Vertigini, sensi di barcollamento, distratta

Gentile Dottore..
sono una ragazza di 30 anni..da circa 2-3 mesi soffro di attacchi di panico, anche se si stanno a poco a poco allontanando.. è cominciato tutto qualche mese fa quando vidi svenire davanti a me una bimba.. da li senso di spossatezza e vertigini o per lo più barcollamenti.. che poi sfociavano in attacchi di panico che poco alla volta mi hanno bloccata dall'uscire proprio per la paura che potesse succedere la stessa cosa anche.. dopo un mesetto circa.. cominciai a stare meglio.. prendevo qualche volta (sporadicamente Lexotan, 5 goccine la sera al bisogno) che ormai nn prendo più perchè sto imparando a controllare l'ansia e gli attacchi di panico.. Ho fatto in questi mesi gli esami generali (glicemia, colesterolemia, trigliceridi, vitamina b12, acido folico, calcio, ferro, potassio, magnesio..emocromo completo, urine.....) ed è tutto nella norma.. la pressione arteriosa è perfetta 120 su 80.. Ho fatto un consulto cardiologico perchè avevo tachicardia quando avevo gli attacchi di panico e anche quest'ultimo è andato bene.. infine anche gli esami reumatologici e quelli per la Tiroide e qui è solo venuto fuori un leggero aumento del Tsh che è a 4.45 invece di 4.2 (limite massimo) ma il medico mi ha detto che essendo gli altri valori nella norma devo ripetere gli esami tra 2 mesi e in caso fare una una visita dall'Endocrinologo.. Ho ripreso a poco a poco ad uscire, anche se mi appoggio a qualcuno in questo momento di insicurezza e instabilità.. l'unica cosa che nn riesco a capire è il motivo di queste Vertigini che si presentano con spossatezza, barcollamenti che però nn capitano tutti i giorni ma in alternanza.. come se camminassi sopra le nuvole.. e questo mi porta ansia e insicurezza nell'uscire.. Noto che a volte vado in confusione mentalmente, mi disconcentro, mi da fastidio se qualcuno parla a voce, ho come un senso di sordità e mi fischiano le orecchie qualche volta..ho la testa pesante e un pò di mal di testa che mi si ferma all'altezza nasale alta, tra occhio e occhio.. naso che cola, starnuti, mal di gola.. sempre...Ho problemi di postura, il medico mi ha detto che potrei avere un pò di scoliosi (me l'hanno diagnosticata in adolescenza).. Soffro di colite, ma nn mi crea grossi e assumo Belara per un'ovaia policistica da circa 3 anni.. Quello che mi da preoccupazioni sono questi sensi di mancamento e barcollamenti.. mi sento distratta quasi assente.. ci sono ma la mia testa è altrove, penso a cosa può mai succedermi.. perdo di concentrazione..mi sento come se le orecchie si infastidissero.. Cosa dovrei fare secondo il suo modesto parere? La ringrazio in anticipo.. Nn prendo alcun farmaco, mi consigliarono Xanax ma nn ho ancora preso nulla.. pensavo a un rimedio più naturale...Mangio normalmente e nn ho disturbi del sonno..però sono sempre tesa su ogni cosa che faccio e questa sensazione fa stare male... vorrei trovare un rimedio per tornare alla vita che conducevo prima, serena e tranquilla.. a divertirmi con gli amici, uscire sola di nuovo e essere presente su tutto ciò che faccio...
Ah dimenticavo, sono stata da un neurologo.. il quale non mi ha soddisfatta per niente..ma si è limitato a prescrivere un anti-depressivo come se nulla fosse.. senza neppure alzarmi un dito.. ma anzi mi ha irritata visto la sua superficialità nello svolgimento della visita. Quello che vorrei capire è se la mia è una depressione vera e proprio o è solo insicurezza.. e che cosa dovrei fare rivolgendomi a una psicologa qui, se una cura di ansiolitici anche a base di erbe e delle vitamine come il magnesio possano aiutarmi..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

credo sia necessaria una valutazione psicologica approfondita, dopo la quale sarà il Collega ad indirizzarla al meglio. Se gli esami medici hanno tutti dato esito negativo,molto probabilmente il suo stato di malessere ha una valenza psicologica.

L'ansia può manifestarsi in diversi modi e lei evidentemente tende ad usare il corpo per gestire i propri conflitti.

