Una fortissima ansia

Non pensavo di arrivare a questo punto, ma se serve a farmi sentire meglio.
Sono sempre stata una persona ansiosa.
Ho avuto alti e bassi con storie con persone che, per fortuna ho rimosso dalla mia vita.
Lavoro saltuariamente, ho imparato ad adattarmi, poiché se aspetto che sia il lavoro a cercare me, non lavorerò mai.
Ho una famiglia fantastica e, un fidanzato perfetto.
Tuttavia ho iniziato a pormi delle domande esistenziali.. Del tipo 'chi sono?' 'ma è reale tutto questo?' 'e se non fosse reale?' questi pensieri mi portano una fortissima ansia con susseguirsi di attacchi di panico.. A volte penso 'oddio e se impazzisco e mi butto dal balcone?'
Oggi sono stata malissimo.
Grazie in anticipo a chi mi risponde.
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Dr. Alessio Congiu Psicologo, Psicoterapeuta 83 6 16
Gentile utente,

quando si vivono stati intensi di ansia o non è infrequente vivere sensazioni di "derealizzazione" (sensazione di irrealtà) che possono allarmare chi li vive.

Da qui ad interpretare in termini catastrofici questi vissuti ansiosi di alterazione percettiva il passo è breve. Secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale, sarebbe proprio questa successiva interpretazione catastrofica dei sintomi dell'ansia a portare all'emergere del panico, meglio definito come una reazione molto intensa di paura che si caratterizza per la presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi:

- Battito cardiaco accelerato con intense palpitazioni
- Sudorazione
- Tremori o contrazioni muscolari rapide ed involontarie
- Respirazione affannosa
- Sensazione di soffocamento
- Dolore o fastidio al petto
- Nausea o dolori addominali
- Vertigini, sensazione di svenimento o di avere la testa leggera
- Brividi o sensazione di calore
- Intorpidimento dei muscoli e formicoli
- Sensazione di irrealtà (derealizzazione) o di essere distaccati dal proprio corpo (depersonalizzazione)
- Paura di perdere il controllo o impazzire
- Paura di morire

Come potrà notare dall'elenco di questi 13 sintomi, vi rientrano tanto la sensazione di irrealtà (derealizzazione), quanto i pensieri di perdita del controllo e di impazzire da lei descritti ("Oddio e se impazzisco e mi butto dal balcone?").

Quanto ci descrive è dunque un insieme di fenomeni ampiamente noti nella letteratura specialistica sull'ansia e sul panico. Laddove volesse approfondire la conoscenza di questi fenomeni, le allego di seguito alcuni articoli da me curati su questi temi:

Psicoeducazione sull'ansia:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2514-psicoeducazione-il-panico-e-l-ansia.html

Paura di perdere il controllo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2442-paura-ed-ansia-di-perdere-il-controllo-o-impazzire.html

Infine, le allego un link che rimanda ad un video che ho realizzato per descrivere il meccanismo del panico secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale:

https://www.youtube.com/watch?v=3jVhu6fsSis



La saluto cordialmente,

Dr. Alessio Congiu

Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio Dottore,
Grazie per aver risposto alla mia richiesta.
Tutto quello elencato, rispecchia a pieno la situazione da me vissuta.
A volte ho paura persino a stare sul balcone perché penso 'se non esiste nulla allora uno pure che si butta non succede nulla'.. Tutto questo ovviamente con tanta paura e panico perché io non mi permetterei mai..
Ero una persona piena di vita... Questi giorni sono molto pesanti per me.. Poi ho notato che, con il clima altalenante mi sento peggio..
Oggi ad esempio è coperto, pesante e, mi sento davvero con il morale sotto i piedi.
[#3]
Dr. Alessio Congiu Psicologo, Psicoterapeuta 83 6 16
Gentile utente,

se volessimo prendere come esempio il pensiero da lei riferito ("Se non esiste nulla, allora uno pure che si butta non succede nulla"), il fatto che quest'ultimo si stia ripresentando frequentemente nella sua giornata (criterio di frequenza) con un grado modesto di disagio emozionale (criterio di intensità) e con un contenuto che appare in netto contrasto con la propria volontà (criterio di egodistonia), esorterebbe alla sua descrizione nei termini di "ossessione".

Le ossessioni esprimono dei pensieri negativi ricorrenti e persistenti che vengono avvertiti da chi li esperisce come in contrasto con le proprie convinzioni, i propri valori e con la propria percezione della realtà.

Il fatto che lei viva tale pensiero con ansia e apprensione esprime esattamente la natura intrusiva di tale esperienza, come pure che il suo desiderio sia opposto a quello che traspare dal contenuto di tali pensieri ("...io non mi permetterei mai"). Se infatti tale pensiero non si associasse all'emozione di panico da lei descritta, potremmo supporre che fosse in linea con le sue intenzioni e motivazioni, in modo non diverso da come avviene in molti stati depressivi in cui il pensiero di porre fine alla propria vita non esprime di per sé un fenomeno associato ad ansia e apprensione, in quanto in linea con il proprio bisogno di porre termine all'angoscia di perdita o al profondo stato di apatia che si starebbe vivendo.

In sostanza, il fatto che tale esperienza mentale sia un pensiero ossessivo ci esorta a ritenere che lei non arriverebbe mai al punto di gettarsi da balcone di sua spontanea volontà, benché TEMA ciononostante che tale evento possa verificarsi per effetto di una supposta perdita di controllo sul proprio comportamento conseguente al vissuto di derealizzazione:

EVENTO: vissuto di derealizzazione
PENSIERO: "Se non esiste nulla, allora uno pure che si butta non succede nulla" (interpretazione catastrofica alla base del panico conseguente)
EMOZIONE: Panico

Ora, benché tali esperienze mentali NON esprimano necessariamente un fenomeno patologico - essendo esperienze mentali comunemente vissute dalla popolazione mondiale - a seconda della della frequenza, della durata e dell’intensità del disagio con cui si manifestano possono dar luogo a problematiche psicologiche per le quali sarebbe opportuno richiedere una consulenza specialistica.

L'invito, pertanto, è quello di discutere di quanto starebbe vivendo con un professionista che la aiuti a comprendere più nello specifico quanto starebbe vivendo in questo periodo.


Nella speranza che riesca quanto prima a risentirsi una persona piena di vita come si sentiva un tempo, la saluto cordialmente.

Dr. Alessio Congiu
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