Depressione? ansia? perchè mi ha lasciata?

Scrivo qui perchè non riesco da sola, a trovare una risposta. Ho avuto una relazione di 4 anni, terminata il 21 gennaio. Convivevamo da due anni e mezzo e stavamo insieme da quattro, lui mi ha chiesto di andare a convivere. Sarei diventata la sua quarta convivenza. Io ho 30 anni e lui ne ha 35. Entrambi lavoriamo, abbiamo una famiglia solida alle spalle e stiamo bene. Almeno pareva. Nessuna discussione, una vita normale. Una sera in cui rientro a casa dal lavoro lui mi dice che si sente "un pò così" che non ha più passioni che non trova qualcosa di stimolante da fare dopo il lavoro. Dice che pensa di avere la crisi di mezza età. (il solito tragico) Lo capisco, ha cambiato completamente lavoro e ha chiuso un capitolo della sua vita molto importante abbastanza velocemente. Lo sprono, un pò. A dicembre un suo amico gli comunica che a giugno diventerà papà. Da quel momento le cose precipitano. A questo sommiamo un'altro amico che si sposerà e un altro diventato papà per la seconda volta. Mi dice che io penso a lui ancora prima che lui abbia bisogno, mi dice che non sa se fra tre anni cambierà che non vuole farmi perdere tempo. Mi dice di aver bisogno di pensare, di aver bisogno di aria. Gli chiedo se vuole che me ne vada. No. Si sola completamente, mi esclude completamente, a paura di avere rapporti perchè potrei rimanere incinta. Isola anche gli amici della città in cui viviamo e quella di origine. Non usciamo più insieme. A gennaio mi chiede di dormire separatamente. Lo assecondo.Poi scopro che sta chattando con una 21enne conosciuta su una app, che vive a Kiev e con la quale si trova bene a parlare, mi dice che vuole lasciarmi. Cerco un'altra sistemazione e nel frattempo lui và e viene. Controlla gli orari mi chiede con chi esco. Mi bacia prima di andare a lavoro, mi dice quanto sia bravo al lavoro, e mi mostra l'orologio nuovo. Mi chiede di stargli a fianco quando sta male. A volte non mi parla. Poi una sera mi parla di questa ragazza che si preoccupa per la sua incolumità. Lei pare abbia un fidanzato geloso che ha deciso di lasciare. Mi dice che sta facendo tutto quanto perchè vuole rimanere attivo con la mente, anche la distruzione del rapporto sembra una sfida. Perchè mi chiede, cosa c'è dopo? Sembra scontato: matrimonio e figli, ma dice che però io non chiedo questo e che cmq sarei perfetta per tutto e che se ci fosse un figlio andrebbe tutto bene, ma lui si sente schiacciato dal lavoro dalla vita. Me ne vado da un'amica, non sto bene lì. Mi controlla. Chiede se torno per sapere se chiudere la porta la sera. Si. Il giorno del trasloco mi saluta, va al lavoro "ci vediamo dopo?" "si" un'ora dopo ero nella casa nuova. Mi scrive la sera dicendomi che gli dispiace, che spera che star male lo faccia stare bene. Di tutto questo non si confiderà mai con nessuno dei nostri amici, con i suoi, ma solo con due persone: l'ucraina e un 40 enne single che non ha mai avuto relazioni stabili e che lo asseconda.
Dal 21 ad oggi il vuoto. Cosa è successo?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

"..Dal 21 ad oggi il vuoto. Cosa è successo?"..

Sembrerebbe che lui L'abbia mollata, no?

Se invece Lei ci chiede cosa è successo a livello interiore a lui,
la risposta è:
Non lo sappiamo, noi qui;
non lo sa nemmeno Lei che lo conosce da tempo.

E, aggiungerò, chissà se lo sa lui stesso.

Inquietudine esistenziale?
Ipotetica crisi di mezza età in notevole anticipo?
Innamoramento verso un'altra?
Desiderio di trasgressione?

Ogni ipotesi fatta alle spalle di un'altra persona rappresenta unicamente una contruzione fantasiosa.

Ma noi ci occupiamo di Lei che ci scrive:
Cosa pensa?
Cosa "sente"?
Cosa pensa di fare con lui?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti, grazie per la celere risposta.
Cosa sento io?
Impotenza. Non considerazione, solitudine, amarezza. A tratti vuoti incolmabili.
Sto vivendo sottovuoto, aspettando che lui si svegli dal torpore e mi chiami, ci ripensi.
Continuo a farmi domande a cui mi rispondo da sola, in loop tutto il giorno. Mai un momento di tregua.
So che il tempo farà passare tutto a prescindere, ma non credo di essere in grado di affrontare queste cose in maniera sana.
Non so se sia il caso di mollare tutto e tornare a Casa dalla mia famiglia, perchè ormai non ha più senso stare qui.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"Non so se sia il caso di mollare tutto e tornare a Casa dalla mia famiglia, perchè ormai non ha più senso stare qui."


Se decide di tornare al Suo paese non è per "tornare a Casa dalla mia famiglia" (casa con la C maiuscola);
Lei ha 30 anni,
e dunque l'autonomia psichica e abitativa è una esigenza maturativa.

Se il tornare Le dà le stesse opportunita, lavorative, ecc., torni; ma senza fuggire verso IL ri/fugio.
Altrimenti inizi un percorso autonomo, privo di dipendenze affettive.
Se le pare difficile si faccia aiutare psicologicamente;
è ammissibile chiedere aiuto,
no?

Dott. Brunialti
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