In questi casi il professionista di riferimento è lo psicologo-psicoterapeuta, il neurologo si occupa di altre patologie prevalentemente di matrice organico/funzionale.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
il mio consiglio è quello di contattare uno psicoterapeuta di persona. Spesso i sintomi di panico nascondono componenti relazionali importanti non del tutto evidenti alla persona. Ad esempio lei accenna ad una persona di cui si fida che la aiuta ad uscire. Quale è il legame con questa persona? Come si comporta di fronte ai suoi malesseri? Talvolta l'ansia ha come obbiettivo quello di "allarmare" ed "avvicinare" le persone care intorno a noi. La prenda con le molle è solo un'ipotesi.
Le visite che ha fatto, anche se non hanno dato esiti rilevanti, sono state importanti. Soltanto escludendo fattori biologici è possibile prendere in considerazione la componente psicologica, in una situazione come la sua.
Le allego un link sui disturbi d'ansia e di panico:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
dopo
Utente
Utente
In realtà, il mio è diciamo come una specie blocco.. Ho alzato un muto tra me e l'esterno.. che però riesco a superare quando accanto a me ci sono le persone a me care.. ad esempio mio padre, mia madre, i miei zii... mi aiuta molto mia nipote, perchè quando sto con lei, dimentico tutto e quando sono impegnata in qualcosa che mi piace automaticamente il tutto svanisce nel nulla... la mia difficoltà è partire, ma una volta partita, mi lascio andare.. Non ho più attacchi di panico come li avevo prima, ma sono spesso tesa come se nn riuscissi mai a stare completamente serena.. perchè da un momento all'altro possa succedere qualcosa.. e più ci penso e più sto male.. forse l'ansia aggianciata alla paura.. nn so.. ma noto che ad esempio gli attacchi di panico si sono spesso tramutati in questi mesi.. prima venivano sottoforma di vertigini.. poi di tachicardia e sudorazione.. invece adesso dopo 2 mesi ho solo la sensazione di nn riuscire a concentrarmi..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>ma noto che ad esempio gli attacchi di panico si sono spesso tramutati in questi mesi.. prima venivano sottoforma di vertigini.. poi di tachicardia e sudorazione.. invece adesso dopo 2 mesi ho solo la sensazione di nn riuscire a concentrarmi..<<

probabilmente non si tratta di attacchi di panico. Gli attacchi di panico hanno una sintomatologia specifica e non si "tramutano", o ci sono o non ci sono. Quelle che lei descrive sembrano delle manifestazioni ansiose e l'ansia si manifesta in diversi modi e forme.

Chi ha fatto la diagnosi di attacchi di panico?





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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente!m
Anche io, come i Colleghi, le suggerisco una valutazione psicologica approfondita.

Non è pensabile trattare soltanto il corteo sintomatologico, senza il suo reale significato, sarebbe riduttivo e mutilante il suo sentire .

Quando l' ansia passa dal mentale al corporeo, un ascolto attento e soprattutto specialistico deve essere assicurato, per ripristinare quel' antico dialogo psiche/soma, che in lei sembra essersi smarrito.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Salve Dott. Giuseppe del Signore..
le spiego.. praticamente circa 8 anni fa nel 2005 mio padre ebbe un infarto e quella stessa sera io finii in pronto soccorso con palpitazioni e senso di soffocamento e i medici del Pronto mi dissero che erano attacchi di panico.. venni ricoverata per 3-4 giorni, mi fecero tutte le analisi cliniche e appurato che nn avevo nulla quando uscii dall'ospedale (dove mi davano Lexotan per 5 gocce) iniziai a capire che era somatizzazione da trauma e quindi col tempo affrontando la situazione mi passarono e in questi 8 anni nn ebbi più problemi poi anche se ci vollero mesi per farmeli passare del tutto.. si presentarono qualche volta nei luoghi affollati ma poi passarono..
Quando mi son ricominciati pensai che fossero della stessa natura ma a quanto pare si presentano in maniera totalmente differente..
Oggi sono seguita da una Psicologa dell'Asl la quale per operare in maniera serena mi ha chiesto di fare una visita psichiatrica o di assumere qualche ansiolitico perchè a parer suo le mie sono crisi d'ansia..e per lei in questo momento sto attraversando una fase in cui il mio problema sono e insicurezze..
L'unica cosa è che io vorrei evitare di assumere Psicofarmaci e cercare di trovare una soluzione attraverso un rimedio Omeopatico o Ansiolitico che sia il più naturale possibile.. visto che cmq sono una persona che cerca di reagire e che nonostante l'ansia svolgo le funzioni abitudinarie senza alcun problema.. Solitamente questi attacchi si presentano quando sono sola o quando la mia mente si ferma a pensare troppo.. ma quando mi diverto con gli amici, in famiglia o mi applico a qualcosa che mi piace fare..nn ho assolutamente alcun sintomo.. o cmq diminuisco in maniera forte.. Cosa mi propone lei? Diciamo che in questo momento il mio disagio è prettamente legato al fatto che nn riesco a concentrarmi quando faccio qualcosa.. mi sento confusa, quasi come se nn mi interessasse a volte quel che gli altri dicono.. però a livello fisico comincio a star meglio... Se riuscissi ad eliminare questa componente penso che starei decisamente meglio.. perchè avendo appurato che biologicamente sono sana e quindi ad esempio se si presentano agitazioni o vertigini nn mi pongo più il problema..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Cosa mi propone lei?<<
sicuramente di continuare le sedute con la Collega della AUSL.
Quante sedute ha fatto?
Che tipo di percorso state facendo?

