Aborto e depressione

Salve, sono una ragazza di 21 anni e ho bisogno di aiuto. Un anno e mezzo fa io sono rimasta incinta del mio fidanzato e dopo tre mesi ho dovuto scegliere un'ivg. Dal giorno dell'intervento la mia vita è finita...sembra strano detto da una ragazza cosi giovane, ma soffro di depressione per quella scelta. Sono andata da una psicologa dal consultorio, ma non ho risolto nulla, anzi è peggiorato...la psicologa mi aveva detto che soffrivo di depressione, che sfociavano e sfociano tutt'ora in attacchi di ansia, panico e isteria nei casi peggiori...io ho sempre desiderato una gravidanza con il mio attuale fidanzato, e ora lo desidero più che mai! Ho deciso di optare per un'ivg perché ero confusa, spaventata, troppo giovane, e nel primo mese tutto andava bene, ma più passava il tempo più peggioravo...inoltre al consultorio sono stata trattata male e con sufficienza per la mia età sia da parte della psicologa sia dal personale medico... cercando di superare questa brutta esperienza, ma non riesco, non riesco più ad essere la ragazza felice spensierata che ero prima...ora sono cupa, depressa, penso sempre in negativo e molto spesso penso al suicidio, come unico modo di porre fine a tanta sofferenza...inoltre non mi trovo più con me stessa, e ogni mese quando arriva il ciclo sto davvero male perché desidero una gravidanza, e mi struggo per quella scelta, pensando a tutti i bei momenti che avevo avuto sentendo che ci fosse una piccola creatura dentro di me...il mio fidanzato mi ha aiutato moltissimo questi mesi, ma non riesce a capire quanto stia male e più sto male più non sa come aiutarmi (lui non soffre per questa scelta perché era quello che desiderava purtroppo...).Non riusciamo più ad affrontare l'argomento e il più delle volte litighiamo perché non mi sento compresa da lui...
Vorrei un parere sincero, non riesco più a vivere felicemente..
Ringrazio molto per l'ascolto e la disponibilità!
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazza,
un'interruzione di gravidanza, scelta o obbligata, è sempre un evento particolare e il più delle volte traumatico per la vita di una donna, ancor più se giovane e confusa come lo era lei. Detto questo, però, se in quel momento ha scelto perchè non se la sentiva, questa scelta va compresa e in primis dovrebbe farlo lei, perdonandosi per la decisione presa. E' giovane ed ha tutta la vita davanti.
"e ogni mese quando arriva il ciclo sto davvero male perché desidero una gravidanza", tenga presente che per far si che ci sia una gravidanza ci vuole una componente fisica ed anche quella psicologica. Per far si che ci sia una gravidanza ci deve essere tranquillità nella sua mente e più lo vive come un'ossessione più non farà altro che stressarsi.
Cosa ne pensa il suo fidanzato di tutta questa situazione?
Detto questo, va ancora considerato che un bambino avrebbe bisogno di una madre serena e felice. Quindi prima di pensare a lui deve pensare a rimettere in sesto se stessa. Le servirebbe seguire un percorso psicologico con un collega dal vivo. Ci riprovi. Si dia una seconda possibilità e se è d'accordo, provi a coinvolgere anche il suo fidanzato.
Buon lavoro

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sono fidanzata con lui da 4 anni e stiamo molto bene insieme. Lui cerca di aiutarmi, non sa come farlo, ma cmq lo sento molto distante da me riguardo questo argomento. Dice che ne vuole parlare ma più ne parlo più pare che si senta sotto pressione, perché per lui la storia è finita ed era molto d'accordo sul prendere quella decisione. Mi aveva detto che non voleva tenerlo per via dell'università che voleva terminare, ma ultimamente mi ha confessato di aver avuto paura e di sentirsi un vigliacco...io comprendo ciò che pensa e lo rispetto/capisco perché ho avuto anche le stesse paure, però nel momento della decisione è stato molto ostinato a farmi prendere quella decisione, nonostante io volessi proseguire la gravidanza, e dopo questa confessione mi sono sentita come ingannata. Cosi ho deciso per lui, per evitargli di fare una vita che non voleva o che ci avrebbe rovinato...capisco solo ora che ha solo danneggiato me e che in fin dei conti non sarei stata la prima ne l'ultima ad avere un bambino a 19 anni...mi dica che se sbaglio a ragionare cosi, però è questo che sento, e la voglia forte di diventare mamma che avevo e che sento ora molto più forte mi ha condizionato la vita, tanto da non riuscire a pensare positivo verso il mio futuro...non riesco a perdonarmi, a capire cosa mi rende felice davvero...Ho provato a rimettermi in sesto provando ad andare in università facendo il corso di infermieristica per costruirmi un futuro e poter avere una situazione adatta a crearmi una famiglia, ma non è propriamente quello che avrei voluto fare nella mia vita, e nonostante stia superando tutti gli esami, mi è stato detto che non è la strada giusta per me perché non ho energia e felicità da dare...questo mi ha ulteriormente buttata giù e dato ancora più sfiducia in me stessa e nel.futuro...
Ho provato ad andare da uno psicologo di un consultorio come le avevo già detto, ma non è servito a molto perché si limitava per lo più ad ascoltarmi più che tentare di farmi capire su cosa dovevo ragionare. Inoltre contemporaneamente al percorso con lei, ho lavorato come babysitter di un bambino di due anni per 6 mesi prima di intraprendere l'università, unico lavoro che ho trovato e cheho cconsiderato come prova per vedere cosa avrei dovuto affrontare, ma mi ha fatto ancora star male di più perché è stata la cosa più bella che mi sia capitata. Ho provato a dirmi che essere mamma non era solo quello, ma implicava anche altre responsabilità ben maggiori, cosi da riuscire a giustificare la mia scelta, ma sentivo che non ci riuscivo...
Ora non so cosa fare della mia vita, vedo gli altri ragazzi della mia età divertirsi, realizzarsi e invece io sento di essere bloccata, di non riuscire a rilassarmi e cominciare a vivere. Purtroppo questa cosa la avvertono anche chi mi sta vicino, che non mi riconosce più.
La ringrazio molto per il tempo che mi ha dedicato, le sono veramente grata!
[#3]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazza,
comprendo il suo stato d'animo per questo le ribadisco la necessità di consultare nuovamente un collega. In questo momento lei è bloccata, come nelle sabbie mobili. Da sola è difficile uscirne. Un collega la potrà sostenere ed aiutare a star meglio ed a trovare le risposte alle sue domande. Tenga presente che lo psicologo non da soluzioni ma aiuta la persona a trovarle. Probabilmente il collega, che lei dice che l'ascoltava soltanto, stava proprio facendo questo, ovvero farla divenire prima consapevole dei suoi disagi per poi provare a trovare le soluzioni.
Si dia una seconda possibilità. Si faccia aiutare.
In bocca al lupo
[#4]
dopo
Utente
Utente
Va bene, prenderò seriamente in considerazione la sua proposta.
Grazie mille dell'ascolto e dei consigli!

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