Trauma da abbandono

Ho scoperto da poco che il ragazzo che frequento, frequenta nello stesso tempo altre ragazze. Ora, questo potrebbe sembrare anche "normale", ma parlando con i suoi amici, mi è sembrato di capire che lui abbia una specie di disturbo, nel senso che lui ha bisogno di conquistare e portare a letto a tutti i costi ed utilizzando tutti i mezzi a disposizione qualunque donna, anche se si tratta della ragazza del suo migliore amico o di un parente. Facendo così, ha litigato ed allontanato molte persone. È una persona molto buona, simpatica e disponibile ed i suoi migliori amici gli sono ancora vicini, nonostante abbia fatto dei torti anche a loro, ma in effetti mi hanno confessato che quando sono con una donna lo guardano sempre con sospetto. Se una donna è stata con un suo amico, deve essere anche sua.
Voglio molto bene a questo ragazzo e lo stimo tanto, ma non sono riuscita ad innamorarmi di lui, perché lui non è capace di amare una donna, se non a parole; era capace di farti credere che sei l'unica donna che lui possa amare, ma io sentivo che quelle erano soltanto parole vuote. Ho scoperto che fa così con tutte. Gli ho detto che sapevo che vedeva anche altre donne (ma lui ha negato fino ad offendersi per la mia "accusa") e che a me stava bene così, perché non sono innamorata di lui, ma che vorrei continuare ad essergli amica. Vorrei poterlo aiutare, anche perché so che ha fatto soffrire molte ragazze comportandosi così, ma non so cosa posso fare. Quando si parla di impegnarsi in una relazione, lui dice di non essere capace di impegnarsi con una donna, nascondendosi dietro una motivazione personale. In effetti, quella che lui USA come "scusa", potrebbe essere la causa reale che lo spinge a comportarsi così. Quando era appena adolescente, sua madre è andata via di casa senza dargli una spiegazione e sparendo dalla sua vita per più di 10 anni. La cosa assurda è che lei è andata a convivere con il fidanzato di sua nipote e, per di piú,non molto lontano da dove vive il ragazzo in questione.
Sono ben consapevole di non avere i mezzi e le conoscenze per poterlo aiutare, ma vorrei sapere se c'è qualcosa che posso fare per aiutarlo o almeno per fargli capire che ha un problema e che dovrebbe farsi aiutare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Vorrei poterlo aiutare, anche perché so che ha fatto soffrire molte ragazze comportandosi così, ma non so cosa posso fare."

Gentile Utente,

non c'è nulla che Lei possa fare nè per aiutarlo nè per fargli capire che ha un problema. Non è neppure detto che lui abbia un problema, magari sta bene così...Piuttosto lei può prenderne le distanze e pensare al Suo benessere.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

il fatto che lei stia in questo tipo di relazione e ne accetta le conseguenze, assomiglia un po' al "modo di essere" di questo ragazzo, che intrattiene diverse storie....


Lei sta bene e forse anche lui...

il fatto che le altre possano non sentirsi a loro agio, questo è un altro discorso e non spetta a lei, per nessun motivo, capire come fare a "cambiarlo", perché non sappiamo se è questo quello che lui vuole!

Oltretutto non ci sarebbero, nemmeno, gli "strumenti", senza la persona di riferimento....


Rifletta, invece, dal punto di vista emotivo, perché vorrebbe cambiarlo?


Di cuore
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 263 13 1
Gent.ma lettrice, quando scrive :
....."se una donna è stata con un suo amico, deve essere anche sua",

questa è una sua conclusione data dal comportamento di questo ragazzo

oppure è una espressione che lui ha usato? .

Nel primo o secondo caso può chiedergli se lui è felice e soddisfatto di tale
comportamento ed eventualmente suggerirgli qualcosa (tra cui un aiuto specialistico ) qualora lui volesse cambiare atteggiamento. E' solo di lui la scelta.
Rifletta invece su di lei e del volerlo "aiutare" come se fosse una crocerossina!!
L'abbandono da parte della madre può significare tante cose ed è troppo
difficile da sintetizzare in una risposta on line.
Molti auguri!!
dssa patrizia pezzella, psicologa, sessuologa

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
mi sembra che entrambi siate andati piuttosto avanti nel'individuare o sospettare cause del comportamento di questo ragazzo e relative soluzioni.
La soluzione che lei ha individuato è molto probabilmente corretta; consultare uno psicologo psicoterapeuta.
Si tratta perciò, se lei ritiene di voler interessarsi di questo ragazzo, di comunicargliela, di proporla.

