Depressione o elaborazione di un lutto?

Buon giorno,
Il mese scorso un mio parente è venuto a mancare in seguito a problemi cardiaci improvvisi; nonostante fosse stato ricoverato qualche settimana in ospedale già l'anno scorso nessuno della famiglia si aspettava che se ne sarebbe andato, godeva infatti di una discreta salute generale nonostante l'età. La perdita mi ha toccato molto ed il solo scrivere queste poche righe su di lui mi fa scendere una lacrima dagli occhi; nella mia mente il suo ricordo è ancora vivo ed anche visitare la sua vecchia casa e non vederlo più alla porta mi fa soffrire.
Fatta questa breve premessa, veniamo al mio problema, che non so quanto sia legato al recente lutto, anche se sono quasi sicuro che questo sia stato il motore che ha avviato la spirale di tristezza che non so se definire passeggera oppure grave.
Il problema è che non riesco più a vivere serenamente, dopo circa una settimana dal lutto, qualcosa in me è come se si fosse rotto. La morte è diventato il mio pensiero più o meno fisso, non quella del mio caro, ma la mia. Ho iniziato e vedere ogni giorno che passa come "sprecato", come un giorno in meno da vivere. Ho iniziato a conteggiare quanti anni, mesi e settimane manchino all'età media di morte (ed alla mia età mi sembra assurdo!). Tutto ciò che prima amavo fare è diventato inutile davanti alla fine inevitabile. Anche parlare ed ascoltare gli altri non mi interessa più. Spesso la sensazione di tristezza è così forte che a stento trattengo le lacrime.
Sto cercando di analizzare razionalmente il problema, alcuni giorni sento dei miglioramenti, soprattutto se riesco a distrarmi (ad esempio leggendo, o guardando un bel film, ma anche impegnando la mente in un gioco o in un attività manuale), ma la mattina o la notte questi pensieri tornano a tormentarmi. La cosa va avanti da 2 settimane.
Sicuramente sono un soggetto psicologicamente fragile, già in passato ho sofferto di ansia, sono sempre stato piuttosto introverso e spesso mi ritrovo da solo, fatico a relazionarmi con gli altri.
Secondo la vostra esperienza, ritenete che sia necessario uno psicologo? O è solo il modo che la mia mente ha di elaborare un lutto importante (essendo passato un mese)? Passerà mai questa sensazione orribile di "vivere per morire"?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

elaborare un lutto non è qualcosa che facciamo razionalmente o a tavolino, in quanto una perdita di una persona cara richiede sempre la ristrutturazione dentro di noi intermini emotivi, affettivi e anche cognitivi.

Poichè la perdita è molto recente, io direi di dare il tempo al tempo per poter voltare pagina ed elaborare il lutto.

Gli altri Suoi aspetti di cui ci parla possono essere dei punti sfavorevoli ma non è detto. Tenga presente che gli esseri umani sono pieni di risorse e che -sebbene non siamo progettati per il lutto- sappiamo anche come superarlo.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo attivo dal 2014 al 2018
Psicologo
Gentile Utente
Come ha già risposto la Dott.ssa Pileci
l'elaborazione del lutto è un processo che prevede una ristrutturazione e ha le sue fasi che vanno vissute anche se dolorose.
In media ci vuole qualche mese per iniziare ad accettare la perdita di una persona importante per la nostra vita.
E' normale la tristezza, il vuoto. Sono normali le lacrime e i pensieri negativi.
Sono trascorse solo 2 settimane.
Deve darsi il tempo di ritrovare un senso alla sua vita.
Tutto passa e nessuno stato d'animo resta immutato nel tempo.
Pian piano ritroverà la sua serenità.
Stia tranquillo.
L'elaborazione del lutto è un momento difficile per chiunque.Nessuno è pronto per affrontare questi momenti e le sue conseguenze. Nessuno ha il manuale di istruzioni. Ma in noi c'è la forza per superare le difficoltà.
Certo è importante che lei la notte riesca a riposare per avere le energie per affrontare la giornata.
Provi a chiedere al suo medico di famiglia un consiglio.
Cerchi per quanto possibile di non restare solo con i suoi pensieri e di trascorrere il tempo in compagnia di persone positive.
Per quanto riguarda la sua ansia provi a contattare uno psicologo o seguire corsi di rilassamento.
Cordialità.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottoresse,
Le Vostre risposte mi danno speranza di poter tornare a vivere più serenamente, la cosa che più mi spaventa è che non sono sicuro che i miei pensieri negativi sulla morte siano direttamente collegati con la dipartita del mio caro defunto, ma come detto, diamo tempo al tempo.

<< Tutto passa e nessuno stato d'animo resta immutato nel tempo. >>
Anche queste parole spero mi riaccompagnino in un graduale ritorno alla normalità.
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Psicologo attivo dal 2014 al 2018
Psicologo
Se vuole capire meglio l'origine dei suoi pensieri negativi può entrare in terapia.
Cosi potrebbe avere anche un sostegno per elaborare e superare il lutto in modo consapevole.
Ma da come ha scritto lei conosce la causa dei suoi pensieri.
Provi a svagarsi.
Lasci che passi un pò di tempo.
Purtroppo anche il dolore va accettato, una volta vissuto poi non farà più tanto male.
Bisogna essere forti e aspettare che passi la tempesta.
Forza!