Dolori e stanchezza: somatizzazione da ansia o patologia?

Salve gentili dottori,
premetto che sono un ragazzo abbastanza timido e molto ansioso, con un'evidente tendenza alla somatizzazione (fin da bambino ho sempre avuto disturbi e dolori più o meno passeggeri di cui non ho mai trovato alcuna causa nonostante abbia sempre fatto visite ed esami specifici). Inoltre fatico moltissimo a rilassarmi anche quando potrei (es. in vacanza) e la mia testa è sempre rivolta a qualche problema.
Tollero molto male i cambiamenti che coinvolgono la mia vita e l'incertezza verso il futuro, perciò negli ultimi anni sono stato particolarmente sotto stress per la fine del liceo, l'inizio dell'università, la rinuncia agli studi universitari e l'alternarsi di periodi di occupazione e disoccupazione (ho alternato periodi di tristezza, attacchi di panico e forte ansia a brevi periodi di energia e maggiore spensieratezza).
Scrivo perché tre mesi fa ho iniziato ad avere dolori alle cosce anteriori (simili a stanchezza) che nel giro di qualche settimana si sono espansi (coinvolgendo le cosce posteriori, i glutei e i polpacci) e sono diventati più acuti, cronici e limitanti. Quel che mi fa strano è che il dolore non si presenta sempre in tutte le zone colpite, ma in alcuni punti che "fanno a turno", prima come crampi poi come bruciori.
Inoltre il dolore era inizialmente accompagnato da un forte irrigidimento muscolare che mi impediva di muovermi con scioltezza, ma questo disturbo si è risolto spontaneamente in un paio di settimane, lasciando intatto il sintomo doloroso.
Molto preoccupato ho iniziato a rivolgere tutti i miei pensieri e le mie attenzioni ai miei problemi fisici, convinto di avere una patologia grave o cronica, così ho iniziato a fare con una certa ansia che mi contraddistingue sempre una serie di visite: neurologo, ortopedico, reumatologo, chiropratico; e di esami: risonanza magnetica della schiena, elettromiografia degli arti inferiori, esami del sangue. Tutti gli esami hanno dato risultati nella norma (anche se sono ancora in attesa x risonanza encefalica) e i dottori hanno escluso patologie fisiche degne di nota
Nel frattempo però ai miei dolori muscolari si sono aggiunti una serie di sintomi come saltuari formicolii, tremori, fascicolazioni, dolori passeggeri ma frequenti ad altre parti del corpo (mani, piedi, dita ecc), deficit di memoria e di attenzione causandomi ulteriore preoccupazione e stress.
Sono riuscito comunque a mantenere più meno stabile il problema nell'ultimo mese in cui ho riniziato a lavorare, ma dal primo giorno di ferie (2 settimane esatte fa) sono stato investito da un'ondata di stanchezza che mi ha letteralmente distrutto: faccio fatica a fare ogni movimento, sento le gambe pesanti e spesso mi sento svenire, ho costanti ondate di calore (anche al fresco) e la sudorazione è decisamente eccessiva e continua. Non so più cosa fare! è possibile che il problema sia una somatizzazione da ansia e stress e che la recente stanchezza disarmante derivi dalle energie mentali spese nel problema?
Grazie!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
In questi vasi la diagnosi deve essere differenziale: medica e psicologica.

Se le indagini mediche hanno escluso le cause organiche, dovrà investigare quelle psichiche che hanno contribuito al mantenimento della sintomatologia.
Il corpo non mente mai e, probabilmente, le sta dicendo che qualcosa non va ...

