Tradimento e blocco nel recupero del rapporto

Ho 40 anni e mia moglie 38,sposati da 5 anni e assieme per un totale di 8 anni,niente figli.Esattamente 4 mesi fa ho intrapreso una relazione extraconiugale con un' amica in comune,relazione fatta di passione,intesa sessuale e soprattutto mentale. La relazione e' durata circa 2 mesi,svanita come una bolla di sapone cosi' come era iniziata. In questi ultimi due anni i rapporti con mia moglie si sono fatti sempre piu' difficoltosi,sia fuori sia dentro il letto. Devo fare mea culpa sul fatto di essere stato senza dubbio una persona non comunicativa ma altrettanto lo e' stata mia moglie. Idem nell'intimita' non ci siamo mai del tutto trovati se non davvero pochissime volte,pochissime volte( in vacanza) che purtroppo non siamo mai stati in grado di replicare nel quotidiano e nel letto coniugale. Purtroppo questa mancanza di comunicazione ed intesa sia fuori che dentro il letto mi ha portato a cercare altre conferme ed attenzioni da un altra donna. Il problema piu' frustrante che ho avuto con mia moglie in ambito sessuale e' stata l'eiaculazione precoce situazionale,disturbo che non si e' presentato con quest'altra persona ne mai in vita mia.Aggiungo poi la piu' totale inibizione sessuale di mia moglie ( mai vista nuda)che durante i primi rapporti arrivo' addirittura a mettermi le mani sugli occhi per non farsi vedere da me. Morale dopo la mia confessione del tradimento mia moglie e' tornata dai suoi e siamo ormai al suo 3° mese di assenza da casa.Stiamo finalmente cercando di riavvicinarci (siamo ancora separati) e ci siamo aperti al dialogo,ma sebbene sembrasse che in un primo momento anche mia moglie ammettesse e riconoscesse quelle che sono state le sue mancanze pare che adesso siamo di nuovo al punto "io vittima tu carnefice" dal quale non si riesce ad uscire.In un primo momento sembrava disposta ad affrontare una terapia di coppia (io sono stato in terapia per tutta l'estate e onestamente mi sento una persona molto cambiata ed evoluta sotto ogni aspetto)ma lei adesso e' di nuovo ad un punto morto.Io amo tantissimo mia moglie e mi rendo conto che tradirla e' stato un errore madornale non giustificato dalla mancanza di comuncazione emotiva/sessuale,tuttavia la cosa e' successa e io le ho dimostrato piu' volte che mi sento pronto e maturo a stare vicino a lei e a reinventarci assieme.Lei piu' che dal tradimento in se' sembra offesa dalle bugie che le ho detto e non riesce a recuperare la fiducia.Ha anche voluto che inviassi una mail di fine rapporto a questa persona nonostante ormai io non la sentissi ne vedessi da ben oltre un mese e mezzo e l'abbia ormai rimossa come elemento di disturbo nella mia vita.Purtroppo al momento pare che anche questa mail non abbia sortito il suo effetto,come d'altra parte sospettavo.Sono stufo di sentirmi fare i complimenti dal mio psicologo che mi dice "lei ha capito quello che c'e' da fare" ma allo stesso tempo vedo mia moglie completamente bloccata. E' una situazione pesante alla quale non credo resistero' per molto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<E' una situazione pesante alla quale non credo resistero' per molto>

Gentile Utente,
la comprendo, la situazione è pesante, non solo ora ma anche precedentemente.

Situazione che non avete affrontato in modo proprio a suo tempo e che poi ha prodotto gli effetti che sono sotto i vostri occhi.
Sembra da quanto riferisce, che sua moglie possa avere alcuni tabù che le impediscono di vivere la sessualità in modo pieno e gratificante per entrambi, ma anche lei (che scrive) non pare abbia preso iniziative in merito, anzi insieme avete contribuito ad amplificare il disagio relazionale.

