Lei ha la fobia di dichiarare la sua identità

Sono un uomo single di 40 anni, mai stato sposato e non ho mai convissuto. Ho conosciuto tramite internet una donna che dice di vivere a pochi km da casa mia. Lei si è presentata su internet mostrando di essere single e di avere 43 anni come da scheda del profilo da lei compilato nel sito dedicato alla ricerca dell'anima gemella nel quale siamo entrati in contatto. Ci siamo visti di persona per tre volte e io le ho spedito prima di incontrarci di persona alcune foto mie come da lei richiesto. Ha voluto 1 mia foto a figura intera e l'ho accontentata. Ovviamente anche io ho formulato la richiesta di vedere una sua foto e malgrado il suo netto rifiuto non ho perso interesse. Infatti già prima di incontraci, ho notato per telefono un certo feeling e non comune piacevolezza nello scambio verbale. Può sembrare assurdo ma prima di conoscerci ci siamo detti che stavamo insieme. Dopo il primo incontro di persona e prima del secondo incontro, incalzata da me lei ha ammesso di avere 52 anni e non 43. Questo ha procurato una temporanea crisi di fiducia da parte mia. La crisi l'ho superata e ci siamo visti altre due volte. Purtroppo io sono ipocondrico e restio a rapporti sessuali che non siano sicuri (uso del condom e/o consultazione delle analisi cliniche altrui), lei invece mi vorrebbe più spontaneo. A frenarmi concorre il fatto che lei al contrario di me nasconde le sue generalità fornendomi non il suo nome di battesimo ma probabilmente il suo secondo nome, inoltre non mi ha ancora rivelato il suo cognome, data di nascita ed indirizzo di residenza. A malapena mi ha detto il suo segno zodiacale. Inoltre dice di non poter uscire il sabato e la domenica sera dopo cena in quanto figlia unica e vivendo a casa dei suoi nel weekend, procurerebbe inutili preoccupazioni negli anziani geniori. Durante la settimana, ospite a casa di una collega, vive nel luogo di lavoro a 2 ore di macchina dalla residenza dei suoi. Dice di aver avuto solo due uomini prima di me e di aver condotto una vita ritirata a causa delle delusioni patite in amore e del suo carattere sensibile che l'hanno portata a "privilegiare la dimensione del lavoro". Mi ha promesso che a poco a poco mi dirà il suo cognome e le altre generalità ivi compresa la natura del lavoro che svolge (mi ha detto solo che è un dipendente pubblico), motivando la riservatezza con le insidie nascoste insite nel web, e che quindi ha bisogno di tempo per fidarsi di me che invece non ho mai avuto difficoltà a renderla partecipe della mia identità. Lei ha una formazione umanistica ed io scientifica e così ci completiamo. Stiamo insieme da 2 mesi e vorrei lasciarla ma mi sento prigioniero dei sensi di colpa. Che fare?
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente un senso di colpa nei confornti di chi ancora non ha imparato a fidarsi e di una persona della quale conosce solo un soprannome. Ci pensi bene sul non senso..
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quando sento storie come quella che ci sta narrando qui, una domanda che spesso mi torna in mente è come mai questa persona non cerca una donna altrove, ma la cerca attraverso un pc, dove -inevitabilmente- accadono cose come queste?

Mi pare di capire che Lei non abbia alcun problema a mostrarsi per com'è, ad inviare foto, a presentarsi sinceramente. Che cosa Le impedisce di trovare una compagna in altri ambienti, magari quelli che frequenta per lavoro o per svago?

Ha avuto storie in passato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Si ho avuto altre storie in passato, e mi sono "affidato" al web durante un periodo di alcuni mesi in cui la vita da pendolare per il lavoro e una reazione secondaria ad un farmaco (eruzione cutanea molto aggrssiva e di difficile diagnosi e che oggi è in via di risoluzione) mi hanno limitato nei contatti sociali. Volevo in particolare avere un quadro di una possibile "patologia" se non mia della persona di cui vi ho parlato.
Grazie.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

fermo restando che da qui è impossibile formulare diagnosi, a me pare che l'aspetto principale della questione non sia la diagnosi di questa donna, nè cercare le ragioni per le quali agisce in questo modo, non aprendosi e non dicendole neppure il proprio nome e cognome.

L'aspetto fondamentale riguarda Lei: come mai Lei si va a mettere in situazioni del genere, in cui una donna che non conosce e pare non voglia farsi conoscere La fa addirittura sentire in colpa?

Quali vantaggi ha da questa situazione?
[#5]
dopo
Utente
Utente
Sensi di colpa ed ansia non sono certo l'antidoto alla solitudine, ed ammetto di aver peccato di ingenuità in concomitanza ad un periodo di circa 4 mesi in cui per cause non dipendenti dalla mia volontà sono stato spinto a limitare i rapporti sociali (eruzione cutanea da farmaco di difficile diagnosi). C'è da parte mia la volontà di far tesoro dell'amara esperienza per riflettere sui motivi che mi hanno indotto ad accettare di infilarmi in situazioni paradossali in cui ci si ritrova "fidanzati" con una donna che nasconde la sua identità.
Per mia utilità chiedo di sapere se esistono in letteratura scientifica casi di fobia che inducono chi ne è affetto a nascondere la propria identità nei rapporti sociali e/o di coppia soprattutto nelle relazioni appena iniziate.
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La fobia sociale è un'altra cosa.
Forse questa donna ha una vita parallela (dice di vivere con gli anziani genitori e di non poter uscire nel week end, ma forse ha un marito e quindi nel w.e. deve stare in casa...) e pertanto deve impostare le relazioni in altro modo e con prudenza per evitare ritorsioni.

Saluti,
[#7]
dopo
Utente
Utente
La sensazione è che lei non abbia nessuna vita parallela, difatti per dirla con parole sue, lei è raggiungibile telefonicamente in qualsiasi momento, sabato e domenica compresi, non ci sono mai rumori si sottofondo al telefono etc. Le telefonate possono protrarsi per delle ore senza sosta. Credo che il suo sentimento verso di me sia genuino e sincero e che la sua fobia derivi da lunghi anni passati a condurre una vita molto ritirata a causa della sua spiccata sensibilità emotiva che alla fine di ogni rapporto amoroso la porta a buttarsi completamente sul lavoro rigettando a priori ogni contatto o desiderio verso l'altro sesso. Questa condizione è del tutto frutto della fantasia di un uomo innamorato perso come lo sono io o ha delle basi nella psicanalisi?
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ciò che riferisce potrebbe essere verosimile, nel senso che è possibile che questa donna, vivendo in modo piuttosto ritirato, abbia grandi difficoltà a far entrare qualcuno nella propria vita e che possa temere l'intimità (non mi riferisco in senso fisico, ma all'interno di una relazione).

Un cordiale saluto,
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
il web con le sue seduzioni spesso facilita incontri apparentemente seduttivi e magici, ma quando dall'etere devono obbligatoriamente transitare alla realtà, vacillano per solidità e certezze.
Mi sembra di aver capito che la sua vita sessuale è abitata da paure ed ansie, mi sbaglio?
Ha avuto in passato altre relazioni più o meno durature?
Ha utilizzato il web per difficoltà nell'accettazione della sua fisicità e sessualità?


le allego qualche lettura

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3052-l-more-ai-tempi-di-internet-dall-amore-romantico-all-amore-digitale.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2865-satellitare-per-incontri-amorosi-e-sessuali-ma-eros-e-tecnologia-vanno-d-accordo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2570-il-web-facilita-gli-incontri-amorosi-ma-i-siti-di-incontri-funzionano-davvero.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto