Gelosia retroattiva, fine rapporto

Gentili Dottori, ho 27 anni, vi scrivo per esporvi la mia situazione. Circa 30 giorni fa ho troncato una relazione a distanza durata all'incirca 5 mesi. La persona che avevo a fianco (aveva due anni in più) non riusciva a sopportare il mio passato, mi spiego meglio: dopo che lei mi parlò del suo passato, anche io decisi di raccontarle le mie esperienze, se non altro quelle più significative, come credo sia fisiologico e naturale.
Inizialmente non sembravano esserci problemi di sorta ma, successivamente, lei iniziò a pormi numerose domande su queste relazioni, domande sempre più dettagliate e sempre più insistenti. Ad esempio, desiderava sapere quante volte mi fossi intrattenuto a letto con una ragazza, se l'avessi baciata prima io o fosse stata lei a baciarmi per prima, fino a chiedere persino, in una circostanza, se avessi tenuto determinati comportamenti sessuali anche con altre persone.
Iniziò perfino a sospettare che tutto quanto le avessi detto altro non fosse se non una menzogna così che io, esausto per i numerosi interrogatori, praticamente quotidiani, commisi il fatidico errore di dirle che, in effetti, avevo mentito e che, salvo la mia ex ragazza, non avevo avuto alcun rapporto ma mi ero inventato tutto perché complessato dalle sue vicende passate le quali, tra l'altro, oltre a riferirmi sin da subito, lei stessa aveva da sempre ostentato.
Tuttavia, dopo qualche mese, soffocato dal peso delle bugie, le dissi che tutto quello che le avevo raccontato all'inizio della nostra storia era la verità. Lei allora diede quasi di matto e cominciò a ribadirmi che ero solamente un bugiardo e che non mi voleva più vedere. La relazione durò ancora qualche mese anche se gli interrogatori continuavano e sembrava volesse in tutti i modi che io ritrattassi nuovamente quella versione originaria, la unica che avevo dato sin da subito. Così continuavano anche le domande inopportune e, poiché io le avevo detto da sempre che non mi era mai piaciuta nessuna (realmente), mi chiedeva anche come avessi fatto a finire a letto con quelle persone e se le avessi trovate carine.
Ed eccoci arrivati alla notte in cui ci siamo lasciati per telefono. Io, esausto per le domande continue, le dissi che non ce la facevo più e lei, dopo una serie infinita di cattiverie, mi riferì che si sarebbe fatta una nuova vita lontana da me, che la sua avevo rovinato . Ad oggi, sono trascorsi oramai 30 giorni e non l'ho mai più sentita.
Il mio problema è che, benché penso di rendermi conto della gravità delle problematiche connesse alla vicenda in esame, non riesco a dimenticarla e, essendone innamorato, a non svegliarmi aspettando un suo messaggio.
In seguito, questa persona ha iniziato ad aggiungere su instagram una serie di persone che mi aveva riferito le facevano la corte, compreso la persona con cui aveva intrattenuto una relazione di qualche mese.

Chiedo semplicemente a voi cosa sarebbe meglio fare, confidando nella vostra esperienza e professionalità

Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

da un punto di vista strettamente razionale penso che non si possa che consigliarle di voltare pagina, in considerazione di tutti gli aspetti negativi del rapporto con questa ragazza che ha elencato.
Si trattava di un rapporto a distanza, quindi non vissuto quotidianamente, e nella distanza si è creato probabilmente lo spazio per un affollarsi di dubbi, sospetti, incomprensioni - che avrebbero con tutta probabilità portato in ogni caso alla fine del rapporto, perchè se la ragazza ha quel tipo di atteggiamento e di personalità li avrebbe plausibilmente espressi anche nel contesto di un rapporto non a distanza.

Se rileggerà quanto ha scritto penso che le sarà chiaro che non eravate sulla stessa lunghezza d'onda e magari il fatto di non conoscervi bene e/o di non frequentarvi abitualmente ha peggiorato le cose.

Immagino che per il suo futuro lei non aspiri ad un rapporto con una persona dalla quale si sente sottoporre ad un terzo grado continuo, ma ad una relazione più serena ed equilibrata, entro la quale gli eventuali errori del passato non assumano un peso così rilevante perchè nessuno può dire di non averne fatti (e lei oltretutto non riferisce di aver "sbagliato" in qualcosa di grave).

Le auguro di riuscire ad andare avanti e ad investire altrove le sue energie quanto prima.

Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
psicologa a Milano e Mariano C.se
-www.serviziodipsicologia.it

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa, ringraziandola per la sua risposta comprensiva ed esaustiva sono a chiederle nuovamente un aiuto.
A distanza di oramai più di un mese mi rendo conto di fare una enorme fatica a proseguire nel mio percorso di vita. Nonostante tutto, non riesco a non pensarla.
Passo le giornate cercando tracce di lei sui social network, fonte di continue delusioni viste le sue (non so se volute o meno) ripicche tramite "like" e altri squallidi metodi.
So che è la persona sbagliata per me, ma l'idea di averla persa, così come quella di lei con altri uomini (cosa che, considerando il soggetto, ritengo più che probabile) ancora oggi mi gettano nello sconforto. So che non dovrei mai più scriverle (sono anche riuscito ad eliminare tutti i suoi numeri e non ne ricordo uno a memoria), ma forse chiamarla per "sfogarmi" una volta per tutte potrebbe essere la soluzione?
Da quella telefonata famosa, nella quale mi ha riempito di insulti augurandomi persino la morte, non l'ho mai più sentita. Le ricordo che la mia colpa era, sostanzialmente, quella di aver avuto un passato, che ho nascosto in un secondo momento, per poi riaffermare successivamente, solo perché le continue domande avevano reso la mia vita invivibile.
Sono triste e deluso, ho sempre creduto nell'amore e penso di essere stato solamente preso in giro.


Un enorme grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

in vista - glielo auguro - di un nuovo amore
vorrei fornirLe qualche stimolo di riflessione sulla Sua decisione in cui
"..anche io decisi di raccontarle le mie esperienze, se non altro quelle più significative, come credo sia fisiologico e naturale...".
Purtroppo ci sono state pesanti conseguenze.

Riflessioni.

Niente di "fisiologico e naturale" nel narrare le proprie passate esperienze
più intime con un'altra persona.
Il passato appartiene solo e unicamente alla/e persona/e che lo ha vissuto.

Sciorinare il passato, e in esso le precedenti "storie", raramente fa bene alla coppia.
Occorrerebbe saper resistere ad eventuali richieste della nuova partner.
In fondo che utilità ha tutto ciò?
Forse il mito di non avere segreti?
Ma in una coppia è bene avere delle riservatezze.

Perchè fare la radiocronaca dei passati amori,
dove ogni dettaglio verrà poi passato al microscopio altrui e verificato,
e forse - come è realmente accaduto - verrà usato "contro"?

Perchè non accorgersi che chi vuole conoscere “con esattezza” il passato dell’altro/a rivela certe caratteristiche di sé?

Inoltre colui che aderisce a simile richiesta
infrange quel patto di riservatezza che si era stretto al tempo con il/la partner di turno,
e che non si estingue con la fine dell'amore.

Le consiglio di non coltivare l'idea "..di essere stato solamente preso in giro.."
e Le auguro di contrastare dentro di sè l'idealizzazione di questo rapporto
al fine di aiutare cuore e cervello a spegnersi:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-innamorato-cervello-illumina.html.

Come vede, non sono entrata nella Sua attuale domanda,
quanto piuttosto sulla causa della morte di un amore.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/