Anche sua moglie che fatica a ritrovare la fiducia in lei, dovrebbe arrivare a comprendere che le responsabilità dei problemi di coppia non appartengono solo ad uno dei due partner, ma ad entrambi. Ed insieme, se si vuole continuare, bisogna risolverli.
Non si può nascondere la polvere sotto lo zerbino, né continuare sulla strada del risarcimento emotivo come, rifiutando una terapia di coppia, sembra intenda fare.

Occorre risolvere i problemi che vi trascinate da sempre se volete continuare il vostro matrimonio su basi diverse, spezzando il circolo vizioso che ha continuato a ripetersi con l'apporto di entrambi.

Dunque in questi casi è suggerito rivolgersi a un terapeuta di coppia (elettivo l'orientamento sistemico-relazionale). Può farlo anche lei in prima persona, per esporre la situazione e ricevere anche eventuali indicazioni su come coinvolgere sua moglie in un consulto.

Ci faccia sapere

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio della sua cortese risposta.
Durante un incontro con mia moglie 3 settimane fa fu lei la prima a dire " ho preferito non affrontare il problema pensando che poi si sarebbe risolto" Madornale errore !! Ma allo stesso tempo presa di coscienza da parte sua sul fatto che avevamo dei problemi. Ora pero' e' di nuovo bloccata,non riesco a capire il perche'. Quando ci vediamo io parlo,parlo e parlo e lei si limita ad ascoltare e quando parla lo fa per accusarmi e basta. Forse e' ancora troppo fresca la ferita ? Non riesco davvero a capire. Vorrei davvero che accettasse di venire in terapia.Forse ha paura di scoprirsi non piu' innamorata di me ? Grazie alla terapia io ho elaborato i miei sensi di colpa dell'accaduto,ora rimane solo il dolore per l'assenza di mia moglie e la rabbia di essere in questo limbo senza senso. Avrebbe piu' senso che mi dicesse che e' finita,soffrirei ma mi farei forza per andare avanti. Sono una persona atletica,brillante ed economicamente benestante. Ho vissuto all'estero e avuto esperienze di vita bellissime,eppure in questo momento mi sento un totale fallito.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

oltre alla ferita fresca, Sua moglie ha sempre funzionato in un determinato modo e quindi non mi aspetterei per il momento dei cambiamenti, anche solo legati al venire in terapia.
Infatti Lei dice che Sua moglie non ha l'abitudine di parlare dei propri problemi, ma che s'aspetta che spariscano da soli col tempo.
E' certamente un errore, ma tenga presente che è il suo modo di risolvere i problemi (o meglio non risolverli).
Quindi, se le Sue intenzioni sono quelle di tornare con Sua moglie, Le suggerisco di continuare il lavoro psicologico che ha già iniziato e di lasciare a Sua moglie il tempo e lo spazio per capire che avrebbe bisogno di una mano.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora della risposta.

Mi sono di nuovo rivisto con mia moglie e pare che purtroppo la situazione degeneri anziche' migliorare. Siamo ad una situazione di continua accusa di colpa totale nei miei confronti senza possibilita' alcuna di affrontare un dialogo costruttivo senza poter evitare da parte sua le continue frecciatine di accusa durante il mio dialogo,richiami all'accaduto e umiliazioni riguardanti le mie qualita' morali come persona che si traducono in terribili ferite per la mia autostima,situazione questa che mi arreca un grande dolore e che smonta completamente la mia buona volonta' ed apertura nel cercare il dialogo reciproco con lei.
Credo che mia moglie come lei stessa di mi ha detto sia ancora molto arrabbiata e mi ha pertanto mi ha chiesto un periodo di separazione totale senza messaggi o telefonate e suggerendo addirittura una vita da "single".
Se la cosa potra' servire ovviamente rispettero' la sua richiesta,mi lascia pero' molto perplesso la sua assoluta negazione nel voler affrontare un supporto di dialogo terapeutico anche per conto suo utile a metabolizzare ed elaborare questi suoi sentimenti di rabbia e dolore peraltro molto comprensibili.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
...ad una situazione di continua accusa di colpa totale nei miei confronti senza possibilita' alcuna di affrontare un dialogo costruttivo senza poter evitare da parte sua le continue frecciatine di accusa durante il mio dialogo,richiami all'accaduto...

