Dépressione nelle relazioni

Buongiorno.... Mi trovo ni un momento Di profonda crisi poiché non riesco ad uscire dalla depressione. Nonostante psicoterapia e tp farmacologica ho avuto una ricaduta..
La mia depressione si manifesta solo quando sono in relatione :dapprima con pensieri del tipo 'ma lo amo davvero, é CIO Che voglio ' poi quindi inizio ad avvertire un disagio ,senso Di colpa e rabbia per ció Che penso e sento poi pâura Di perderlo .... Incubi panico depressione...
Non so come faire à vivere cosí, l'intera vita si trasforma... Io desiderouna famiglia felice da quando ero piccola.. Avevo due anni quando i miei genitori si sono separati..e non ho mai avuto una relazione Serena , tutte sono finite per il forte stress Che vivevo e Che non riuscivo piû a tollerare.scusate la scritttura ma ho problemi Di tastiera .
Io cercheró di stare bene fino alla morte ma ora sono abbattuta.. Il mio specialista ritiene che il probléma sia il légame con mai madre, il senso Di colpa , il fatto Che abbia sostituito la presenza maschile con me ...io non riesco ad avéré pace
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)La mia depressione si manifesta solo quando sono in relatione (..)del tipo 'ma lo amo davvero, é CIO Che voglio (..)

gentile utente da quello che dice sembra più che il problema sia legato ad una rimuginazione ossessiva per la quale le consiglio questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
l'intervento più adeguato deve essere orientato a spezzare il circolo vizioso che la alimenta
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

può dirci di preciso che tipo di percorso psicoterapeutico ha effettuato e per quanto tempo? E' tuttora in terapia?

Che farmaci ha assunto e per quanto?

La diagnosi che ha ricevuto riguardava propriamente un Disturbo dell'Umore o invece si trattava di un Disturbo d'Ansia o di un Disturbo di Personalità?


Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Sono in terapia con una psicologa che si occupa di siatemi relazionali e tp farmacologica con sertralina 50 mg. Ho già fatto la terapia con sertralina per circa otto mesi e poi sospesa in accordo con lo psichiatra circa 6 mesi fa ed ora un'altra grossa crisi di panico e depressione. La psicologa dice che la terapia deve incentrarsi sulla ristrutturazione della mia personalità e sulla mia crescita interiore, agevolata da scelte autonome che mi rendano contenta indipendentemente da quello che desiderano i miei genitori e sopratutto mia madre che ha sempre visto in me lo scopo della sua vita e la sola fonte di soddisfazione .. Infatti quando ho sospeso i contatti telefonici con mia madre riuscivo ad essere più serena ed avere meno sensi di colpa ma è mia madre, è sola e l'anno scorso si è ammalata di tumore al seno, ora sembra che la malattia sia risolta ma io mi sento sempre colpevole di non esserle stata accanto a causa della mia depressione! Inoltre mia madre non vuole neppure conoscere il mio ragazzo e da adolescente ha fatto di tutto per allontanarmi dal mio primo amore. Premetto che i miei ragazzi sono state sempre brave persone nè drogati o scapestrati , ragazzi normali!!
Poi è sempre triste, io non vado a trovarla da mesi perché mi urta e mi dice delle cose indicibili.. Io credo che la mia situazione familiare abbia posto delle buone basi per lo sviluppo di certe paure nei confronti delle relazioni e delle scelte, ma al di là di questo vorrei superare il vittimismo e andare avanti per la mia strada serena... Se solo la paura che il meccanismo si rimetta in moto mi lasci vivere!!!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non ho capito da quanto tempo è in terapia, ma mi pare che il tipo di lavoro intrapreso e gli obiettivi posti siano buoni.
Forse deve semplicemente concedersi più tempo per poter stabilizzare la situazione e combattere le Sue paure, apprezzandone i risultati.

In ogni caso, dal momento che è già in terapia potrebbe esprimere tutto ciò alla terapeuta e chiedere di fare il punto della situazione, se ancora non lo ha fatto.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Dopo aver cambiato tre psicologi con cui non avevo mai toccato il nocciolo del problema ma affrontato ricordi e patito le pene dell'inferno con terapie dolorose costose ed inutili adesso vedo dei frutti con questa psicologa che frequento da un anno e mezzo.. Io giudico la ricaduta come un'opportunità per imparare ad affrontare meglio i momenti di stress e cerco di sfruttare tutto a mio vantaggio ma non nascondo che le paure si affacciano e mi infondono una certa dose di insicurezza... Mi pesa molto il risveglio.. Sembra di essere un'altra persona, preda dell'angoscia di non farcela, di perderlo e di non volerlo insieme ed anche mentre lo scrivo vengo attanagliata dal terrore... Forse ho atteso troppo tempo prima di fare una scelta , ho ascoltato troppi pareri ed affrontato troppe paure ... Adesso ho deciso di andare: tra un paio di settimane lo raggiungo all'estero( lui è straniero) ho chiesto un periodo di aspettativa dal lavoro e credo in fondo che tutto mi stia portando da lui( se non avessi avuto questa ricaduta non avrei mai ottenuto l'aspettativa) nel mio settore è quasi impossibile usufruire di una tale agevolazione! So che la paura di una nuova società, altro clima , inserimento hanno giocato in forte ruolo come concause di una situazione già problematica ma sento il bisogno di trovare uno strumento per far tacere la testa!!!!
Da poco ho strappato e buttato tutti i libri di psicologia che avevo letto nella speranza di capire e guarire.. So che è parte di me, e devo accettarlo... Ma la paura non vuole andare via..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La presenza di una madre che ha fatto di lei la propria ragione di vita e anche la propria ancora di salvezza rappresenta sicuramente un'enorme zavorra nel suo cammino di crescita.

