Assenza di ciclo e ansia

Buongiorno,

Sono una studentessa di 22 anni e sto vivendo malissimo quest'ultima settimana.
Anche se il mio problema potrebbe essere più di pertinenza di un ginecologo, mi rivolgo in questa sezione perchè ho prima necessità di riassumere controllo della mia mente e ho bisogno urgente di un aiuto.

Quest'ultima settimana è stata una settimana piena di ansia e attacchi di panico.
Ho sofferto di attacchi di panico parecchi anni fa quando avevo 13/14 anni a causa di un lutto in famiglia, poi non mi si erano più ripresentati.
Attualmente fatico a dormire la notte e mi vengono proprio la notte questi attacchi di panico, di ansia, che non riesco a controllare e fermare razionalmente come avevo imparato a fare.
E so anche il perchè, in me si cela una paura enorme.

La mia paura deriva da questo episodio: avevo le mestruazioni previste per il 22/11 (l'ultima era stata il 23/10) e ad oggi, 28/11, ancora non le ho, ipotizzando ormai un salto del ciclo.
Io sto con un ragazzo ormai da 3 anni ma vivo ancora con i miei essendo una studentedsa universitaria.
L'ultimo rapporto (sempre protetto dal preservativo, non prendo la pillola per motivi di salute) l'ho avuto il 18/08/2018 e ho avuto cicli regolari fino ad ora.
Durante il rapporto del 3/08 avevo avuto l'impressione che il preservativo gocciolasse, ma dopo averlo riempito d'acqua, sembrava tutto a posto.
Io ho paura di poter essere incinta per un errore di cui magari non mi sono accorta, anche se sto sempre attenta, qualcosa può scappare.
Magari anche con la masturbazione insieme che è avvenuta questo mese, anche se mi sembra altamente impossibile.
Insomma, attualmente sono incapace di compiere ogni attività quotidiana per questa ansia: non posso parlarne con i miei genitori e non ho la forza psicologica di affrontare un test di gravidanza.
Il consultorio della mia città sta facendo lavori di ristrutturazione ed è chiuso.
Non so a chi potermi rivolgere e come risolvere questa situazione.

Ho letto dell'esistenza del diniego di gravidanza ed ho paura che è quello che possa essere accaduto in questi mesi che ho avuto il ciclo.
Anche perchè non riesco a trovarmi altra spiegazione all'assenza e al ritardo del ciclo: non ero stressata prima di tutto questo, non ho cambiato peso nè alimentazione, non pratico sport a livello agonistico o estremo, non sono eccessivamente magra o grassa; non c'è motivo, oltre la gravidanza, per cui il ciclo salti.

Io la ringrazio per la disponibilità e la pazienza se potrà darmi qualche razionale consiglio su come agire perchè io, sola e presa dalla paura, non so proprio cosa fare.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

mi sembra di capire che nel suo consulto sono presenti due tipi diversi di problemi che potrebbero influenzarsi a vicenda.
Il primo è la paura e l'ansia verso una possibile gravidanza, che sembra bloccarla nel prendere una decisione pratica del tipo "fare un test" per verificare la veridicità di questa sua paura. Il secondo, è l'ansia che lei, probabilmente, continua ad alimentare informandosi su internet e giungendo a conclusioni che hanno poca fondatezza sul piano clinico ("non c'è motivo, oltre la gravidanza, per cui il ciclo salti").
Smetta di cercare informazioni su internet.

Come prima cosa, potrebbe rivolgersi al suo medico di base. Li potrà raccogliere preziose informazioni pratiche su cosa fare, come e dove.

in seguito, potrebbe essere utile nella sua situazione consultare uno psicologo che possa cercare di comprendere cose le sta succedendo. La veda come una possibilità per migliorare la qualità della sua vita psico-fisica.
Ci faccia sapere se vuole!

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Se avessi avuto la possibilità di rivolgermi al medico di base l'avrei fatto.
Ma questi è amico di famiglia e conosce bene me e i miei genitori e non riesco a pensare di potergli raccontare cose così personali e delicate, anche se sono ben conscia dell'obbligo del segreto professionale.

Vorrei solo riuscire a controllare questa ansia che mi impedisce di pensare e agire lucidamente e soprattutto capire perché dell'assenza del ciclo ma non so proprio come fare.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Allora..se ho capito bene lei vorrebbe capire il perchè non ha il ciclo, ma ha troppa paura per farlo, perchè è in ansia rispetto al fatto che potrebbe rivelarsi vero il suo timore della gravidanza. Inoltre, si sente bloccata perchè "non riesce a pensare di poter raccontare cose personali e delicate" ad un medico. Inoltre, sostiene di "non avere la possibilità" di rivolgersi al medico.

Il lavoro del medico, è di occuparsi della salute fisica delle persone.
Lei ha un problema fisico di salute, oltre che un'ansia abbastanza elevata.

Ora le chiedo: cosa pensa quando si immagina di dover andare a parlare al medico di base di questo suo problema?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Esatto il mio problema é proprio quello che descrive lei.

Quando penso di rivolgermi al mio medico di base (che è una dottoressa) penso immediatamente che questa possa andare a parlare con i miei genitori di quanto le ho detto, proprio perchè, soprattutto con mia madre ha uno stretto rapporto di amicizia.

Inoltre il mio medico di base non penso potrebbe fare altro che dirmi di rivolgermi a un ginecologo o a uno psicologo.
Cosa che tra l'altro non potrei fare senza consultare i miei genitori dato che studio e non ho soldi miei e vivo con loro.

Preferirei potermi rivolgere in anonimo al consultorio ma come le ho detto è in ristrutturazione penso per una settimana e non so come affrontare l'ansia elevata di ogni momento che mi separa dal sapere la verità.

