Mia sorella e i problemi di alimentazione

Salve, io e mia madre siamo disperati per quanto riguarda la salute mentale e fisica di mia sorella.


Fino a due anni fa mia sorella è sempre stata anoressica.
Non mangiava, diceva di mangiare, ma non lo faceva, e ciò era stato anche diagnosticato da un medico, ed è andata in cura e tornata "normale".
Oltre i vari problemi mentali di cui lei e io e tutta la mia famiglia siamo a conoscenza, legati al cibo, mia sorella è passata da un estremo all altro.
Se prima mangiava poco e mangiava solo verdure e frutta, adesso mangia come un uomo adulto di 150 kg.
Parliamo di confezioni da 2kg di gelato in un'ora, 5 tubi di pringles in due ore, grana, pane, bibite, tutto nell' arco di una giornata.
E purtroppo succede quotidianamente.
Non possiamo lasciare nulla in frigo o freezer che mangia anche quello.
Quando non c'è nulla si mette a farsi la pasta di notte, il riso, il pane e molto altro.
Vuole sempre andare a fare lei la spesa.
Non possiamo lasciare nulla in frigo che mangia tutto.
Abbiamo notato che tende a mangiare tutto questo di sera, quando è sola in sala davanti alla tv o al telefono.
Insomma, mangia anche 3000-4000 calorie al giorno.
La cosa preoccupante, è che, nonostante ciò, e magrissima.
Sembra ancora anoressica, ha due gambe minuscole, tutta pelle e ossa.
Cosa potrebbe essere?
Com'è possibile?
Abbiamo già fatto fare degli esami, e non sono emersi cancri o altre malattie, ma sono emersi valori sballati di altre cose che ora purtroppo non ricordo.
Inoltre non le viene il ciclo da molto.
Dimenticavo di dire che lei ha 19 anni.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
lei ha certamente sentito parlare di bulimia, un disturbo alimentare solo apparentemente opposto all'anoressia.
Si rivolga al medico e allo psicoterapeuta che hanno già seguito sua sorella.
Ci tenga al corrente; auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Ho fatto qualche ricerca online ed effettivamente coincide tutto, tranne una cosa, il fatto di sentirsi in obbligo di usare purghe/vomitare. Dottoressa, è possibile che lei faccia tutto questo e mantenga il peso senza vomitare o usare purghe/lassativi o altro? E magari ha solo un metabolismo molto veloce? Oppure per mangiare tutto quello così spesso senza ingrassare deve per forza ricorrere a questi metodi?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
provi a valutare se sua sorella subito dopo il pasto si ritira in bagno, o se qualche tempo dopo ci si trattiene a lungo, e potrà avere qualche risposta.
In ogni caso ne parli al medico di famiglia.
Nei maggiori ospedali opera un'équipe per i disturbi alimentari.
Auguri.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta, ma prima di allarmare vorrei farle un altra domanda. Anche se dovesse vomitare il cibo o usare purghe o espellerlo, non dovrebbe comunque prendere peso? Ho sentito che vomitando o così, non riesci a espellere tutto il cibo mangiato senza prendere nemmeno un grammo. Lei è proprio pelle ed ossa, non ingrassa nemmeno di un grammo nonostante è da tanto che ha queste abbuffate. Dunque, non dovrebbe comunque ingrassare nonostante dovesse vomitare? Grazie
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dopo
Utente
Utente
Comunque si, si ritira in bagno spesso e a lungo, lei dice di guardare serie TV e che al bagno si trova meglio... Però ci sta troppo e troppo spesso, ma mia madre non trova segni di vomito, purghe eccetera. Comunque rimarrebbe lo stesso quella domanda che le ho posto sopra, grazie mille
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
le domande deve farle agli specialisti ospedalieri dei disturbi alimentari che prenderanno in carico sua sorella, e per primo al vostro medico di famiglia.
Comprendo la sua preoccupazione, il dolore e il desiderio di immaginare qualcosa di diverso dalla realtà che ha sotto gli occhi, ma ritengo che perdere tempo sia dannoso.
Ancora auguri.