Il fatto che smettendo di sentirla lei si sia sentita finalmente serena lo testimonia e forse non è un caso che proprio allora a sua madre sia venuto un tumore al seno, che ha costretto lei a riprendere i rapporti e ha dato l'opportunità a sua madre di farla sentire ulteriormente in colpa.

E' plausibile che una madre di questo tipo non le abbia consentito di diventare un soggetto autonomo come è naturale che avvenga con la crescita, e che per questo lei confonda ancora il disagio suo proprio e quello di sua madre reagendo intensamente al malessere materno e mettendo in atto una risposta in linea con le aspettative della mamma: mettere in dubbio qualunque relazione per tornare da lei e restare per sempre libera da vincoli per poter essere a sua totale disposizione.
Non pensa che possa essere questa la causa per cui tende a mettere in dubbio le relazioni che costruisce e a ritrovarsi per l'appunto sola e a disposizione di sua madre?

Non c'è proprio nulla che "deve" accettare, se non il fatto che non può farsi carico del disagio psichico di sua madre e che ciò che può fare per aiutarla è limitato e non sarà mai abbastanza: l'unica soluzione è probabilmente che sua madre decida di sottoporsi a psicoterapia e di riconoscere di avere seri problemi che nulla hanno a che fare con lei per quanto riguarda sia le cause, sia le soluzioni.
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dopo
Utente
Utente
Volevo intanto ringraziare tutti gli specialisti intervenuti .
Il mio disagio ha origini molto antiche, la prima volta che ho sofferto di questo problema avevo circa 7 anni, il figlio della compagna di mio padre sul divano davanti alla tv mi ha accarezzato la mano ed io ho iniziato ad avere paura.. Tachicardia,sudorazione,bisogno di camminare dapprima senso d'oppressione, irritabilità, umore depresso nei tre giorni successivi ! Sono stata sempre molto corteggiata e ho avuto sempre successo con i ragazzi ma sin dalle prime esperienze alle medie ero assalita da pensieri strani: ad un certo punto mi sembrava che la relazione non fosse speciale oppure guardavo il mio ragazzino e sembrava che avessi degli occhi diversi ! Difetti, stranezze tutto mi saltava agli occhi e tutto perdeva colore ed io ero presa dal panico... Sapevo già che questo problema avrebbe costituito la mia prigione e sarei rimasta da sola ! Con il tempo tutto è peggiorato.. Ho avuto solo una storia serena, avevo 16 anni ed é durata circa due anni con un ragazzo che appunto a mia madre non piaceva perché non si voleva laureare che a parer suo mi avrebbe tradita! Eravamo molto innamorati, ci capivamo con lo sguardo, volevamo passare tutto il tempo insieme.. E mia madre diceva che stavo sempre fuori... In realtà la mia vita era scuola , studio e la sera vedevo lui. Io ad un certo punto ho iniziato ad essere intollerante a tanti suoi atteggiamenti... Non voleva studiare, era geloso...è finita! Una sera di punto in bianco ho pensato a lui e ed ho avuto quella spiacevole sensazione delle volta precedenti. Ho iniziato a soffrire perché sapevo che i miei occhi erano cambiati e lo avrei perso così la mattina mi svegliavo sempre con un chiodo fisso lui,la sua immagine,l'angoscia. Da li tutto inesorabilmente si è ripetuto ciclicamente ...una storia dopo l'altra e sempre lo stesso copione . Ed io mi sento distrutta ho 29 anni e perdo i miei giorni a soffrire . Ho trascorso 10 anni a pensare al mio primo ed unico amore e di tanto in tanto seppure viviamo a 1300 km di distanza ci siamo rivisti ed abbiamo ritentato ma io ho sempre trovato il modo di fuggire da lui... Penso sinceramente che a tutto ci sia un perché è che se sono fuggita probabilmente non c'era motivo di restare, che non lo volevo, così grazie alla terapia sono riuscita ad evitarmi ulteriori dubbi sofferenze e sogni che mi tenevano ancorata ad un pezzo del mio passato . Ma il mio passato torna sempre a galla e nei momento di crisi sogno sempre la casa della mia infanzia e di scegliere quel luogo al posto di una relazione pur di lenire l'angoscia che essa mi causa! Ora sono in una relazione che mi chiede scelte difficili.. Ma quando Sto bene le prendo con entusiasmo , poi sorgono dubbi.. La pura di sbagliare , che non lo voglio, lo guardo, lo scruto, anche se mi sento serena vengo assalita dalle domande , vado a ritroso nella storia per trovare conferme su ciò che mi lega a lui, se lo amo e la sua immagine cambia, mi prende il panico e la mattina mi sveglio angosciata !!!!! Cerco di oppormi ai brutti pensieri ma qualcosa mi dice che sono lì e che torneranno ed io vivrò sempre così ... Non voglio stare così.. Mia madre mi dice che da sola non c'è la posso fare, che devo tagliare! Ma io non voglio ... Oddio mio mi sembra una maledizione !
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,

