disagi

buonasera,sono un ragazzo e vi scrivo perchè dentro di me provo molti disagi tra i quali questo: ho la sensazione che dopo essermi diplomato,mi sento come ibernato;sono un ragazzo con comportamenti particolari che sicuramente si distaccano dalla mentalità di molti ragazzi della mia età,infatti mi dicono per scherzare che io sia un ragazzo all'apparenza ma che dentro di me ci sia un vecchio a 80 anni,ma sono sempre stato così anche da bambino,forse l'educazione impartitami mi ha segnato in modo evidente,non saprei cos'altro dire...comunque ritornando al discorso iniziale vivo una vita isolata sicuramente dettata dal mio comportamento anche se non ho problemi a relazionarmi ed essere simpatico verso altri,però sento che nella mia vita mancano molte cose,inoltre mi sento schiavo del sistema che mi ha lasciato senza un lavoro,a cosa mi è servito il diploma?!!non ho amici perchè non ho mai creduto nell'amicizia,e guardo tutti i miei conoscenti che non pratico più che fanno l'università e che magari loro un giorno si realizzeranno e io invece sono del tutto FERMO,la mia non è invidia nei confronti di questi ma ho la sensazione di essere come i gamberi che vado indietro e gli altri vanno avanti. Inoltre,ultimamente sto vivendo dei momenti difficili con i miei familiari che hanno problemi di salute ma che si stanno ristabilendo;spesso mi sento come se i miei genitori se ne approfittano di me,perchè anche se sono a casa cerco di fare qualcosa ma penso e,questo mi fa più rabbia,che ai miei genitori specialmente mio padre non mi esorta mai a fare un qualcosa nel quale io faccia le mie esperienze come tutti i ragazzi.Mi capita spesso che voglio accingermi a fare un qualcosa ma allo stesso tempo ci ripenso e mi convinco che non ne vale la pena.cosa ne pensate?però non fatemi sentire come se io sia anormale anche se qualche anomalia principale ci sia.grazie per una vostra risposta.
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Dr.ssa Federica Giromella Psicologo 10 3
Gentile utente, sicuramente se sente queste sensazioni non deve pensare che gli altri la classifichino subito come anormale, ma deve anche ammettere che se ci chiede il nostro consulto è perchè una parte di lei sa che dovrebbe e potrebbe fare qualcosa di più, o di diverso della sua vita. Forse la situazione dei suoi genitori o la generale crisi del lavoro l'hanno un po' demoralizzata e spinta a non cercare le soddisfazioni che invece merita? Perché dice di non credere nell'amicizia? Ha avuto delle delusioni? Cerchi di capire se ha dei momenti di tristezza, di avvilimento, e se sono frequenti, o se invece ha delle passioni e attività che le piacciono o che la incuriosiscano e se, soprattutto, può concedersi poi di farle e sperimentarle con piacere. Aldilà del fatto che i suoi la spronino o meno a farle, può farsi che ora siano un po' presi dai loro problemi, e magari questo può averle dato qualche fastidio.
Che tipo di studi ha fatto, infine? si ritiene soddisfatto?
Mi tenga aggiornata perché in teoria servono molti più elementi per capire bene una situazione di una persona, ognuno di noi è differente.
A risentirci presto

Dr.ssa federica giromella

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se si è arenato, cosa che può capitare, potrebbe chiedere aiuto ad uno psicologo di persona, magari presso il Consultorio della Sua zona, per fare il punto della situazione e ripartire.

Isolarsi può servire solo a peggiorare la situazione. Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
buongiorno dottoressa,grazie per avermi risposto,le ho scritto anormale ma non temo che le persone mi classifichino così...comunque si ho avuto delle delusioni ma non ho creduto nell'amicizia anche da prima di queste,le ho parlato di mio padre perchè il mio contesto familiare non è sereno e questo sicuramente incide molto su di me,come ha inciso anche su mia sorella che ha dei problemi di ansia che sta curando con una terapia dello psichiatra ;ammetto che provo dei disagi guardando gli altri miei coetanei che vivono una vita più serena. l'unica uscita che faccio sono 2 ore in palestra ma penso che se io non lottassi per andarci mio padre neanche mi esorterebbe e mi da fastidio,perchè è un tipo all'antica. io ho degli studi classici ma mi sono diplomato in ragioneria,ad esempio si i miei compagni erano ignoranti ma avevano un approccio della vita differente dal mio anche se poi non avevano autocontrollo cosa che io ho sempre avuto ma loro erano spensierati invece io mi sento bloccato,non mi viene nessun'altro aggettivo. se ha da farmi qualche altra domanda io sono a sua disposizione,spero di essere stato esaustivo nel risponderle.
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Dr.ssa Federica Giromella Psicologo 10 3
Sì, credo che per la sua giovane età e per la condizione che sta vivendo ha scritto tutto ciò che può in modo esauriente, ma credo sia necessario approfondire di persona con uno specialista della sua zona, presso un consultorio o ambulatorio medico, cerchi se ci sono psicologi che possano incontrarla, con cui chiarire maggiormente le sue emozioni che, apparentemente, sembrano un po' schiacciate da qualche peso e bloccate, appunto. Di persona è molto più semplice, le assicuro.
I miei migliori auguri.
Cordialmente
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile Utente,
vedendo il numero dei suoi consulti viene spontaneo pensare che è già qualche anno che non sta bene, che non si sente bene con se stesso.
Cosa la trattiene dal chiedere aiuto di persona a un nostro collega? E' l'unica strada...!

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
dottoressa la sua domanda è giusta è merita una risposta lecita;io penso che nel parlare con un'altra persona dei propri problemi non ci sia nulla di male anzi sarebbe corretto in questo e in qualsiasi caso,ma secondo me è anche una questione di personalità,nel senso che ci sono persone che tengono ad esternare i propri problemi e,facevo l'esempio di mia sorella,persone,come lei sa,come me che sono stati abituati sempre a camuffare ciò che provano e ad assorbire tutto ciò che gli viene detto.lei sicuramente mi chiederà come mai allora scrivo in questo forum?e io le rispondo anticipatamente che ero curioso di sapere se anche altri ragazzi della mia età hanno queste problematiche.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Grazie, ora capisco meglio.
Tuttavia rivolgersi ad uno Psy non è questione di carattere ma di scelta. Quando è necessario lo si fa. E' sempre un po' faticosa, sia la scelta di chiedere aiuto, sia il "mettere mano" a parti di sè irrisolte.
Altre persone della mia età hanno questi problemi? Lei si chiede.
Legga giorno per giorno le richieste che ci giungono e potrà avere una panoramica delle problematiche che oggi viaggiano sulla rete.
Saluti cordiali!
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dopo
Utente
Utente
grazie ancora e mi scusi se le ho tolto del tempo prezioso per il mio caso non era mia intenzione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
No, è stato un piacere!