Problema emotivo-psicologico

Buongiorno,
Provo a spiegare in breve il mio problema, anche se non è facile esprimere il disagio di molti anni in poche righe.
Sono una persona molto ansiosa e paurosa nei confronti delle cose che non conosco, inoltre sono emotivamente molto chiuso, non lascio trasparire nessun dusagio a chi mi circonda, faccio fatica a lasciarmi andare alle emozioni, belle o brutte che siano (con TUTTI).
Intorno ai 13 anni ho cominciato ad essere cosi ansioso, pauroso e insicuro di me che ho cominciato a balbettare molto pesantemente, mangiarmi le parole, parlare velocissimo. Il tutto fino a 16 anni dove sono maturato e ho preso coscienza di certe cose, mi sono realizzato sotto alcuni aspetti ( ragazze, successi sportivi ecc) e sono finalmente riuscito ad aprirmi con qualche persona, e questo problema della parola ke mi assillava e mi condizionava la vita è magicamente scomparso.
Intorno ai 19 anni ho ricominciato a provare le antiche e negative emozioni e sono ricominciati quei miei grandi problemi nel parlare, e nell'affrontare le cose più banali (complici problemi personali tipo "senso di fallimento") e oggi a 22 anni ancora persistono, rendendomi la vita difficile ( se non impossibile) nei confronti della società e privandomi di ogni possibilità di dimostrare chi sono al mondo ( lavorativamente per esempio) .Tutto ciò inoltre mi fa risultare un debole un emarginato agli occhi di chi non mi conosce, caratteristiche opposte al mio carattere, tantochè in tutti i nuovi gruppi in cui mi sono affacciato nella vita (gruppo scolastico, lavorativo, amicizie ecc) sono sempre risultato essere il centro dopo poco tempo che mi hanno conosciuto, questo perchè cerco con tutte le forze di far vincere il mio carattere e le mie idee sulle mie paure e le mie ansie, ma poi i problemi escono sempre fuori di nuovo inevitabilmente. In tutti questi anni non ho mai parlato di questi problemi con nessuno, nemmeno con i miei genitori, ho sempre fatto finta di niente dicendomi che il solo aiuto e che potevo avere dovevo cercarlo in me, ma a oggi credo che devo arrendermi a questa idea.
Dunque c'è qualcosa che potrei fare?
Perchè in quel periodo mi era passato tutto (balbuzie, parlare veloce, ansia, panico e paure per tutto)?

Grazie dell'attenzione.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<dicendomi che il solo aiuto e che potevo avere dovevo cercarlo in me, ma a oggi credo che devo arrendermi a questa idea.>>

Gentile Ragazzo,
la sua frase che ho riportato mi sembra la pietra miliare da cui poter partire per costruire un presente ed un futuro migliori di quanto non sia riuscito a vivere fino ad ora.
Il fatto di riconoscere l'importanza di richiedere un aiuto esterno è fondamentale per affrontare e cercare di risolvere situazioni che ci creano disagio o vera e propria sofferenza.
A tal proposito la invito a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Approfitti di questa nuova consapevolezza e si rivolga di persona ad uno psicologo per valutare bene la situazione e trovare la via più adeguata per recuperare serenità e progettualità.

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dell'immediata risposta, articolo interessante è sicuramente giusto nel "leggere" le paure di chi ha questi problemi.
Almeno in due di quei 7 punti mi indentifico a pieno, proverò a farmi coraggio.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Per dare un ulteriore rinforzo al suo coraggio, legga anche quest'altro interessante e utile articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html

Saluti.