Sensazione di paura, ansia e attacchi di panico

Gentili medici,

durante gli ultimi mesi ho vissuto alcuni spiacevoli episodi che cercherò di descrivere al meglio: ad un tratto, specialmente durante la mattinata, vengo colto da una improvvisa e inspiegabile sensazione di paura con tachicardia, sangue freddo nelle vene, sudore eccessivo specie alle ascelle, tremore interno, ginocchia deboli, lieve nausea che non sfoga mai in vomito....insomma per farvi capire è come quella sensazione che si prova quando si sta per sostenere un esame o qualcosa di importante, solo che la connotazione diventa più "tragica" proprio perchè apparentemente non esiste alcun motivo per essere preoccupati, non si riesce a star fermi e si gira da una stanza all'altra cercando quella dove si può star più calmi....la sensazione fisica più minima, ad esempio un piede che formicola perchè si è addormentato stando fermi, diventa la paura di una imminente catastrofe. La crisi di tensione può durare anche 2 o 3 ore in tutto con picchi più o meno forti per poi attenuarsi e scomparire dal primo pomeriggio in poi. Devo dire che già diversi anni si erano verificati alcuni episodi sporadici di attacchi di panico classici, quelli che durano qualche minuto con gli stessi sintomi descritti precedentemente ma con l'aggiunta della sensazione di svenimento e della depersonalizzazione (sembrava di osservare se stessi da fuori).
Inoltre, a volte mi sembra di camminare su un pavimento che non sia stabile e di provare un leggero senso di vertigine soggettiva nel momento in cui inizio a camminare e durante la marcia, altre volte provo uno strano senso di pressione sul viso, in corrispondenza degli zigomi e della fronte (nervi o muscolatura contratta?). Faccio regolare attività fisica in palestra 4 volte a settimana (ECG e misurazione pressione regolari, effettuati durante visita per certificato medico a Novembre 2016). Durante l'ultimo anno ho eseguito analisi di routine per il monitoraggio dell'HIV di cui sono affetto con emocromo, ecc. 3 volte e sono tutte risultate regolari; sono inoltre stato sottoposto a gastroscopia per problemi di reflusso gastroesofageo che ha evidenziato una leggera gastrite che sto curando col pantoprazolo.
Adesso….volendo intraprendere un iter per porre soluzione al problema a quale figura dovrei rivolgermi? Ho letto che le figure interessate sono lo psicologo, lo psichiatra e il neurologo. Cosa mi consigliate? Grazie, Marco
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno Marco,

dopo aver eseguito tutti gli accertamenti del caso, se necessari, è importante rivolgersi allo psicologo specializzato in psicoterapia.

Infatti, la situazione che Lei descrive è compatibile con un disturbo d'ansia. L'ansia si esprime anche sul corpo, oltre che attraverso sintomi cognitivi, ma l'ansioso non è abile a "leggere" i propri stati mentali. Ecco perchè un sintomo fisico non è visto come un sintomo ansioso, ma come un sintomo prodromico di un infarto o di una psicosi, ecc...

Tenga presente che i disturbi d'ansia si trattano velocemente, salvo complicazioni.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
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Gentilissima Dr.ssa Pileci,

la ringrazio per la risposta. Quando parla di tutti gli accertamenti del caso quali esami intende?
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