Questa mattina come tutti gli altri giorni da una settimana, ad esempio, non ho fatto altro che stare a letto a pensare al peggio, al fatto che se sono incinta come faccio a dirlo ai miei, come farò a continuare gli studi, se potrei ancora legalmente abortire o solo poter pensare di farlo... e tutto questo mi impedisce di svolgere la mia attività quotidiana di studio, compromettendo ulteriormente la mia ansia dato che a breve dovrei sostenere un esame.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Penso che, probabilmente, tutti i pensieri relativi al "peggio" creino in lei questo forte stato di ansia anticipatoria verso un evento che potrebbe succedere. Direi che è anche normale, in quanto nella sua situazione sarebbe un fatto che comporterebbe un cambio di alcune prospettive rispetto alla vita che lei si immagina.

Ora le chiedo: lei pensa che "il medico dirà tutto ai miei genitori", eppure lei si dice anche che "il medico ha il segreto professionale". La prima è una sua supposizione, la seconda è un dato di fatto che è anche esplicito nel codice deontologico oltre che nel codice penale. Ora le chiedo: quale delle due cose ha più valenza, forza? Il fatto che lei pensi che un'altra persona si comporterà in un certo modo (e non mi sembra di aver mai visto persone predire il comportamento di altri sulla base della propria immaginazione, o sbaglio?), oppure il fatto che il medico rispetta il segreto professionale in quanto medico di cui lei si fida (probabilmente, visto che non sarà la prima volta che si rivolge a lei)?
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dopo
Utente
Utente
Dal mio punto di vista ci sono pari possibilità, conoscendo la relazione tra la mia dottoressa e mia mamma, che la dottoressa scelga di attenersi al suo segreto professionale o di rivelare tutto a mia mamma: potrebbe anche farlo in buona fede, essendo preoccupata per la mia salute e per garantirmi un aiuto migliore.
Ma così peggiorerebbe solo le cose perchè mia mamma è molto severa su questi argomenti.

Inoltre spesso la dottoressa riceve di malavoglia gli innumerevoli pazienti che le si presentano, spesso anche solo per una febbre non sono stata visitata accuratamente ma frettolosamente.
Non penso sia la persona che possa aiutarmi
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Ci sono pari possibilità o pari probabilità? Mi spiego: c'è la possibilità che un evento accada (che io muoia domani), ma c'è una probabilità piuttosto bassa che si verifichi questo evento (espresso in percentuale). Lo steso vale per lei. E' "possibile" che un medico violi il segreto professionale (ci sono stati dei casi che sono poi finiti in tribunale per essere condannati penalmente), ed è probabile che accada (ma in che percentuale? Potremmo fare un calcolo analizzando il numero di visite quotidiane di TUTTI i medici di base italiani e il numero di violazioni del segreto professionale....secondo me non riusciremmo a raggiungere lo 0,000001%..).

Quante altre esperienze dirette di violazione del segreto professionale ha vissuto?
Ha considerato l'idea di rivolgersi ad un sostituto del suo medico? A un pronto soccorso?
[#8]
dopo
Utente
Utente
Che siano possibilità o probabilità la cosa mi desta comunque preoccupazione e dunque ulteriore ansia.

Vivo in un paese abbastanza piccolo e se il mio medico non è malato o in ferie non ha un sostituto.

Mi sembra che al pronto soccorso mi manderebbero via perchè non ho un urgenza di vita o di morte, o comunque dovrei aspettare ore ore ed ore e i miei genitori si insospettirebbero nel non vedermi a casa (l'attesa per un codicd verde è anche di un giorno intero in pronto soccorso).

Vorrei più che altro capire se secondo lei ho ragione di preoccuoarmi e ansiarmi e se i miei dubbi potrebbero essere fondati
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Mi sembra di averle fatto un ragionamento preciso rispetto alla probabilità che suoi dubbi si avverino. Il discorso è: è disposta ad accettare il rischio che una piccolissima percentuale di probabilità esista?
Le chiedo: il suo obiettivo mi sembra sia avere risposte in merito a questo problema. Allora, quanto persistere con questi pensieri catastrofici verso un eventuale violazione del segreto professionale possono servire a raggiungere il suo scopo?

Ha provato a cercare consultori o ospedali in altre città o paesi diversi dal suo?
[#10]
dopo
Utente
Utente
Non riesco mentalmente ad accettare la realtà che io possa essere incinta.
Al pensiero sento di essere proprio una "sfigata" perchè è talmente una possibilità remota e mi dico "perchè proprio a me".
Soprattutto sento che dopo questa esperienza, comunque finisca, non riuscirei più ad avere rapporti con il mio ragazzo per la paura che possa ricapitare questa situazione che sto vivendo veramente male.

Ho pensato di rivolgermi al consultorio di Milano che è dove vado alle lezioni in università, ma non ci potrò andare prima di venerdì.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Al momento non sappiamo se lei sia incinta o meno. Invece che considerare l'ipotesi da lei ritenuta peggiore (gravidanza), perché non prova a concentrarsi sulle evidenze che provano il contrario di ciò? lei ne ha già dette alcune.
ll preservativo era intatto, c è una bassissima probabilità di rimanere incinta con la sola masturbazione, che ci possono essere altre alternative al fatto di non avere il ciclo..
Infine, se non riesce ad aspettare venerdì, ovvero tra un giorno e mezzo, perché non prova a fare.un test di gravidanza che si compra in farmacia? Cosa potrebbe succedere se lo facesse? Analizzi inoltre i pro e contro rispetto alla visita medica (costi, rapidità, sicurezza che nessuno verrà a saperlo..)
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