Forte ansia

Gentili dottori,
scrivo perchè presa da un grande sconforto. E' da circa una settimana che mi ritrovo in una situazione di grande stress, ansia e non riesco più a dormire. Ieri ho discusso la mia tesi di laurea e i giorni prima sono stati un disastro: avevo una paura assurda di affrontare la situazione, paura di non farcela di fronte a tutti, nonostante io avessi lavorato per mesi interi sul mio lavoro e fossi preparatissima. Sono sempre stata molto ansiosa soprattutto a livello scolastico, ma sono anche una ragazza che si impegna molto e ammetto tranquillamente che la paura è infondata. Credevo che una volta esposta la tesi e proclamata mi sarei calmata e tutto sarebbe tornato come prima...E invece ieri mi sentivo ancora più agitata una volta finito tutto. I miei genitori e parenti erano felicissimi per il mio traguardo (108 punti non me li aspettavo nemmeno io) e io invece ero come in uno stato di shock, tant'è che anche stanotte ho dormito solo un'oretta e mezza. Mi sveglio e avverto ansia e fitte al petto e non capisco davvero come mai io stia così...Non voglio far stare male i miei genitori che mi hanno sempre aiutata e finanziata, ma io davvero mi sento impaurita da questa situazione, soprattutto dal fatto di non riuscire a riposare più. La notte mi metto a letto e la testa inizia a vagare: ora si è installata nel mio cervello anche la fobia di non riuscire ad addormentarmi più. Il mio ragazzo, che ha sempre sopportato ogni mia fisima, la settimana scorsa mi ha detto che se avessi continuato così se ne sarebbe andato e io, anche preoccupata da queste parole, mi sono ulteriormente agitata. Aggiungo anche che sono andata dal mio medico di base per parlarle della mia ansia e della mancanza di sonno pre-laurea e mi ha prescritto un ansiolitico. Io ho provato a prenderne un po' prima di andare a dormire, ma sinceramente: 1)non mi ha aiutata granchè e 2)non mi piace l'idea di assumerlo. Sono davvero sconfortata e non so come gestire questa sensazione che si è impossessata di me. Ho bisogno di aiuto e di consigli. Grazie di cuore
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

innanzitutto congratulazioni per l'ottimo risultato accademico che ha appena conseguito.

Quello che la spaventa è probabilmente il cambiamento, il futuro che la attende, la ricerca di un posto nella Società e la necessità di mettersi alla prova al di fuori del mondo comunque protetto rappresentato dall'Università.
Se oltretutto soffre da tempo di un elevato livello di ansia (senza essersi mai curata) è più che comprensibile che reagisca così male in questo momento di passaggio.

Tanti ragazzi entrano in crisi quando finiscono gli studi perchè li aspetta un futuro incerto, nel quale non basta studiare per prendere un bel voto.
Qualcuno rinuncia perfino a laurearsi per questo tipo di paura, anche se non se ne rende conto, e abbandona gli studi dopo aver sostenuto tutti gli esami senza preparare e discutere la tesi di laurea.

Lei cosa si aspetta ora per il suo futuro?
I suoi familiari cosa si aspettano, secondo lei?
In cosa si è laureata?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
mi sono laureata in lingue. Non ho ancora chiaro cosa voglio per il mio futuro, ma sicuramente non continuare a studiare perchè in tutti questi anni mi sono sentita troppo sotto pressione. Per me è già un grande traguardo essermi laureata perchè tempo fa volevo lasciare stare, ma poi mi sono messa in testa che dovevo arrivare fino in fondo. Come le dicevo, da una settimana mi sento veramente poco bene. Se ora il problema dell'università e della laurea è andato, sono seriamente preoccupata per la mia salute e per il fatto di non riuscire a dormire. Durante il giorno mi sento molto stanca, ma appena mi metto a letto non mi sento tranquilla. Io veramente non so cosa mi stia prendendo e cosa fare. I miei genitori almeno mi sono molto vicini e di questo non mi posso lamentare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come mai non ha mai chiesto aiuto per risolvere il problema dell'ansia?
È possibile che sia proprio questo, accentuato dell'incertezza per il futuro, che la fa sentire così male in questi giorni.

