Ho sbagliato ed ora soffro di attacchi di ansia

Salve, qualche anno fa mi sono messo insieme la mia ragazza.
Era un periodo difficile della mia vita e in lei avevo trovato un conforto.
Ora abbiamo avuto un bambino.
Invece di essere felice sono travolto dalla ansia, perché mi sono reso conto che forse non è quello che volevo, è successo molto in fretta.
Ho attacchi di ansia e disturbi del sonno.
Vorrei però salvare questo rapporto, e soprattutto mio figlio, non buttando via tutto ma neanche stare così male e non vivermi il momento.


Grazie per ogni vostra risposta
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

. Voi siete insieme da vari anni,
. Lei ha abbondantemente superato il 30 anni,
. la gravidanza dura 9 mesi
e dunque la sua affermazione che ".. è successo molto in fretta.." va presa NON come un dato di realtà, bensì come una Sua percezione soggettiva.

Il fatto è che sicuramente avere un bambino rappresenta un notevole stress, soprattutto se egli ha pochi giorni;
stress soprattutto per la madre (parto, allattamento, sonno interrotto, espropriazione di qualsiasi tempo personale..),
ma anche per il padre, a causa dei notevoli cambiamenti interiori che tale nuova condizione mette in moto, come troverà descritto qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6803-neo-papa-obbligati-a-casa-per-legge.html : L'importanza psicologica della presenza paterna
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html .

Lei nel titolo dice: "Ho sbagliato": ma in cosa? forse a mettere al mondo un figlio?
E' successo. Non è possibile un rewind.

Il problema eventualmente è farsene spaventare,
non riuscendo a riconoscere una situazione potenzialmente *evolutiva* anche per sè. In questo l'ansia ha una (grossa) parte di responsabilità.
E dunque, considerato che non è possibile tornare indietro, occorre attrezzarsi al meglio per essere un buon padre e un buon compoagno:
. torni dal Suo Psichiatra per rivalutare insieme l'utilità eventuale di riprendere quel farmaco (Dxxxxxxn) che stava assumendo giusto un anno fa;
. effettui alcuni colloqui con uno Psicologo anche Psicoterapeuta con l'obiettivo di mettere in atto una adattamento positivo alla nuova situazione riducendo lo straripamento dell'ansia da novità.

Lei sembra aver paura .. della paura, non della situazione.

(NB: Come mai ha cancellato autonomamente il precedente consulto contemporaneo? Trovo che il titolo era molto efficace e centrato: "Stress e ansia dopo il primo figlio", ed inoltre sintetizzava fatti non giudizi..)

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Salve dottoressa , grazie per la sua disponibilità . Il fatto è che ogni volta che mi trovo in una situazione di responsabilità crollo . Può succedere sia nel lavoro come in altre occasioni . Quando affronto una situazione dove non riesco ad avere il controllo , e a farla breve , non mi ci trovo ,non mi sento a mio agio , scappo. altrimenti subentra uno stato di angoscia ansia e insonnia . È successo in passato di scappare , e uso proprio la parola scappare ,perche ero fuori città e sono andato alla stazione del treno e tornato a casa . Non riesco ad affrontare la situazione in maniera lucida . L' ansia mi logora non facendomi dormire , e più non dormo più peggioro il mo stato di animo ....delle volte ho pensieri molto brutti da invocare la fine ..

NB ( il consulto precede l' ho cancellato perché volevo argomentarlo in maniera diversa )
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Stavolta non può scappare. Ha un bambino!

Ma per affrontare occorre chiedere aiuto e accettare di averne bisogno,
e dunque predisponendosi a riceverlo.

Le modalità le ho chiarite nella risposta precedente.

Chiedere e accettare di aver bisogno di aiuto:
se Lei non lo facesse, tenga conto che ora non siete più tra due adulti (la coppia),
ora siete un triangolo: la figura più pungente; e dove uno dei tre corre il rischio di rimanere escluso a fronte di una nuova coppia, quella madre-figlio.
Agisca al più presto.

Dott. Brunialti
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