Se lei non vuole prendere i farmaci può sicuramente trovare una soluzione alternativa ad essi, come ad es. il training autogeno.




[#8]
dopo
Utente
Utente
Dimenticavo: Ringrazio tutti per essere intervenuti professionalmente al mio problema.. ma ero davvero confusa, soprattutto a sentir pareri a volte totalmente diversi.. Vorrei solo riuscire a dare una direzione alla terapia necessaria per sentirmi finalmente bene.. e quindi capire di cosa posso aver bisogno bisogno se di una Psiocologa, di un Neurologo o di uno Psichiatra.. annessi anche alla terapia con medicinali...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Un approccio non esclude l' altro, anzi lo potenzia.
La farmacoterapia è un avido ausilio alla psicoterapia, a diagnosi clinica del suo disagio, si stabilirà il protocollo terapeutico più consono
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dopo
Utente
Utente
Si dott.Giuseppe , ho già fatto 2 sedute e adesso devo andare alla terza seduLa prima seduta è stata di tipo conoscitivo mentre la seconda abbiamo percorso un pò la mia vita anche se sicuramente una non basta.. quindi nn so ancora che tipo di percorso verrà utilizzato dalla psicologa. Ha solamente detto che in questo momento vista l'ansia che ho dovrei prendere qualche ansiolitico perchè così lei può cominciare con la psicoterapia e che siccome fin ora ci sono stati tanti cambiamenti e traumi che mi hanno fatta correre nel corso della vita.. forse ora è il momento di rallentare e ristabilire un contatto con me stessa e con il mondo esterno.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>forse ora è il momento di rallentare e ristabilire un contatto con me stessa e con il mondo esterno.<<
questo è ne più e ne meno di quello che deve fare. Si affidi alla Collega e vedrà che inizierà a comprendere di più se stessa.




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dopo
Utente
Utente
Genitilissimi medici... a distanza di mesi finalmente sono tornata a svolgere una vita normale.. la tensione e gli attacchi di ansia e di panico si sono affievoliti e ormai sono sporadici.. quello che mi fa riflettere è che nonostante io sia tornata alla mia vita.. mi sono capitati due momenti particolari..un giorno avevo mal di testa e così mi sono coricata una mezz'oretta e mentre dormivo mi sono svegliata all'improvviso sentendo un crack all'inteno della testa, come se fosse schioccato un osso rintonando all'interno della testa.. la notte successiva.. sempre durante un incubo.. mi sono svegliato con un colpo di dolore alla bocca dello stomaco.. mentre in questi mesi nn ho avuto più nessun sintomo.. a parte dolori cervicali, a cui ormai mi sono abituata e che riconosco.. Vorrei un consiglio su cosa potrebbe essere..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

se ha dei dubbi di natura organica deve parlarne con il medico di famiglia.
Sta continuando il percorso psicologico?

>>..sempre durante un incubo..<<
se ha gli incubi è segno che il suo stato di malessere persiste.





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dopo
Utente
Utente
si si infatti non ho più avuto sintomi di alcun tipo... va decisamente meglio...eccetto questo caso ... più che altro per capire se può essere di natura psicologica o organica... a parer suo a cosa potrebbe essere legato?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

visto che lei è seguita da un professionista, è buona norma rimandare i suoi dubbi alla Collega, anche perché da qui non possiamo saperlo (non potendo appunto fare diagnosi on-line).







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