È vero che

"il problema dell'università e della laurea è andato",

ma il problema del "post-lauream" è ancora tutto da affrontare e risolvere e la sua problematica ansiosa non può che risentirne.
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dopo
Utente
Utente
Ha sicuramente ragione, avrei dovuto parlarne prima con qualcuno. Io sono una persona molto introversa e difficilmente amo parlare dei miei problemi, ma mi rendo conto che forse ora è troppo. In passato mi sono sempre appoggiata al mio ragazzo per sfogarmi, ma non è stato giusto comportarsi così. In passato la mia ansia era legata agli esami e all'incertezza per il futuro, come dice giustamente ora anche lei. Sa in questi giorni forse mi sento anche ansiosa perchè non so bene come occupare le giornate. Per farle un esempio, i mesi scorsi sono stati molto positivi per me perchè lavoravo tutti i giorni alla mia tesi e la mia testa era continuamente impegnata: questo mi faceva sentire bene e realizzata. Secondo lei a chi potrei rivolgermi per chiedere aiuto?
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Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43 2
Gentile utente,
nonostante lei fosse preparatissima sul suo lavoro di tesi, c’è stata una grande paura di affrontare la situazione e di non farcela. E l’ansia ha continuato ad esserci anche successivamente: dopo la proclamazione non si è calmata, ma anzi è stata ancora male, come sotto shock.
In realtà, però, queste sensazioni spiacevoli ed il sentirsi sotto pressione erano presenti già da prima.
Questo accade probabilmente perché il suo stato di ansia non dipende dal dover discutere la tesi di laurea o dai traguardi che di volta in volta raggiunge, ma è ormai incistato dentro di lei.

Le persone che vivono condizioni ansiose in genere fanno affidamento su una persona (o più persone) di grande fiducia che può rivelarsi un aiuto ed un appoggio, e se questa viene a mancare in qualche modo, l’ansia cresce ancora di più, perché manca il punto di appiglio.
Il suo ragazzo probabilmente pensava di stimolarla a reagire, ma ha ottenuto il risultato inverso: con la minaccia di non andare via, la sua ansia è cresciuta ulteriormente, andando ad accumularsi al disagio già presente.

Dice che non sa come fare a gestire questa sensazione che si è impossessata di lei, ed usa proprio le parole giuste “si è impossessata di lei”, perché le condizioni di ansia fanno proprio questo, possono diventare un vortice che prende il sopravvento e lei sta male ogni volta che si verificano avvenimenti e cambiamenti importanti, come può essere la laurea ed i cambiamenti di vita che inevitabilmente arriveranno.
Rivolgersi ad un professionista potrebbe essere un modo per cominciare ad occuparsi della sua ansia, capirne le ragioni profonde che la muovono e trovare delle strategie per affrontarla.

Cordialmente,

Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Può rivolgersi ad un nostro collega della sua zona, che valuterà la situazione e le saprà consigliare un intervento adatto a superarla.

Certo sarebbe stato meglio che l'avesse fatto prima e che non si fosse appoggiata così tanto sul suo fidanzato, che può ascoltarla, ma non aiutarla a superare la paura del futuro e l'intolleranza dell'incertezza, ma non è sicuramente troppo tardi per intervenire su un tipo di ansia che è anche comprensibile, quando il futuro è oggettivamente ancora tutto da scrivere.
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dopo
Utente
Utente
Grazie, oggi mi sono rivolta ad una psicologa psicoterapeuta della mia città per cercare di capire meglio cosa mi stia succedendo e trovare un po' di conforto. Questa paura ha forse ragioni più profonde o comunque una semplice tensione da prestazione si è trasformata in qualcosa di più grande...In ogni caso ho intrapreso la scelta di parlarne con i miei famigliari più stretti e con un esperto, sperando di aver fatto la scelta giusta e iniziando a pensare più positivo, che sicuramente tutto è sistemabile...Ma bisogna avere l'umiltà di farsi aiutare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certo, per farsi aiutare è necessario ammettere di avere un problema e anche ammettere di aver bisogno degli altri: questo è indice di coraggio ed è l'esatto contrario del mettere la testa sotto la sabbia facendo finta che non ci sia nulla che non va.

Ha fatto la scelta migliore e le auguro di risolvere quanto prima il suoi problemi.

Mi aggiorni quando vuole,
un caro saluto

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