Un parere medico

Salve sono un adolescente di 18 anni e , pur non essendo un esperto, credo di soffrire di fobia sociale. Poiché ho problemi a relazionarmi con le persone e la paura di cose insensate, come prendere un determinato mezzo pubblico o restare da solo in un posto affollato.
Il problema che mi si sta ponendo d'avanti oggi è questo:
I miei genitori mi stanno obbligando a fare palestra o determinate attività fisica, visto che hanno notato la mia tendenza a isolarmi, non è che io non la voglio fare e che ne ho paura. Ho già in precedenza provato ad andare in palestra o a fare attività di gruppo come scout o altro ma mi portava a un vero e proprio malessere fisico che mi ha obbligato a smettere. Non so cosa fare ho provato una volta a parlare con i miei genitori ma sembra che l'abbiano dimenticato, continuano a pressare sul fatto che non faccio nulla e che sono asociale, facendomi sentire male.A breve mi costringerano ad andare in palestra e io no so come dirgli che non ci voglio andare, che mi fa stare male. ho pure pensato di andare da uno psicoterapista senza dirlo a i miei genitori ma i prezzi sono troppo alti e non posso permetterlo. Può sembrare stupido ma vorrei un parere medico.
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, per prima cosa è indispensabile una diagnosi accurata per capire quale sia il problema.
In seconda battuta ha senso chiedere aiuto allo psicologo psicoterapeuta per un eventuale trattamento.
Parlane con i tuoi genitori, spiegando che non si tratta di non aver voglia di non fare nulla, ma di una tua difficoltà.

Gli psicologi sono disponibili anche presso ambulatori SSN.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso anche io che lei dovrebbe chiedere di effettuare una psicoterapia anche presso una struttura pubblica ove il costo e' quello del tiket.
Dai suoi dati risulta infatti una struttura fisica molto particolare che forse le risulta difficile da gestire emotivamente.
Cio' potrebbe essere alla base della sua difficolta' a relazionarsi in un contesto competitivo come una palestra.
Si trattta di una situazione complessa che considerata la sua eta' dovrebbe essere presa in carico da professionisti.
Le sconsiglierei fortemente di chiudersi in un atteggiamento evitante (che la danneggerebbe in ogni ambito) ma di farsi carico dell'esigenza di lavorare su di se'.
Ci facccia avere sue notizie!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mango Medico Chirurgo 1
Una valutazione diagnostica accurata e un eventuale percorso psicoterapico ritengo siano necessari. Le consiglio però, di parlarne con i suoi genitori ed eventualmente stabilire un incontro presso uno psicoterapeuta di sua fiducia, magari presso la sua ASL in aniera che anche i suoi genitori possano avere informazioni preventive sul suo disagio e su quali possono essere i comportamenti di aiuto.
Mi faccia sapere gli sviluppi.



Dr Farncesco Mango
Psicoterapeuta.

Dr. Francesco Mango

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
mi associo alle indicazioni dei Colleghi nella risposta.
Credo che genitori e palestra a parte, il suo disagio necessita di essere ascoltato.

Oggi è la palestra, domani le ragazze, le uscite, la vita in generale....
Cosa la spaventa o inibisce dal contatto con gli altri?

Ha un buon rapporto con se stesso?
Si piace, stima?

Se il deterrente è solo il costo, può trovare dei nostri Colleghi anche in strutture pubbliche

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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