stesso
[#11]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
io direi che potrebbe comunque fare un colloquio con lo Psicologo che l'ha seguita in passato, al fine di fare il punto della situazione e segnalare il condizionamento derivante dalle sue difficoltà economiche, poi insieme allo specialist,a valuterà l'alternativa praticabile e più adeguata alle sue esigenze.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#12]
dopo
Utente
Utente
si,l'ho fatto drssa camplone.
lui stesso mi ha detto che ci sono ottimi professionisti nella mutua,e che sarà cmq più facile reintraprendere un percorso,dopo i tre anni fatti insieme.ho già contattato il nuovo psicologo grazie all'interessamento dello psichiatra.
non è cmq detto che questo nuovo psicologo possa accettare,tutto dipende da come valuterà la situazione
[#13]
dopo
Utente
Utente
siete molto più empatici dei vostri colleghi psichiatri...grazie a tutti!
mi han colpito molto la dolcezza delle paroledella drssa randone...ancora grazie,speriamo di risovere questa grana
[#14]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Bene, se le fa piacere ci tenga aggiornati sull'evolversi della situazione qualora avesse ulteriori difficoltà nel trovare uno Psicologo.
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dopo
Utente
Utente
certo!
anche se io son di torino e nessuno di voi opera li
buona giornata
[#16]
dopo
Utente
Utente
salve!
psicologo trovato.è il dirigente della mia asl e con lui farò un percorso di psicoterapia analitica...dopo due incontri preliminari mi pare competente,anche se devo iniziare la terapia vera e propria...incrocio le dita,dato che questa agitazione dura da settembre!
se qualcuno è interessato,lo tengo aggiornato
grazie a tutti ancora e buon weekend
[#17]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Molto bene!
Cominci la terapia e ci faccia sapere!
Saluti,
[#18]
dopo
Utente
Utente
ok,speriamo...non nascondo che ho il timore di aver preso troppi anni quella schifezza...anche se non mi aveva mai dato guai finora...
a risentirci,buona serata
[#19]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

gli antidepressivi di "nuova generazione", ossia gli SSRI (ad es. parozetina), sono ben tollerati dall'organismo. Gli effetti collaterali che possono dare durante il periodo di cura, vanno incontro a remissione dopo l'interruzione del trattamento.

Tutto questo deve avvenire sotto controllo medico-psichiatrico.

[#20]
dopo
Utente
Utente
salve.
quindi,secondo il suo parere,dovrei smettere di prendere questa "merda"(scusi l'inglesismo) con l'aiuto del mio medico, però al momento opportuno?
ovviamente col sostegno di una buona psicoterapia...
grazie per la risposta!
buonanotte
[#21]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

si esattamente. Se ha altri dubbi non esiti a contattarci.

[#22]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

lo psicologo non è un medico e quindi non può nè impostare una terapia farmacologica, nè scalare il farmaco, nè suggerire al proprio pz che conosce bene e che sta curando magari da tempo di interrompere una terapia farmacologica.

Quando si ha a che vedere con i farmaci si tratta sempre di un atto medico e pertanto Lei deve rivolgersi necessariamente al medico che ha impostato la terapia o al medico di base.

Se ha bisogno per una consulenza sul farmaco, anche per approfondire le Sue idee in merito, è giusto postare una richiesta in Psichiatria dove i Sigg. Medici Le risponderanno sul farmaco.

Un cordiale saluto,
[#23]
dopo
Utente
Utente
certo,lo so bene.
difatti ho sentito mesi fa un vostro collega psichiatra proprio da questo forum...cmq lunedì prossimo inizierò la psicoterapia.e poi vedremo cosa deciderà lo psichiatra in tandem con lo psicologo.
come ho detto lo psichiatra propende cmq per un disturbo non solo farmacologico,ma anche psicologico...e quindi la psicoterapia dovrebbe aiutare,se funziona,abbinata a una revisione della terapia farmacologica
speriamo,non è semplice mantenersi lucidi dopo tutto questo tempo e penso voi lo sappiate fin troppo.
a risentirci,grazie per l'aiuto
[#24]
dopo
Utente
Utente
ma secondo voi è normale che il disturbo duri da così tanto?
premetto che sono stato costretto a riassumere la medicina,perchè quando ho riprovato a smetterla,a natale,son stato malissimo...quindi,è un bel guaio,perchè anche se la riprendo il disturbo d'irrequietezza non cessa...adesso voglio iniziare insieme alla psicoterapia,un ciclo di agopuntura che spero possa aiutare...lo psichiatra dice si...scusate se ho scritto così sovente,ma mi sento abbastanza nei guai, e non è facilissimo fidarsi del mio nuovo psichiatra,come mi ha suggerito il mio ex psicologo,appunto perchè ci vado da poco...tra l'altro quell'idiota della vecchia psichiatra mi ha terrorizzato,quando ho chiesto di cambiare,dicendo che cambiare dottore non serviva a nulla...e che lei se nelavava le mani,dato che tanto non conosce la natura del mio problema,dicendo che la paroxetina è"acqua fresca"...
buon weekend a tutti
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