La mancanza di rassegnazione

Gentili dottori, ho scritto la mia storia già in un altro consulto, a cui gentilmente ho avuto consiglio sul da farsi.
Brevemente, per quel che qui importa, riassumo la vicenda.
Entrambi ventinovenni, affiatati e innamorati da 5 anni e mezzo, ci siamo da poco lasciati dopo un anno trascinato.
Lui avvertiva un "peso sul cuore", un'insoddisfazione a cui non sapeva dare nome. Io chiedevo ossessivamente di parlarne per sviscerare e analizzare, e nel frattempo diventato ipocondriaca in maniera abnorme.
Ad agosto dubita del suo amore per me, tiriamo avanti fino a questa settimana.
Non sa più se mi ama o se mi vuole bene; sa, però, che non mi vede nel suo futuro, l'idea di sposarmi gli crea ansia.
Ci lasciamo e lui ripete che il distacco e il tempo possono aiutarlo a capire, e quindi aiutarci, più dell'accanimento trascinandosi i problemi.
Più ripete questa frase, più mi convinco che non tornerà: non vedere il futuro con me mi sembra esplicativo più delle sue parole.
Come può una persona accorgersi col distacco di amare ancora chi non vede nel suo futuro? Chi non sa se ama più o verso cui prova solo tanto affetto?
Vorrei raggiungere quella rassegnazione che può consentirmi di andare avanti, ma non ci riesco: per quanto razionalmente sappia tutto, nel mio cuore quella fiammella del suo ravvedimento, e quindi ritorno, è sempre accesa.
La rassegnazione più che la rabbia, o la delusione, può essere la ripartenza.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

sebbene Le potrà sembrare banale, in questi casi il tempo aiuta moltissimo a prendere le distanze.
Mi pare sia trascorso pochissimo tempo dalla rottura con questo ragazzo, quindi è fisiologico stare male. Non possiamo, tuttavia, forzare situazioni di questo tipo e, soprattutto, deve prendersi il tempo che Le occorre per superare questa situazione, elaborare la perdita e ripartire.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dr.ssa.
Il tempo mi sembra il fattore comune a tutta questa vicenda: lui dice che il tempo possa aiutarlo a capire, io devo rassegnarmi nell'attesa del tempo galantuomo.
In questi momenti vorrei tanto avere una palla di vetro che mi dica cosa accadrà, se tornerà, se non lo farà. Aiuterebbe e velocizzerebbe questo processo di elaborazione della perdita, oppure mi renderebbe fiduciosa verso l'amore che si ritroverà.