Si ascolti e si rivolga ad un nostro Collega per una possibile consulenza de visu

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la tempestiva risposta.
Per l'aspetto medico mi manca l'ultimo esame che paradossalmente è anche il più importante (risonanza encefalica) per poter dire di aver indagato abbondantemente e poter escludere cause organiche, ma i due neurologi che ho consultato sono molto ottimisti e solo uno dei due mi ha prescritto l'esame (più per tranquillizzarmi che per un sospetto concreto).
L'aspetto psichico resta da chiarire, ma quello che volevo sapere preliminarmente prima di rivolgermi ad uno psicologo è se è effettivamente possibile che un costante stato di stress ansia e tensione possa produrre un insieme di sintomi cronici di cui alcuni anche molto dolorosi che si protraggono per 3 mesi e una stanchezza improvvisa così acuta. Le sarei immensamente grato se potesse chiarirmi questo aspetto che per me rimane un mistero nonostante ci convinva da sempre: fin dove può arrivare la mente a condizionare la salute del corpo? Può l'ansia anche causare dolori presunti o reali?
La ringrazio nuovamente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La risposta è si
La mente può fare di tutto, in positivo ed in negativo, purtroppo
I dolori si chiamano somatizzazioni e, spesso derivano, da uno scadente o nullo dialogo tra mente corpo

Lo psicologo con il suo lavoro, ricucirà le fila la da dove si erano spezzate ... Senza che lei se ne accorgesse
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dopo
Utente
Utente
Salve gentile dottoressa,
torno a scriverle perchè ho effettuato la RM dell encefalo, cervicale e dorsale che, escludendo SM, dovrebbe aver escluso l'ultima ipotetica causa organica ai miei disturbi...però nel frattempo tali disturbi si sono amplificati: la stanchezza è costante e non riesco a fare due passi senza sentirmi svenire o cedere le ginocchia, gli attacchi di caldo sono sempre più costanti e insopportabili come la sudorazione che li accompagna (mi sento letteralmente andare a fuoco per quasi tutto il giorno anche la sera o al fresco), i disturbi della memoria sono più evidenti (stanotte mi sono svegliato a letto senza sapere come ci sono arrivato) e nonostante sia sempre stanco di notte non riesco a riposare bene e mi sveglio almeno due o tre volte tutto sudato e agitato.
A causa di questi disturbi ieri mi sono recato al pronto soccorso e mi hanno detto che sono sano come un pesce (a parte il potassio basso a causa di questa costante sudorazione nonostante prenda polase da un mese) e che si tratta probabilmente di un disturbo ansioso legato forse ad una leggera depressione.
Intanto su consiglio della neurologa da 3 giorni ho iniziato a prendere mezza pastiglia di Paroxetina al mattino ma oggi mi sono svegliato con un capogiro e uno stordimento pazzeschi che durano ancora dopo 4 ore e non so se siano un effetto indesiderato del farmaco.
Io so di avere un disturbo d ansia che va curato ma continuo a ritenermi malato perchè sto sempre male e non ne vedo un uscita....ora penso di avere la sindrome della fatica cronica che non può essere diagnosticata con esami specifici e presenta molti dei miei sintomi.
lei ritiene che io sia ipocondriaco e che curata l ansia i miei disturbi miglioreranno?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Si

Lei persevera nella ricerca di cause organiche, inesistenti, e nella negazione di quelle psichiche, chiaramente evidenti

Ascolti la sua neurologa e cerchi un nostro Collega per diagnosi e terapia
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Io credo proprio che i medici che hanno potuto visitarla e fare tutti gli accertamenti di cui avevano bisogno per porre diagnosi siano stati chiarissimi nel dirle che il suo disagio si sta riducendo ad un disturbo ansioso.
Il vero problema è che lei da ansioso è incapace di leggere correttamente gli stati emotivi e mentali ( alessitimia) e quindi si spaventa per le attivazioni somatiche che sente ritenendo di aver sintomi di malattie gravi.
Ma è subito spiegato perché ha questi sintomi...il dolore alle gambe ad esempio è dato dal fatto che quando siamo in ansia il nostro corpo si prepara alla fuga o all attacco. Chiaramente il sangue affluisce abbondante nei muscoli delle gambe e delle braccia e può generare tremori.
Provi a pensare a tutte le espressioni che usiamo per descrive questi stati : tremare come una foglia, le ginocchia che si sciolgono, sensazione di pugno allo stomaco, ecc...
Quindi se lei ha i tremori vuol dire che tutto funziona bene.
Ciò che deve imparare a fare è riconoscere e modulare tali stati. La psicoterapia serve a questo, non ad eliminare le emozioni che anzi sono proprio indicatori preziosi di ciò che accade dentro e attorno a noi.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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