Il tradimento è un segnale o il mezzo per capire se stessi?

Sono una ragazza di 22 anni e da 7 anni sono fidanzata con un ragazzo, primo amore e mio coetaneo. Di questi 7, 5 anni li abbiamo vissuti in lontananza, vivendo in città diverse. Le nostre famiglie, sempre disponibili, hanno da subito fatto il possibile per permetterci di vederci(almeno due volte al mese). La nostra storia,dura quanto bella,è sempre stata perfetta,ma negli ultimi anni ha subito delle piccole crisi. Dopo averlo raggiunto finalmente nella sua città per ragioni di studio, lui decide di trasferirsi, prima all'estero e poi sempre più al nord Italia. Ha preso queste decisioni da quando i genitori hanno deciso di separarsi. E' maturato in fretta, è sempre più deluso ma questo non gli ha impedito di credere nell'amore. Per cui non ho mai messo in dubbio la sua lealtà, è solo un semplice ragazzo responsabile che vorrebbe al più presto dare un senso al suo futuro. Pensa già a un lavoro, a me e a una eventuale famiglia tutta nostra. Il problema sono io. Mentre lui matura, io penso a tutto quello che non ho vissuto. I miei amici frequentano molte persone e io mi sento oppressa da qualcosa di più grande che forse non sono in grado di sopportare. Nell'ultimo mese l'ho tradito con un ragazzo che studia nella mia stessa facoltà. C'è sempre stato un gioco di sguardi e non mi sono mai sentita in colpa. Ci siamo visti spesso a lezione, fuori l'ambiente universitario e abbiamo fatto l'amore tutte le volte che si presentava l'occasione. Non mi sono mai sentita così libera e allo stesso tempo viva. Anche dal punto di vista sessuale..non pensavo che potessi sentirmi più appagata di prima. Ho sempre negato a me stessa che fosse un vero tradimento e invece oggi, dopo vari giorni, sto davvero male. Piango da un momento all'altro, ho perso la concentrazione. Non studio come vorrei, soffro della solita tachicardia che finalmente non avevo da un pò. Non so come uscirne perché non so cosa voglio. Da un lato c'è la sicurezza di una persona verso cui nutro un bel sentimento(non posso negarlo) e dall'altro un ragazzo che non è minimamente abituato a proiettarsi verso il futuro, vive alla giornata..un giorno c'è e l'altro non si fa sentire, quasi come se le parole dette dal vivo non avessero alcun senso appena ci allontaniamo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

leggendo il suo precedente consulto, risalente ad un anno fa, vedo che stava già allora frequentando un altro ragazzo perchè lei e il suo fidanzato vi eravate lasciati e che quindi questa non è la prima volta che si vede con qualcun altro.

Dal momento che si è fidanzata quando era giovanissima è possibile che, come spesso accade, i cambiamenti che hanno accompagnato la sua naturale evoluzione in questi anni l'abbiano gradualmente allontanata dal suo ragazzo, che rappresenta comunque per lei una fonte di certezza e una presenza rassicurante anche se vi vedete poco a causa della lontananza.

E' possibile che lei non riesca a chiudere definitivamente la storia con lui perchè siete stati insieme diversi anni e quindi l'idea di non averlo più nella sua vita la disorienta?

L'attrazione per altri ragazzi (che l'ha portata al tradimento) indica che probabilmente la storia per lei è finita e che i motivi per i quali vi eravate lasciati in precedenza non sono forse stati affrontati e risolti.
Come mai vi eravate lasciati e siete poi tornati insieme?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega che condivido.

Sembra dilaniata tra passato e futuro..
Tra coppia e se stessa...
Tra emozioni e razionalita'...
Tra appartenenza ed autonomia.

Se lo ha già tradito, forse era una vera necessità...Il legame evidentemente aveva delle mancanze...

Lei e' anche molto giovane, affamata di vita, bulimica di emozioni....Si ascolti, qualunque cosa questa tachicardia le stesse dicendo, con coraggio e sincerità

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
<<Il tradimento è un segnale o il mezzo per capire se stessi?<<

Così si esprime nel titolo dato al consulto.

Indubbiamente è un segnale, specie se tradimento ripetuto, che qualcosa nella coppia non va. Forse era da prendere più seriamente il segnale precedente.

E' un mezzo per capire se stessi? Anche. Lei di sè attraverso questo secondo tradimento ha capito alcune cose importanti.

Certo, ora si trova davanti ad un dilemma. Riuscirà a risolverlo da sola oppure deciderà di chiedere aiuto, anche per fare un po' di "ordine"?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. La prima volta ci siamo lasciati perché più volte gli confessai che mi sentivo la ragazza di un trentenne.È assurdo ma da quando i suoi genitori hanno rotto non fa altro che accellerare tutto ciò che lo circonda. È cresciuto in fretta e ahimé, come dice la dr.ssa nella seconda risposta, io invece sono sempre stata, tra i due, quella affamata di vita. Siamo tornati insieme perché i sentimenti sono altrettanto forti. Ma mi rendo conto di non aver risolto un bel niente. Ho solo dilungato il problema. Questo disagio è a sua conoscenza, escluso il tradimento. La sua proposta per uscirne insieme e più forti di prima? Trasferirmi nella città in cui lui studia se non per sempre quanto meno per lunghi periodi. Vedete,non sono disposta a sacrificare la mia vita per quella di un'altra persona.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"non sono disposta a sacrificare la mia vita per quella di un'altra persona"

Se percepisce in questo modo la proposta di trasferirsi a vivere dove si trova lui per costruire qualcosa assieme è probabile che lei non sia pronta per fare già progetti a lungo termine, e che i sentimenti che prova non siano sufficientemente forti per proseguire con questa relazione.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La "fame di vita" o "bulimia di emozioni.." va solo ascoltata, nessun digiuno -fatto con la ragione- le porterà felicità.

Si ascolti
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