La cosa, ho frequentato 3 lezioni che durano 2 ore ciascuna, ma durante il corso ho ansia tutto il

Soffro di ansia, e anche nello specifico ansia sociale, ho provato ad iscrivermi ad un corso di teatro per provare a superare la cosa, ho frequentato 3 lezioni che durano 2 ore ciascuna, ma durante il corso ho ansia tutto il tempo, vampate di calore, capogiri, tachicardia, suono ovattato, annebbiamento della vista, sensazione di svenire da un momento all'altro e instabilità.
Sto pensando di lasciarlo..avevo iniziato il corso per sconfiggere le mie paure, ma dopo 2 ore così quando arrivo a casa mi sembra di aver fatto una maratona da quanto sono sfinita, la prima lezione dalla tensione nervosa ho avuto crampi allo stomaco per una settimana da quanto l'avevo contratto, vorrei poter fare il mio corso tranquillamente, nel senso, va bene un pò di imbarazzo, tensione, ma quello che provo io, è davvero esagerato, non è un divertimento nè un piacere ma una gara alla sopportazione!
Ho paura di sentirmi male da un momento all'altro e certamente non è un bel stare.
Che devo fare........ andavo già da un psicologa di tipo comportamentale, ho fatto 5 sedute ma non mi sono servite, anzi mi aumentavano l'ansia, pensavo di ritornarci per chiederle consiglio, sono talmente stufa che mi mancano le forze di afforntare tutta questa ansia.
Inoltre mi capita spesso che se faccio il " pisolino " quando mi sveglio sono assalita dalla tachicardia.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"ho frequentato 3 lezioni che durano 2 ore ciascuna, ma durante il corso ho ansia tutto il tempo, vampate di calore, capogiri, tachicardia, suono ovattato, annebbiamento della vista, sensazione di svenire da un momento all'altro e instabilità."

Gentile Utente,
Il teatro non può bastare a curare una problematica, così come 5 sedute.

È stata la collega a fare la diagnosi di ansia sociale?

Provi a tentare ancora, cerchi uno psicologo e si fermi.

Si fidi e si affidi e si faccia curare davvero, si potrebbe anche valutare una terapia combinata: farmacologica e psicoterapica, ma siamo online e non so dirle per certo di cosa necessita davvero.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

il malessere e la sofferenza che ci descrive sembrano davvero molto invalidanti nel senso che incidono notevolmente nel suo quotidiano e non le permettono di vivere serenamente e come dice giustamente lei, un conto è un leggero imbarazzo un conto è starci molto male.

E' apprezzabile il suo sforzo di fare teatro per "vincersi" ma vista la grande sofferenza prima sarebbe importante "ancorarsi" un pochino, come chi non sa nuotare e inizia con la traversata dell'oceano.

Ha fatto solo 5 sedute e poi ha interrotto, sembra di capire.
Perché?
E' un po' poco, credo sia utile che riprenda contatti con chi la seguiva.

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Concordo con entrambe le colleghe:
Lei ha scelto un modo di "vincere" l'ansia davvero esagerato.
Conosco la "teatro-terapia" e la valuto una ottima terapia "espressiva" che permette di esprimere le emozioni piu' reconditee in modo peculiare.
Ma per "curare" l'ansia non mi sembra adeguata.
Il mio approccio "psicodinamico" ritiene che l'ansia non sia da "combattere" ma da interpretare come l'espressione di conflitti interiori.
Sono questi che vanno individuati attraverso sogni, associazioni, elaborazione dei temi emersi.
Solo in questo modo se ne potra' liberare davvero.
Certamente occorrera' un certo tempo per la terapia in quanto i significati conflittuali vengono "celati" alla consapevolezza dai meccanismi di difesa.
Mi auguro di averLe dato elementi sufficienti a orientarsi nel migliore dei modi.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il problema, in questi casi, consiste nell'evitamento. Cioè lei sta evitando le sensazioni sgradevoli che l'ansia le provoca, e proprio per questo - e solo per questo - non riesce a superarle. Perché evitandole, non riesce ad abituarcisi e a insegnare al suo cervello che non si tratta di situazioni pericolose.

Il teatro può essere un modo per abituarsi a esprimersi in pubblico, ma se lei scappa dopo solo 3 lezioni, non può sperare di riceverne benefici.

La terapia comportamentale può essere un modo ancora migliore, ma se dopo 5 sedute la interrompe, stesso discorso. A meno che non si trovasse male con la terapeuta per altri motivi. Ma a occhio e croce il problema qui sembra proprio l'evitamento.

Quando l'ansioso evita, crede di farsi del bene: siccome la tal situazione mi genera queste brutte sensazioni, me ne mantengo alla larga. Ma questo è il modo migliore di confermare a se stessi che si tratta di situazioni pericolose! Quando invece non lo sono.

Se è su FB guardi questo video:

http://on.fb.me/1KtbxeN

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve,
grazie per le risposte.
No, non me l'ha detto specificatamente la psicologa, però ho avuto molte brutte esperienze con le persone, disagi in famiglia, profonde delusioni dal mio compagno che mi ha tradita, amicizie che non erano vere amicizie, e specialmente ultimamente ho come sviluppato un fastidio per il mondo esterno! Per le persone in generale.
Io avevo pensato al teatro proprio per cercare di affrontare di petto queste mie paure, avevo pensato di smettere solo perchè pensavo fosse quasi contro producente stare così male, in ogni caso oggi ho fissato un appuntamento con la mia psicologa così vedo cosa mi dice anche lei.!
Comunque a grandi linee, devo sforzarmi e anche se sto male farlo lo stesso? ( anche tutte le altre cose che mi creano disagio, tipo andare in locali affollatti e se mi viene un attacco di ansia rimanere li, oppure quando non ho la macchina raramente esco perchè non posso avere il controllo di decidere, se per esempio sono stanca, o appunto mi viene un attacco di panico, di avere la mia macchina e andarmene.)
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Intanto ha fatto bene a risentire la psicologa che la seguiva con cui potrà affrontare queste difficoltà.

Il teatro, come esporsi ad altre situazioni che le mettono ansia, è una cosa positiva e necessaria, penso pero' che dovrebbe affrontare tutto ciò gradualmente, ossia fare una gerarchia delle situazioni da affrontare, da una situazione che le mette un livello 2 di ansia ad es. fino ad arrivare pian piano a livello 10.
Questo le permetterà di non evitare le situazioni ansiogene, ma allo stesso tempo di sperimentare un livello di ansia sopportabile tale da permetterle di fare cose che oggi invece vive con grande malessere fisico.

Come le dicevo prima, se ho paura dell'acqua non inizierò a tuffarmi dal trampolino di 3 metri.

Un caro saluto
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Comunque a grandi linee, devo sforzarmi e anche se sto male farlo lo stesso?
>>>

In generale sì, però sarebbe meglio che lo facesse aiutata dalla terapeuta, perché come ha potuto vedere è facile scoraggiarsi quando si deve fare tutto da soli.
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