la spiegazione di ciò che le accade mi sembra molto semplice:

"il mio passato torna sempre a galla e nei momento di crisi sogno sempre la casa della mia infanzia e di scegliere quel luogo al posto di una relazione pur di lenire l'angoscia che essa mi causa!"

Come vede lei considera spontaneamente la presenza di due alternative:
- avere una relazione
- rifugiarsi nella casa della sua infanzia e cioè, simbolicamente, lasciare che sua madre la inglobi e la trattenga, condizione che lenisce la sua angoscia proprio perché è ciò che sua madre desidera, ma che lei giustamente non realizza perché sarebbe una scelta mortifera.

Non sta lavorando in terapia su questi temi?
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dopo
Utente
Utente
La mia psicologa e il mio psichiatra mi dicono la stessa cosa che mia ha detto lei ma io continuo a stare male e ripercorrere le stesse tappe mentali continuando a nutrire dubbi, pensieri, un circolo vizioso che mi terrorizza fino al punto di temere d'impazzire... E che non finirà mai ! Razionalmente credo in questo percorso ma le brutte sensazioni quelle che mi hanno fatto chiudere ogni reazione mi fanno sentire sempre inadeguata , incapace di superare le ossessioni e la aiuta ha iniziato ad invadere campi in cui sono sempre stata forte come lo studio ed il lavoro.. Io che ho sempre avuto ottimi voti ho superato un concorso pubblico dopo un anno e mezzo dalla laurea, trovato lavoro nel mio settore dopo tre mesi dalla laurea, comprato casa a 25 anni ... Ora tutto sembra inutile sbagliato, una gabbia! Ma mi accuso di essere io inadatta a vivere e a gestire i miei desideri .. Credo pure che se ottenessi ciò che desidero starei sempre male, insoddisfatta forse come mia madre...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quella che le ho dato io è un'interpretazione (evidentemente corretta, se coincide con quella di chi la sta seguendo di persona), ma il lavoro che deve fare in seduta va ben oltre questo primo passo che è legato solo alla comprensione di ciò che le accade.

E' seguita privatamente o presso un centro pubblico?
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Utente
Utente
Privatamente ...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come si sta trovando?
Ha scritto a noi perché in fondo pensa che più di così non la possa aiutare?