gentile utente a volte, al di là del dialogo chiarificatore se non c'è una scelta volontaria di "perdono" nulla può aiutare la coppia dopo il vissuto di un torto subito
faccia leggere questo a sua moglie
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1726-risarcimento-emotivo-quando-nella-coppia-chiedere-scusa-non-basta.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,grazie per l'interessamento e la gentile risposta.

In effetti parrebbe una situazione molto simile a quella che lei ha descritto. Purtroppo al momento la situazione e' molto delicata e preferirei rispettare il silenzio che ha chiesto mia moglie. Conoscendola ed essendo consapevole della estrema tensione della situazione penso intenderebbe il farle leggere l'articolo come un ennesimo "affronto" piu' che una mia ennesima e sincera volonta' di intraprendere un percorso di risoluzione del problema o almeno un tentativo dello stesso.
Sono davvero molto affranto ma non mi resta che attendere e cercare di vivere al meglio giorno per giorno facendomi forza.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,
la scoperta di un tradimento è tra gli eventi più dolorosi e destabilizzanti per la vita di una coppia.

Dia tempo a sua moglie di metabolizzare l' accaduto rispettando il suo silenzio, quando però si sentirà di affrontare l' argomento, sarebbe utile una consulenza di coppia, soltanto elaborando l' accaduto e soprattutto lavorando sulle cause che hanno causato il tradimento( ben altro, rispetto all' altra donna...), si può trasformare la crisi in risorsa.

Le allego qualche lettura, potrebbero aiutarla a riflettere



https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,la ringrazio per la sua risposta e per gli utili link che lei ha riportato e dei quali avevo preso gia' visione sul suo blog che seguo con molto interesse.
Riconosco molto la mia situazione da "traditore" negli esempi da lei elencati. Purtroppo a tutt'oggi mia moglie non riesce a superare nemmeno il concetto " chi ama non tradisce " e ovviamente non accetta da un marito traditore l'idea o "giustificazione" che il mio tradimento altro non sia stato che un senz'altro orribile modo di urlare il mio estremo bisogno di riportare l'attenzione sui nostri problemi di coppia.

La situazione a cui pero' devo ora pensare e' la mia personale : ho dei fastidiosi sbalzi di umore che mi portano ad essere un giorno molto allegro e positivo come sono sempre stato e il giorno dopo mi fanno sprofondare in una terribile tristezza con dei "breakdowns emotivi/emozionali" che mi fanno scoppiare in un pianto infinito buttandomi nella piu' terribile disperazione e terrore verso un futuro fatto di solitudine ed abbandono non solo da parte della persona a cui tengo di piu' in vita mia,ma anche dagli amici e dalla mia famiglia che per quanto stia facendo di tutto per starmi vicino apprezzo comunque la loro schiettezza nel farmi capire che pensano che "sono grande e me la devo cavare da solo". Da tenere presente che ho passato diversi anni da single o "solo" e mai e poi mai mi hanno pesato,tutt'altro.
Poi di colpo dopo le lacrime svaniscono e mi sento di nuovo in "equilibrio",ritrovo il piacere nella lettura,nel riprendere i miei nuovi spazi nella casa ora vuota,praticare il ciclismo e godere dell'aria aperta . Vengo da un periodo di lavoro molto molto stressante che per fortuna va concludendosi a giorni,adduco senz'altro una parte di tutto cio' ad una normale stanchezza psico fisica originata dal mio impegno lavorativo che si e' poi aggiunta al mio evento relazionale,tuttavia non vorrei che questi sbalzi di umore si protraessero nel tempo e determinassero una notevole scadenza della qualita' della mia vita. E' una questione di dare tempo al tempo,farsi forza o e' indicato un percorso terapeutico anche per queste cose ?