Attacchi di panico e ansia anticipatoria

Salve!
Come da voi consigliato ho parlato con un medico dei miei sintomi e sembra proprio che il mio problema sia l'ansia anticipatoria e gli attacchi di panico (che per la verità raramente sono forti, la maggior parte delle volte sono lievi).

Il medico mi ha prescritto Lexotan da prendere al bisogno, ma senza esagerare. Mi ha consigliato inoltre di andare da uno psicologo, cosa che farò perché ho tutta la buona volontà per curarmi.

I sintomi che ho durante l'attacco sono senso di svenimento, qualche volta paura di morire, tachicardia, senso di stordimento, sudorazione, se sono fuori ho paura di fare una brutta figura, paura di perdere il controllo di fronte alle persone perché mi viene la voglia di scappare, a volte ho anche il respiro corto, qualche volta quando scemano i sintomi ho un po' di formicolio alle mani. La maggior parte delle volte gli attacchi forti li riesco a stroncare, ma ho il problema dell'ansia anticipatoria... quando esco con altre persone ho paura che mi venga un attacco e di fare una figuraccia, apparire debole e sto sempre lì ad ascoltare il mio corpo nella speranza che non compaiano sintomi premonitori. Ho qualche condotta di evitamento, ma nel complesso mi sforzo sempre di fare anche ciò che mi fa paura.

Vorrei sapere, dalla vostra esperienza, se è un problema curabile con la sola psicoterapia o se sono per forza necessari dei farmaci prescritti da uno psichiatra.

Grazie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Vorrei sapere, dalla vostra esperienza, se è un problema curabile con la sola psicoterapia o se sono per forza necessari dei farmaci prescritti da uno psichiatra."

Gentile Utente,

ogni paziente è diverso dall'altro e per rispondere a questa domanda riferendomi alla Sua situazione specifica, dovrei fare una valutazione diretta.

Ma poichè parliamo attraverso un consulto on line, Le dico che in linea generale se la diagnosi è di disturbo d'ansia con attacchi di panico, capita anche di trattare pazienti in psicoterapia che non seguono parallelamente nessuna terapia farmacologica.

Ci sono anche pazienti che beneficiano di una coterapia (psicoterapia + farmacoterapia) e altri della sola terapia farmacologica.

Faccia la prima valutazione dallo psicologo, sincerandosi che sia anche specialista in psicoterapia, così potrà chiedere al collega direttamente che cosa serve a Lei.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta tempestiva!

Intanto vorrei fare per mia tranquillità una valutazione più approfondita a livello cardiologico e neurologico, ma questo perché penso che avendo la certezza, grazie ad esami strumentali, di non poter stare veramente male durante un attacco mi aiuterebbe parecchio, anche se sono già stato visitato al pronto soccorso per due volte in 4 mesi.

Postando la stessa domanda in psichiatria mi rispondono che l'aiuto farmacologico è essenziale... ma io non lo voglio, o meglio, mi va bene un farmaco da prendere in caso di ansia anticipatoria estrema in certe situazioni. La psicoterapia invece voglio assolutamente intraprendere.

Dalla sua esperienza, è un disturbo ben guaribile quello del panico e dell'ansia anticipatoria e mediamente in quanto tempo con la psicoterapia?
Lo trova sbagliato assumere un farmaco in caso di estremo bisogno?
Le vostre opinioni sono molto molto diverse da quelle degli psichiatri...

Uno psicologo vede quando è il caso di consultare uno psichiatra e lo dice al paziente?
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

come già detto ci sono pazienti che beneficiano di terapie farmacologiche e lo psicologo, qualora lo ritenesse opportuno, ha il dovere di inviare allo psichiatra un paziente che non può trattare con la sola psicoterapia.

Nella mia esperienza un disturbo d'ansia è guaribile anche con la sola psicoterapia e in tempi stretti. Chiaramente dipende da molti fattori, la diagnosi, ma anche il paziente e la motivazione del paziente a cambiare. Ma, in linea generale, il paziente fobico è anche molto preoccupato per se stesso e la propria salute, quindi non solo va subito e volentieri in terapia, ma si impegna anche molto nel trattamento.

Tutto ciò riduce i tempi di trattamento. Talvolta sono sufficienti poche sedute e in due- tre mesi il paziente sta bene, raggiungendo un nuovo equilibrio, più funzionale.

Molti pazienti ansiosi vivono con il farmaco sempre a portata di mano: alcuni guidano con il flaconcino di Xanax in mano, altri ce lo hanno sempre nella borsa, altri ancora mettono in atto altre condotte precauzionali come uscire sempre con qualcuno, aggirarsi sempre nella stessa zona, ecc...

Infine, una nota sulla Sua necessità di fare altri accertamenti: di ansia non si muore e neppure di panico, per quanto siano molto sgradevoli. Invece, Lei dovrebbe abituarsi a vivere con qualche incertezza in più, come tutti noi, perchè nessuno può avere tutto sotto controllo (e il controllo è un tema piuttosto delicato per gli ansiosi), nè avere certezze al 100%.

Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Si, ha ragione, io sono fatto così: se non ho le cose sotto controllo sto male!
La sua risposta mi ha molto rincuorato, potrei anche dirle che sono già più tranquillo.
Tornando al discorso degli ansiolitici, premesso che devo ancora prendere il lexotan che mi è stato prescritto (al bisogno), secondo lei sbaglierei a prenderlo in un momento di forte ansia?
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