Mi rendo conto tuttavia che non è una cosa facile, potrebbe non essere facile trovare il giusto modo di comunicare e cosa effettivamente dire, le parole più opportune da usare. Su questi punti uno psicologo potrebbe aiutarla molto, ma sarebbe necessario un colloquio più approfondito.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
Innanzitutto desidero ringraziati ndeciderer le Vostre cortesi risposte.
deciderVorrei precisare il fatto che ho scoperto che vedeva altre donne solo dopo aver chiuso con lui, ed è stato allora che gli ho chiesto di rimanere amici. Scoprire questa cosa mi ha fatto molto male, ma il fatto di non amarlo mi ha aiutato a razionalizzare e decidere di aiutarlo o forse è solo un modo inconscio per giustificarmi con me stessa per essere stata con un uomo che tratta così le donne.
Non sono nessuno per trarre conclusioni, ma sono arrivata a questo pensiero per diversi piccoli dettagli che sarebbe difficile spiegare per iscritto. Quello che ho potuto capire è che lui chiude le relazioni nel momento in cui si accorge di aver fatto innamorare la donna ed è come se questa sofferenza lo gratificasse e lo facesse sentire appagato.
Per quanto riguarda il quesito della Dr.ssa Pezzella in merito alla frase:
"Se una donna è stata di un suo amico, deve essere anche sua"
Si tratta di un'affermazione del suo migliore amico che mi sembrava parlasse con cognizione di causa.
Quello che mi ha detto lui, anche se in altri termini, è che 'passare per uno che sta con qualunque donna è il sogno di pochi', anche se questa affermazione è in pieno contrasto con quello che fa realmente.
Non sono nessuno per fare queste affermazioni, è vero, del resto non sono cose che mi riguardano e forse sono io quella che ha un problema, forse dovrei abbandonare questo spirito da "crocerossina", ma non sopporto le ingiustizie, non sopporto che una persona faccia soffrire sistematicamente altre persone e non sopporto che una persona, che di base è una persona molto buona, debba comportarsi male, quando potrebbe scegliere di comportarsi bene. Non sono così presuntuosa da credere di aver ragione, forse non ho capito niente e sto sbagliando tutto, ma è proprio per questo che mi sono rivolta a degli specialisti.
Grazie ancora per la Vostra attenzione!

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dr.ssa Sciubba,
La ringrazio per la Sua risposta.
Ammesso che io abbia ragione, credo che non sarebbe facile, per me, dirgli quello che penso. Sinceramente non credo sia una cosa facile, ma credo che gli amici servano anche a questo. Capisco che sia difficile, anche per Lei, dare il consiglio giusto basandosi solo su quello che Le ho scritto io e senza conoscere affatto la persona in questione, ma Le sarei molto grata se Lei potesse darmi un consiglio su come fargli realizzare che potrebbe avere un problema. A questo punto lui potrebbe decidere se farsi aiutare o se far finta di niente perché le cose gli stanno bene così.
La ringrazio per la cortese attenzione!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Seppur doloroso il comportamento di questo ragazzo, non è detto che debba corrisponde ad una patologia


Non può fargli capire che ha un problema, esiste un problema solo se lui crede di avere un problema.

Forse è un seduttore, un istrionico, un irrisolto, oppure un infedele o, per adesso, ha deciso di non fermarsi ancora ....

Sarebbe il caso di spostare il Focus della sua richiesta di consulenza su di lei, non su di lui....
Cosa vuole..
Cosa desidera..
Come si sente..
Quali emozioni...e così via...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,


< ho scoperto che vedeva altre donne solo dopo aver chiuso con lui, ed è stato allora che gli ho chiesto di rimanere amici..>


Perché?
La risposta più immediata poteva essere di allontanarsi da una persona, probabilmente, priva di empatia e simil seduttore!


< Scoprire questa cosa mi ha fatto molto male, ma il fatto di non amarlo mi ha aiutato a razionalizzare e decidere di aiutarlo o forse è solo un modo inconscio per giustificarmi con me stessa per essere stata con un uomo che tratta così le donne..>

Probabile... perché la nostra ferita " narcisistica " possa " recuperare " la sua imperterrita sperimentazione in copioni, che può in qualche modo gratificarci.