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dopo
Utente
Utente
Salve, grazie nuovamente per la risposta. Ormai io e mia madre sappiamo già da tempo che ha problemi, ma voglio solamente quest' ultima informazione. Le ho provato a dire della mia domanda e della sua risposta, spiegandole questo fatto della bulimia. Lei però insiste chiedendomi come sarebbe possibile non prendere nemmeno un grammo, anche se vomitasse, non dovrebbe comunque ingrassare, dato che anche vomitando o usando purghe, una parte del cibo viene assorbita dal corpo? Come lo potrei spiegare a mia madre questo fatto? Mia madre controlla spesso il bagno appena mia sorella Esce, ma non c'è mai stata traccia di vomito o altro. Ripropongo dunque la mia domanda che prometto sarà l ultima, e poi agiremo di conseguenza. E'possibile dunque non prendere peso nonostante ingerisca tutto quel cibo? Può dipendere dal metabolismo? O nemmeno con il più veloce al mondo sarebbe possibile mantenere il peso?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
lei sta cedendo a un meccanismo perverso: accetta la discussione con un soggetto psichiatrico, che troverà sempre un argomento più dell'interlocutore per difendere il proprio operato, finendo per travolgere la razionalità di chi non blocca questo circolo vizioso.
Infatti insiste a chiedere a ME, che non sono medico e non ho mai visto sua sorella, se la stessa è esageratamente magra per naturale metabolismo; e questo perché non può proprio accettare che come tutti i bulimici sua sorella è diventata abilissima nel nascondere vomito e feci liquide, e ha compromesso il proprio metabolismo.
Chiede se non dovrebbe ugualmente prendere peso, ingurgitando così grandi quantità di cibo, ma io capovolgo la domanda: se quello di sua sorella fosse un metabolismo SANO, non dovrebbe prendere peso?
Nella sua prima email lei scrive: "Fino a due anni fa mia sorella è sempre stata anoressica. Non mangiava, diceva di mangiare, ma non lo faceva, e ciò era stato anche diagnosticato da un medico, ed è andata in cura e tornata "normale".".
Ma normale come, se ha continuato ad alimentarsi in maniera abnorme? Chi l'ha dichiarata guarita?
Le ripeto che esistono équipe specialistiche nel Servizio Sanitario Nazionale, in molti ospedali. Meglio effettuare delle analisi con urgenza e programmare un ricovero. Ogni altra perdita di tempo è un rischio.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve di nuovo, ne abbiamo parlato in famiglia, ma come sempre lei trova un qualcosa con cui contraddirmi. Ribadisce sul fatto che non vomiti o altro, mia madre non sa a cosa credere. Beh, io ci ho provato e l ho avvertita.
Si arrabbia e alza i toni, continuando a negare di esserlo. E dice "ma se lo fossi, tu cosa faresti nei miei panni?" Oppure "bene, allora quale sarebbe la tua soluzione?" e cose così. Sembra davvero dire la verità, ma infondo io so che non è così, ma purtroppo in qualche modo riesce sempre a convincere mia madre. In casa spariscono anche i soldi dai portafogli, oggi per esempio mia sorella ha detto di aver perso 10 euro dal portafoglio e che qualcuno li ha presi. Io e mia mamma pensiamo che li abbia usati per comprare cibo e abbia fatto un teatrino, ma alla fine chi sono io per dirlo? Questa dei soldi è una cosa che c'è da tempo, e non si sa ancora chi sia a prenderli o altro. Qualcuno che non vuole essere aiutato non può essere aiutato.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
capisco il suo scoraggiamento e il suo disperato senso d'impotenza: è sempre questa la reazione dei familiari di fronte a qualcuno che attenta alla propria salute, alla propria vita, e nello stesso tempo finge che tutto vada nel migliore dei modi e che il problema sia solo nella fantasia degli altri.
Nel suo caso c'è anche una madre che non la supporta, forse perché è stanca e ha bisogno di non vedere, non capire. Ma altri parenti, un padre, non ci sono?
La sparizione dei soldi può far pensare all'acquisto di anoressanti, di purghe di quelle che nessun medico potrebbe prescrivere, ma anche alla droga, che spiegherebbe molte cose.
A sua sorella che dice: "ma se lo fossi, tu cosa faresti nei miei panni?" oppure "bene, allora quale sarebbe la tua soluzione?", per quanto queste frasi vengano lanciate in tono provocatorio, perché non rispondere che è disposto a cercare con lei l'ospedale dove si possa trovare un'équipe medico-psicologica capace di curarla?
Ovviamente, anche per questo le indicazioni del medico di famiglia rimangono basilari. Ha provato a presentargli la situazione, magari portando con sé una foto attuale di sua sorella? Col telefonino è facile.
Giusta è la sua desolata osservazione: "Qualcuno che non vuole essere aiutato non può essere aiutato"; senonché è sempre meglio, quando c'è in gioco la vita stessa di una persona non del tutto padrona delle proprie azioni, tentare tutto.
Ritengo che altro io non possa fare per lei, per cui non le risponderò più. I medici possono darle ulteriori indicazioni, soprattutto sui rischi che sua sorella corre.
Io le faccio infiniti auguri perché possa trovare la forza di andare avanti.
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