Blocco rapporti sessuali

Gentili Dottori,
ho 24 anni e più di un anno fa ho avuto il mio primo rapporto sessuale con il mio fidanzato, che conoscevo già da due anni e che frequentavo in amicizia. Prima di lui ho frequentato altri ragazzi con cui ho preferito non avere rapporti, considerando questo momento molto -e forse troppo- importante. L'ultimo ragazzo mi ha messo 'fretta' ma per la prima volta sentivo di esserne innamorata. Dopo un anno di delusioni, tradimenti, umiliazioni, sono riuscita a lasciarlo ma adesso sono dilaniata da una parte da un naturale odio per questa persona, dall'altra dai sensi di colpa verso me stessa: come ho potuto buttare così la mia 'prima volta'? Non riesco a perdonarmelo. Ho cominciato a uscire con un amico sinceramente interessato a me, ma sento di non riuscire a lasciarmi andare: ho paura di commettere lo stesso sbaglio. Vorrei aggiungere che in un anno di rapporti non ho mai provato nessun tipo di piacere, al massimo ho provato dolore. Fisicamente sono sanissima, come mi ha detto il ginecologo. Da dove nasce questa avversione alla sessualità e soprattutto come posso perdonarmi gli errori di valutazione? Ho forse sbagliato a reputare l'atto sessuale così importante? Ringrazio per l'attenzione, un saluto cordiale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Da dove nasce questa avversione alla sessualità e soprattutto come posso perdonarmi gli errori di valutazione? Ho forse sbagliato a reputare l'atto sessuale così importante?
>>>

Questa però appare come una contraddizione. Come si può provare avversione per il sesso e allo stesso tempo considerarlo troppo importante? Ci aiuti a capire meglio ciò che sente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ho forse sbagliato a reputare l'atto sessuale così importante?"

Gentile ragazza,

forse ha creato Lei stessa un mito attorno alla "prima volta".
Ad ogni modo capita di commettere errori di valutazione... anche nelle relazioni interpersonali. Il problema è come mai non riesce a perdonarsi.

"...sento di non riuscire a lasciarmi andare: ho paura di commettere lo stesso sbaglio..."
Da una parte è comprensibile: Lei ha una memoria di un'esperienza che è stata spiacevole e un po' "forzata" nel senso che il Suo ex le ha messo un po' di fretta. Dall'altra può vedere la cautela nell'aprirsi all'altro come indicatore per i suoi stati interni e per le prossime esperienze.

Faccia attenzione però a non lasciarsi paralizzare dalla paura.
Nella vita si corrono anche dei rischi e le relazioni interpersonali sono una palestra per imparare e per crescere. Non esistono relazioni senza una piccola dose di rischio.

Dovrebbe però capire quali sono per Lei i rischi (es essere lasciata? essere delusa? ecc..)
Solo così potrà poi iniziare a superarli.

Se da sola non riuscisse, potrebbe considerare l'idea di farsi aiutare da uno psicologo.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
La sessualità femminile, è un universo molto complesso, sfaccettato e necessita un apprendimento lento, continuo ed empatico.
I primi rapporti sono spesso investiti di tantissimo altro, di elementi simblici, di transito alla vita adulta , di amore eterno, ecc....ma hanno sicuramente molto poco di realmente appagante.
Tra inesperienza, aspettative e prime volte quello che le è successo e naturale e conseguente .
Il vissuto inoltre, correlato alla sfera intima, l' educazione e religione ricevuta, il legame d' amore, la fiducia e tantissimo altro. Sono elementi che fanno da palcoscenico alla vita emozionale- sessuale,sarebbero tutti da analizzare.....

Le allego qualche lettura che potrebbe servirLe.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto.
Per rispondere al Dott. Santonocito: effettivamente mi sono spiegata male. Avendo creato questo mito della 'prima volta', l'ho caricato di una grande importanza e, considerata la delusione che ho avuto, ho cominciato a provare avversione per una sessualità usa-e-getta (come quella che purtroppo ho vissuto), per una sessualità fatta di paragoni e anche di umiliazioni. In questo senso credo si possa risolvere la contraddizione tra l'aver reputato troppo importante l'atto sessuale e, adesso, una conseguente avversione. E' come se fossi paralizzata nell'attesa di avere la certezza di non commettere più questo errore di valutazione nei confronti di un nuovo ragazzo.
Ammetto che il blocco più resistente è dato anche dalla paura di continuare a provare solo dolore, dalla paura di essere -per sempre- deficitaria di un piacere rispetto a tutte le donne che mi hanno preceduto.
Vi ringrazio ancora per l'attenzione.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
anche se si trattasse di dolore coitale, questo andrebbe diagnosticato, si chiama "dispaurenia"e, compromette sia la lubrificazione, che la risposta orgasmica ed alla lunga il desiderio

Legga anche questo, se desidera

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tal caso, il blocco più resistente potrebbe essere la paura di sbagliare.

Avendo lei attribuito così tanta importanza al sesso e alla prima volta, ed essendone stata delusa, potrebbe essersi creata un assetto psichico tale che le sta impedendo di sbagliare un'altra volta: il dolore, l'odio, l'avversione per il sesso.

È più facile raccontare a se stessi che una cosa non ci piace piuttosto che riconoscere di non poterla controllare nel modo perfetto e cristallino in cui vorremmo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2394-la-volpe-e-l-uva-autoinganni-e-dissonanza-cognitiva.html

Invece la sessualità è un'attivita umana come tutte le altre: non solo si può sbagliare, ma anzi le acquisizioni più importanti le facciamo proprio in seguito agli errori che commettiamo. Se uno non sbaglia nulla non impara nulla.

In altre parole probabilmente lei non sta vivendo bene la sessualità non perché abbia sbagliato troppo, ma per il motivo contrario: perché ha sbagliato troppo poco.

Se non riesce a uscirne da sola, un ricorso allo psicologo può essere appropriato.

[#7]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio la dott.ssa Randone per i suoi articoli: non nascondo che è abbastanza scoraggiante vedere che potrei rientrare in molte di quelle 'categorie' indicate come cause del vaginismo (ansie, fobie, rapporti distorti).
Ringrazio il dottor Santonocito per avermi citato proprio la favola di Esopo: riflettendo fra me e me ero arrivata, tempo fa, a paragonarmi proprio alla volpe che disprezza l'uva. Quasi come se consapevolmente io sappia qual è il problema, ma non riesco a trovare soluzione.
Credo Lei abbia ragione: forse ho sbagliato troppo poco, e ho troppa paura di sbagliare ancora.
Vi ringrazio molto per i consigli.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> forse ho sbagliato troppo poco, e ho troppa paura di sbagliare ancora
>>>

Più precisamente: ha sbagliato troppo poco *perché* ha paura di sbagliare.

Quindi è la paura che la sta bloccando e che va superata.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le letture sono indicative, per mostrarle la complessità della sessualità femminile , non diagnostiche .
Se le difficoltà dovessero persistere, valuti l' ipotesi di una consulenza. Cari auguri