Con gli psicologi che l'hanno seguita in precedenza com'è andata?
Ha sempre interrotto lei dopo un periodo di tempo simile? Riscontra delle analogie nel modo in cui ha vissuto i diversi percorsi (ad es.: passaggio da grande fiducia a repentina delusione o altro)?
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Utente
Utente
Vi ho scritto perché quando ho avuto la ricaduta ho iniziato a dubitare di tutto. La mia crisi è stata talmente forte, scioccante ed inaspettata che ho sentito il cuore lacerato, l'anima compromessa irreversibilmente, il futuro frantumato, ogni speranza sconfitta! Un vicolo cieco e doloroso che si autoalimentava e mi paralizzava... Non mangiavo, non potevo lavorare, mi sembrava che non avrei potuto riprende in mano la mia vita...avevo paura di non farcela! Adesso piano piano sto migliorando... Mi sono promessa che cercherò e cercherò sempre di risolvere il mio problema.. Non importa il tempo, la modalità ... IO VOGLIO ESSERE SERENA ED AVERE LA FAMIGLIA CHE HO SEMPRE DEDIDERATO.. Amare il mio compagno, essere forte del suo amore, cercare la complicità e il sostegno reciproco anche nelle difficoltà che ci troveremo ad affrontare, so dare tanto amore e lui sa fare altrettanto. Credo che il nostro rapporto mi dia la possibilità di maturare davvero e nella nostra storia ho trovato tanti spunti di riflessione per lavorare con la psicologa.so cosa non devo idealizzare, come ragionano gli uomini e noi donne e con lui parlo molto! Siamo entrambi consapevoli dell'importanza del dialogo ed abbiamo sempre condiviso( soprattutto io ) i nostri pensieri ed opinioni..
Sono stata sempre io ad interrompere le altre terapie: la prima volta non credevo che in fondo potesse aiutarmi , la seconda perché parlavo, piangevo, soffrivo e pagavo una fortuna solo per sfogarmi davanti ad uno psicologo( credo che anche nel l'orientamento terapeutico ognuno abbia bisogno di metodi differenti) la terza, vista solo 4 volte voleva mandarmi dallo psichiatra per prendere dei farmaci ed io non mi fidavo molto di lei. L'ultima terapia l'ho iniziata non durante una crisi ma dopo la fine di una relazione : mi sembrava ora di fare qualcosa per capire davvero qualcosa sul mio problema e non solo un modo per non far finire una relazione anche se poco dopo ho conosciuto il mio attuale compagno e ho costruito piano piano me stessa ed il mio rapporto con lui . Mi fido del percorso che ho affrontato con questa specialista ma questa crisi( in cui razionalmente ravvedo dei lato molto positivi per la mia crescita ) ha capovolto tutto e mi ha fatto mettere tutto in discussione .. Certe considerazioni le capisco razionalmente ma probabilmente in modo inconsapevole hanno creato degli automatismi che faccio fatica a destrutturare.. Tante reazioni sono ormai diventare modalità dirette che tutt'ora non sono capace a sciogliere. Quando ho iniziato a riprendere la sertralina sono entrata in paranoia perché credevo che i progressi fatti fossero frutto dei farmaci! Ho messo in discussione i miei sentimenti, i miei desideri, ad aver paura di diventare madre o avere figlie femmine.. Insomma la mia strada forse è ancora lunga ma non voglio gettare la spugna! Come posso io stessa arrendermi a qualcosa che mina il mio benessere? Come posso svuotare qualcosa che è stato il mio desiderio più grande sin da bambina... E cioè avere ciò che non ho mai avuto da figlia??? Non esiste ! IO SARÒ AMATA, AMERO,AVRÒ DEI FIGLI, e LA MIA FAMIGLIA SARÀ PIENA DI ALLEGRIA, sarò una buona madre e stato vicina al mio compagno ed ai miei piccoli che saranno sereni !
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Mi fido del percorso che ho affrontato con questa specialista ma questa crisi( in cui razionalmente ravvedo dei lato molto positivi per la mia crescita ) ha capovolto tutto e mi ha fatto mettere tutto in discussione..."

Bene o male quindi è sempre insorto un problema di fiducia che l'ha portata a interrompere la terapia e questo può essere accaduto per almeno due motivi:

- la psicoterapia e la buona relazione terapeutica vanno contro gli interessi di sua madre (tenerla legata a sé), così come la buona riuscita delle sue relazioni sentimentali, e ha ormai chiaro quanto questo la metta in crisi;

- la tendenza a sentirsi delusa dagli altri, magari a idealizzarli e poi "detronizzarli", potrebbe essere più generale nella sua vita e, in tal caso, lei ripeterebbe in terapia questa stessa dinamica.

In entrambi il caso è molto importante che ne parli con la psicologa che la segue perché solo affrontando direttamente il tema di questo suo tipo di reazione potrà trattarlo con distacco e non lasciarsene travolgere.
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dopo
Utente
Utente
La cosa peggiore ét il risveglio... Non ho voglia di alzarmi, mi sento agitata , confusa, spaventata, ho un senso di oppressione ... Vorrei liberarmi da questa sensazione ma torna ad ogni mattina così cerco di capire da cosa dipende e perché non è sempre uguale .. Cosa la fa migliorare e arrivo alla conclusione che solo lo svago mi fa migliorare... Ma nella vita non esiste solo quello ed allora come faró quanfo vivrò con lui a superare un eventuale altra crisi ?!? Mi blocco perdo fiducia .. La sera sembra tutto superabile ! La mattina si comincia tutto daccapo !
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si tratta molto probabilmente di ansia.
Ne ha parlato con la sua psicologa?
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Utente
Utente
Grazie infinite lei mi ha molto aiutato ... Mi ha fatto ripensare ai punti salienti della mia terapia! Argomenti già affrontati ma che con il tempo avevo quasi dimenticato ! Ha propario ragione quando parla di idealizzazione, delusione, fiducia e sfiducia ed ora ricordo quante volte ho tralasciato quest'importante considerazione ! Che poi mi ha portato alla confusione ... Grazie davvero oggi rivedrò la mia psicologa e riprenderò da qui il mio percorso ...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Benissimo, gliene riparli e se vuole ci faccia sapere.
Un caro saluto,
Ansia

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