Perdita di erezione

Buongiorno.
Vi espongo il mio problema.
Durante il mio primo rapporto sessuale, quando avevo 18 anni, ho avuto una perdita di erezione.
L'episodio è stato oggetto di scherno da parte di un'amica dell'allora mia ex ragazza e la relazione si è conclusa.
Per quasi 7 anni, nelle storie seguenti, ho evitato il rapporto sessuale (in pratica troncavo la relazione quando capivo che sarebbe stato inevitabile), ciò nonostante davo l'impressione di essere un "tombeur de femme" e la cosa accresceva il mio ego, anche se in realtà sapevo che mi mancava qualcosa.
Ho poi ho deciso di raccontare tutto alla mia compagna, quando avevo circa 26 anni ed ho affrontato il problema con l'aiuto di un sessuologo.
All'inizio mi capitano ancora diversi episodi o di perdita o di mancanza si erezione completa ma col passare degli anni le cose sono via via migliorare cin quella che poi è diventata mia moglie.
Dalla nascita di mio figlio ad oggi (5 anni) i rapporti sessuali sono stati del tutto normali, poi circa 4 mesi fa ho avuto ancora una perdita di erezione seguita da un'altra nel rapporto successivo dopo qualche giorno.
Mi sono pertanto rivolto nuovamente ad un sessuologo il quale, dopo 3 sedute,mi ha liquidato dicendo in pratica che ho vissuto un po' i fantasmi del passato, che non dovevo preoccuparmi e che era tutto normale.
Ciò nonostante le cose sono proseguite male con episodi simili ad intervalli sempre più frequenti.
La cosa che mi ha avvilito di più è che nonostante l'ultima volta mi stessi godendo il momento e gustando tutto ciò che stavo facendo nei preliminari, con una voglia di fare sesso esagerata, ho avuto una nuova perdita di erezione.
Ora sono parecchio frustrato ed ho paura di non uscirne anche perché dopo l'ultimo episodio, le mie certezze sono crollate come un castello di carta!
Siamo una famiglia perfetta in tutto tranne che in questo aspetto ed ho paura che questo possa compromettere tutto.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

consultare uno psicoterapeuta perfezionato in sessuologia clinica è stato corretto.

Tuttavia a questo punto una visita uro/andrologica sarebbe ugualmente molto consigliabile, se non altro per escludere problematiche organiche.

Se è tutto OK, cosa che Le auguro, imbocchi nuovamente un percorso sessuologico,
cambiando professionista se il precedente Le è sembrato sbrigativo o superficiale.

Non lasci trascorrere troppo tempo.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
condivido e ribadisco quanto suggeritole dalla dottoressa Brunialti, aggiungendo solamente un consiglio, ossia quello di non limitare il discorso all'area della sessualità -nel caso in cui decida di incontrare un nostro collega- ma ampliarlo ad altri aspetti del suo modo di "funzionare" e "leggere" la realtà (ansia? perfezionismo?...?).
Le allego, inoltre, una lettura che spero le potrà essere utile per ulteriori riflessioni:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Utente
Utente
Entrambi i sessuologi mi dissero che il problema non era fisico con assoluta certezza, senza richiedere esami strumentali.
Ad ogni modo li effettuerò per fugare ogni dubbio.
In questi anni, gli sporadici episodi in cui ho avuto questo problema erano correlati ad una non piena voglia; in pratica dopo un numero x di giorni senza aver fatto sesso (per mancanza di occasioni intendo) sentivo il "peso del tempo" ovvero dovevo farlo per non far passare troppi giorni.
Poi parlandone con mia moglie abbiamo chiarito che con un figlii effettivamente era un problema avere una vita sessuale come prima ed era quindi del tutto normale che calassero le occasioni.
In pratica non mi ha fatto pesare la situazione.
Queste ultime volte infatti le occasioni sono capitate solo ed esclusivamente per una mia voglia, senza pesi e costrizioni, eppure è stato un fallimento ugualmente.
Mi pesa anche iniziare i preliminari con mia moglie e poi lasciarla "all'asciutto", dopotutto non è un robot e capisco che possa essere brutto anche per lei.
Ho seriamente paura che questo ci possa separare e ripeto, sarebbe un peccato perché tutto il resto tra di noi è semplicemente perfetto
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

alcune precisazioni:

- gli psico-sessuologi non sono in grado di affermare che "..il problema non era fisico con assoluta certezza..", perchè non sono medici, e dunque l'ambito non è di loro competenza, nè possiedono le competenze specifiche;

- perchè dice: ".. iniziare i preliminari con mia moglie e poi lasciarla "all'asciutto" .."?
Ci sono vari modi per non lasciarla "a metà", no? anche se non con le modalità auspicate.
Del resto il perfezionismo a letto produce esiti disastrosi:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6456-il-perfezionismo-a-letto-e-disastroso.html

- quando accade che "..le mie certezze sono crollate come un castello di carta! .." subentra un'ansia che non facilita certo la spontaneità delle cose.

Noi on line più di questo non possiamo fare per Lei,
se non averLe fornito alcuni elenti di analisi;
ribadiamo l'invio "di persona".

Saluti cordiali.



[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
La diagnosi dovrà essere andrò- sessuologica,
La terapia dipende dalla diagnosi, e la prognosi dalla terapia.

Se non si è trovato bene cerchi ancora.

Le allego una mia video intervista dovrebbe aiutarla nella disamina della sua problematica.

https://m.youtube.com/watch?v=8FfJfOPxMak

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Brunialti,
so che ci sono altri modi per non lasciarla a metà ma non sarebbe comunque la stessa cosa.
Sono certo che mia moglie si sentirebbe appagata solo per metà perché saprebbe che mi sono dovuto limitare perché non riuscivo a fare altro e psicologicamente per me il problema rimarrebbe: non sarei riuscito ad avere un rapporto sessuale completo.
La cosa più naturale del mondo pare che a me non riesca.
Comunque desidero ringraziarvi sin d'ora per l'attenzione.
Nei prossimi giorni prenderò appuntamento per una visita andrologica, poi se non saranno rilevate problematiche proverò a cercare un nuovo psico-sessuologo.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

"Nei prossimi giorni prenderò appuntamento per una visita andrologica, poi se non saranno rilevate problematiche proverò a cercare un nuovo psico-sessuologo."
Sì, certo; procedura corretta.

Ha letto l'articolo sul perfezionismo a letto?
Si attaglia proprio a quanto Lei afferma:
"..mia moglie si sentirebbe appagata solo per metà perché saprebbe che mi sono dovuto limitare perché non riuscivo a fare altro e psicologicamente per me il problema rimarrebbe: non sarei riuscito ad avere un rapporto sessuale completo...". Come dire che:
piuttosto che iniziare accettando l'imperfezione, rinuncio a tutto.
Ragionamento-trappola di auto-sabotaggio.

Potrebbe anche chiedere a Sua moglie se corrisponde veramente al suo pensiero e al suo sentire quanto Lei ha ipotizzato riguardo al "..solo per metà.."

Saluti cordiali.

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