Madre

Salve, sono Sara.
Vi scrivo per sapere come approciarmi di nuovo a mia madre.
Qualche anno fa ho perso mio padre ed è da allora che per dovere morale io e lei ci prendiamo cura sia di mia nonna paterna sia dei miei nonni materni. La situazione non è piuttosto complicata: entrambe le famiglie dei miei genitori soffrivano di gravi tensioni interne che ora sono degenerati in conflitti aperti, senza esclusioni di colpi. Mia nonna paterna , dopo aver perso marito e figlio ci tratta come degli estranei indesiderati, è da sempre tendenzialmente schizoide e la demenza senile l’ha resa particolamente violenta. La situazione dal lato materno si è manifestata per quello che è da quando mio nonno ha rischiato di morire di cancrena: prima notavamo delle stranezze ma pensavamo che si trattasse di una coppia tranquilla.
Mia nonna e sua moglie soffre di una malattia ed è mantenuta in vita grazie a farmaci sperimentali ma non ha mai voluto un supporto psicologico da uno psicologo. Quando lui ha rischiato di morire non ha avuto nessuna reazione emotiva ed ha detto a tutti che lo voleva morto. Poi lo ha tormentato per mesi, terrorizzandolo, alzando la voce. Il 31 gennaio lui ha avuto un ictus ed ha ancora detto che lo vuole morto. Che io sappia lui non le ha fatto mai violenza fisica ma l’ha costretta a vivere con sua suocera, a cui era tenuta ad obbedire in tutto.Ha due figli: mio zio, che la segue in tutto ed ha sempre ragione e mia madre a cui attribuisce tutte le colpe. Mio nonno si è ripreso ed è capace di intendere e di volere ma lei comunque lo vuole interdire. Mia nonna materna usa parlare male di tutti ed è un ottima manipolatrice della realtà. Da quando tutto questo è successo mia madre è sempre più stressata e quando tento di parlarle e rassicurarla tiene lo stesso atteggiamento intimidatorio di sua madre. È come se si facesse da portavoce involontaria delle frustrazioni di sua madre: comincia a rileggere tutta la sua vita in senso negativo, mi dice che io la faccio morire, che non l’aiuto e che sono come mia nonna paterna. Cerco di offrirle delle soluzioni ma non mi ascolta e continua a disperarsi. Non mi va di farle da spalla su cui piangere, voglio vederla più forte, reattiva e determinata. Sto seguendo una terapia per l’ansia e gli attacchi di panico e vedo che funziona, sono più concentrata e dormo alla notte quindi gliel’ho consigliata ma si è offesa e adesso quando si parla si litiga.
Spesso mi dice che vivo da sola perchè non voglio risolvere i problemi di casa ma secondo me i nostri anziani avrebbero bisogno di farmaci antipsicotici e di una buona casa di cura. Non è una situazione irrisolvibile ma ho finito le idee su come ricostruire un rapporto con mia madre. La mia psicologa mia ha consigliato di starmene un po’ distante finchè non si riprende da sola ma martedì è il mio compleanno e vorrei andarla a trovare... mi ha detto che le fa male una gamba... secondo voi sto sbagliando? Io le voglio bene e la sento così distante
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

condivido il parere della sua Psicologa (è anche Psicoterapeuta, auspico).

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio.
Avevo bisogno di sentirmelo dire ancora. Agli amici cerco di raccontare il meno possibile e faccio molto affidamento sulla mia psicologa. Attualmente però è in vacanza e cerco di disturbarla il meno possibile. Questo servizio è molto utile e anche se non penso sostituisca le persone reali, per lo meno ti fa sentire meno solo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Mi fa piacere.

La riaffido alla Sua Psicologa.
Buon percorso.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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