La paranoia porta a diarrea?

Buongiorno sono un ragazzo di anni 30. Da quasi due mesi soffro di feci molle, a volte diarrea. Ultimamente anche con dolori di stomaco, forti alle volte, meno forti altre. Ho fatto le analisi complete del sangue e , levando i valori del fegato, il tutto è uscito bene, non ho valori sballati etc. Io soffro di Colon Irritabile ma sto mangiando bene da due mesi, non vino, non caffè, niente di compromettente per l'intestino ma ugualmente vado lento.
Mi sto chiedendo ora: e se fosse il nervoso, la paranoia?
Io sono un tipo molto paranoico, da una diarrea ricavo un tumore, un morbo di crohn, una colite ulcerosa e tanto altro. Da un mese ogni giorni mi peso ed il mio peso è calato da 73,5 kg a 71,8 stamane dall'8 di maggio ad oggi. Ogni giorno mi peso e quando perdo 500 grammi da un giorno all'altro penso di stare male. Appena mi alzo ho paura di dovere andare in bagno, ci penso, ci ripenso.
Mi chiedo: la mia paranoia può far si che il mio intestino ne risenta al punto tale di andare sciolto? al punto da compromettere per ansia, stress da paranoia, nervoso, l'andare in bagno normale? mettendo pure che ho il colon sensibile.
PS e la paranoia ed ansia nel pesarmi può far diminuire il peso?
Grazie mille dottori
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Mi sto chiedendo ora: e se fosse il nervoso, la paranoia?>

Gentile Utente,
in termini scientifici la paranoia è tutt'altra cosa, mentre sembrerebbe piuttosto ipocondria la sua. <da una diarrea ricavo un tumore, un morbo di crohn, una colite ulcerosa e tanto altro. >

D'altra parte già in precedenza da qui e le era stato suggerito di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta.

L'ansia patologica si può esprimere in molti modi, somatizzazioni comprese.

Legga qui

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

E' necessaria una valutazione psicologica diretta della sua condizione e un eventuale trattamento terapeutico che la possa accompagnare a ritrovare migliore benessere.

In ogni caso l'apporto medico è opportuno, dal mio punto di vista, occorrerebbe agire sui due fronti data la sintomatologia espressa.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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