Innamorato mi caussa depressione

Mi sono innamorato di una mia amica. Non glielo mai detto perchè lei non mi ha mai dimostrato di provare quel genere di sentimenti per me. Le voglio un bene assurdo, ma sto malissimo. Sono diventato ossessionato, non faccio che pensare a lei. Mi sono allontanato da lei e ho ripreso in mano la mia vita, poi dopo un mesetto ci siamo riavviciniti. Sono tornato a comportarmi con lei come prima, perchè volevo tornare a passare quei momenti che tanto mi piacevano con lei. Avevo deciso di averla come amica e basta. > Invece ora sto male di nuovo, quanto prima, se non peggio. Penso a lei e non ce la faccio. Eppure obiettivamente per me lei non ha mai fatto veramente niente, non mi ha dato mai nulla di lei a livello emotivo. SInceramente non è come quelle tante amicizie uomo-donna di confidenza e attaccamento che si sentono in giro. Eppure io ero tra i suoi migliori amici, nonostante questo rapporto comunque non intimo. Comunque io con lei stavo bene, ma ripeto lei non con me non si è mai dimostrata effettiva o aperta. Eppure io mi sono innamorato perchè ho visto in lei una sensibilità che secondo me dimostra solo a chi veramente ama. E infatti sono tremendamente geloso, non di lei. Ma dei ragazzi con cui lei si fissa *. E mi ha fatto molto male. Tanto che mi ha ingigantito complessi sull'aspetto fisico e di accettazione che mi hanno distrutto a livello emotivo. Faccio un esempio sono un bel ragazzo, ma magro, a lei piacciono i muscolosi, mi sono fissato con la palestra credendo che fosse questo a non farmi piacere. Oppure ho cominciato a pensare che non accettandomi lei, io non possa essere amato da nessun altro. Che è una cosa bruttissima.Ho razionalizzato questo con la psicologa che vedo. Lei dice che dovrei dirle quello che ho provato (un suicidio per me) senza mostrarmi debole ai suoi occhi e poi andare per la mia strada. Il fatto che io per tanti motivi ho sempre creato legami superficiali e con lei sono riuscito a creare un legame. È per questo che ho paura di perderla. Eppure a stare con lei sto male. Penso spesso al perchè a lei piacciano altri e non io. Penso che la vorei come amica, ma alla fine da lei vorrei un altro genere di rapporto. Sto implodendo. E non so cosa fare.

*aggiungo mi vede come un 'fratello' (definizione che mi ha fatto male e mi hanno riferito), eppure penso ad un altro suo amico, della città da cui viene, con cui lei ci vuole assolutamente stare. Guarda caso alto e muscoloso, seppur "brutto" (non per criticare ma obiettivamente a parare di ragazze lo è). Vedete sono cose così che mi fanno mettere in discussione e distruggere a livello psicoemotivo.

Il fatto che forse le dovrei dire cosa provo, ma io al contempo ho paura di dirle cosa provo, uno perchè di certo non le fa cambiare idea nei miei confronti, due non so se mi farà sentire meglio, e soprattutto nella società di oggi viene vista come una cosa da deboli un suicidio, patetico, il 'dichirarsi' (quanto odio questa parola) è da deboli. Secondo voi cosa è meglio per me?
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buona sera,
non c’è peggiore sofferenza di amare e non essere ricambiati.
Mi chiedo però se questo innamoramento corrisponda alla realtà, oppure c’è in corso un processo di idealizzazione della ragazza che le crea uno scollamento dalla realtà.

Prima di risponderle sono andata a rileggere lo storico dei suoi consulti e mi sono accorta che lei proviene da un passato di timidezza.

Mi chiedo se ha avuto altri amori, o altre relazioni?

In ogni caso, sarebbe utile che mettessero può con le sue Risorse e le sue criticità con l’aiuto di uno psicologo de visu.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Oggi rispetto al passato e grazie alla psicologa che sto frequentando sono cambiato molto e migliorando tanto.

Anche se fino ad adesso non ho mai avuto relazioni di alcun tipo. Ma finalmente ho capito che non mi manca niente. Avevo sempre l'idea di non poter essere accettato e scarsa fiducia nelle mie capacità. Invece nella realtà le persone mi apprezzano, sono un bel ragazzo, divertente e loquace alla fine. Abbiamo visto (con la psicologa) come abbia poca fiducia in me a causa di mio padre. Lui è un alcolista e spesso da bambino mi vergognavo di lui (e di me). Questo per farle capire la situazione. Ora va meglio grazie alla psicologa, ma chiaramente ne sto pian piano uscendo solo ora dopo un anno che ci vado.

Comunque non so come rispondere alla sua domanda perché forse non la ho pienamente capita. Non so, forse si la idealizzo un Po...È che io spesso mi chiedo (è mi distrugge) 'perchè io no?'.
Non riesco a capire come mai gli piacciano ad es persone veramente poco profonde... poi alterno momenti che non la penso più ad altri che mi faccio queste domande. E così però non riesco neanche a lanciarmi su altre...infatti penso sempre di essere stanco e come non avendo successo con lei non possa averlo con nessuna. Ma perché se razionalmente so che non è vero e so che molti e molte mi apprezzano, so di essere accettato , so di essere piacente eppure dentro infondo infondo penso sempre il contrario?
[#3]
dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Vorrei aggiungere solo una cosa che è successa poco fa. Ho avuto la certezza che questa ragazza si sia messa con qualcuno. Confermando tutti i miei presentimenti. Ora mi sento tra arrabbiato e triste, non con lei, ma queste sono le mie emozioni adesso.
Mi sento in una totale sensazione di sconforto. Sono in vacanza e mo stavo divertendo molto, però penso che sia anche inevitabile che ricevere una notizia del genere faccia sentire così. Di certo non l'ho voluto io. ;(