< Quello che ho potuto capire è che lui chiude le relazioni nel momento in cui si accorge di aver fatto innamorare la donna ed è come se questa sofferenza lo gratificasse e lo facesse sentire appagato.>

Tipico del classico seduttore...

A prescindere da quello che proviamo ad ipotizzare, credo che l'aspetto più importante rimanga proprio quello di ascoltarsi nei bisogni, le sue emozioni e comprendere, da un punto di vista del profondo, quali meccanismi ci inducono a comportarci in questo modo....


Come vive le sue relazioni?



Un caro saluto
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottori,
Sicuramente avrò anche io un qualche tipo di problema che mi ha portata ad essere così, se questo è vero e Voi sapete dirmi qual è il mio problema, io non esiterò a chiedere aiuto e farmi aiutare.

Il mio quesito, però, non era questo. Volevo soltanto sapere se, ammesso che questo ragazzo abbia un disturbo dell'attaccamento (io credo, nella mia ignoranza, che si tratti di attaccamento evitante), esiste un modo per relazionarsi a lui in modo da fargli superare questo ostacolo, oppure, potete consigliarmi un modo "soft", per fargli realizzare che ha un problema. Forse ho interpretato male i suoi segnali, ma credo che questa cosa non gli stia poi tanto bene. Probabilmente è soltanto un bravo attore ed ho sbagliato io a pretendere da Voi un consiglio per aiutare una persona che, credo, abbia già sofferto abbastanza. Mi dispiace, ma non sono capace di essere indifferente alle sofferenze ed ai problemi altrui; forse dovrei smetterla di pensare che il mondo può essere un posto migliore se impariamo ad aiutarci l'un l'altro.
Mi scuso per la mia insistenza e Vi ringrazio per la Vostra attenzione ed i Vostri utili consigli. Vi ringrazio anche per il lavoro che svolgete su questo sito offrendo aiuto alle persone.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
L'attaccamento evitante NON è mica un disturbo!
Comunque da qui non possiamo porre alcuna diagnosi, tanto meno per terze persone di cui abbiamo solo il SUO punto di vista, che magari non coincide con la realtà di quel ragazzo.

Cordiali saluti,
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"questo è vero e Voi sapete dirmi qual è il mio problema, io non esiterò a chiedere aiuto e farmi aiutare."

Non possiamo dirle di cosa si tratta, significherebbe erogare una diagnosi, non fattibile online e vietatissima.....

"io credo, nella mia ignoranza, che si tratti di attaccamento evitante)"

Anche in questo caso non è possibile fare diagnosi, e per di più per interposta persona....

Chieda una consulenza se dessi era capire di più di lei, non di lui.
[#12]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Volevo soltanto sapere se, ammesso che questo ragazzo abbia un disturbo dell'attaccamento (io credo, nella mia ignoranza, che si tratti di attaccamento evitante), esiste un modo per relazionarsi a lui in modo da fargli superare questo ostacolo, oppure, potete consigliarmi un modo "soft", per fargli realizzare che ha un problema...>


Gentilissima,

Il punto è sempre lo stesso: non possiamo agire per terzi... men che meno da questa postazione.

Unica possibilità è che lei si concentri sul suo " modo di essere"!


Perché sente questa esigenza.... così come già sollecitato.


Un caro saluto
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Mi dispiace, ma non sono capace di essere indifferente alle sofferenze ed ai problemi altrui
>>>

In tal caso ha due possibilità: continuare a fare la crocerossina e a soffrire quando non riesce a lenire le sofferenze altrui, oppure iniziare a rendersi conto che il forte desiderio di aiutare gli altri è dovuto alla probabile incapacità di aiutare se stessa.

Aggiungiamocene una terza: intraprendere una carriera in una professione d'aiuto come medico, psicologo, infermiere. In tal caso le suggerirei però di farlo solo dopo aver scelto la seconda di cui sopra.

Legga anche qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5346-narcisista-o-donnaiolo.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#14]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
come credevo di averle già detto, per aiutarla a trovare le parole adatte è necessario un colloquio di persona con lo psicologo, per motivi tecnici ed etici.

Cordiali saluti
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