Rapporto disabilità, condizione incel, relazioni umane

Buongiorno, vi scrivo perché avrei bisogno di un consulto o di capire almeno di cosa soffro.

Sono un disabile di 30 anni affetto dalla nascita da diplegia spastica agli arti inferiori, ho anche una leggera curvatura ventrale sul pene.

La non accettazione della mia condizione nonostante tanti interventi migliorativi mi ha reso insicuro e pessimista con una scarsa autostima sulla mia condizione; giunto a questa età sono nella condizione di incel, non ho mai avuto una relazione sentimentale,, mai avuto un rapporto (e ciò mi causa tanta insicurezza perché mi sento in ritardo), mai dato un bacio. Mai niente.

Non frequento forum, non odio le donne, ma qualche "no" mi ha frenato e ho sempre avuto paura di provarci con le mie amiche, vedendo già la risposta.

La mia più grande paura è quella di rimanere solo e quindi per essere accettato sono sensibile alle critiche, vedo il mio comportamento sempre in errore.

Mi sento un errore in tutti i sensi, sia fisicamente che caratterialmente. Ho difficoltà a relazionarmi con gli altri, e rimango spesso solo per il mio carattere.

Questo mi porta ad avere esplosioni di rabbia anche con i miei genitori che sono troppo protettivi, e quindi sento come carcerieri, tuttavia sono anche insicuro. Mi sono dichiarato solo una volta con una persona, forse narcisista, la trappola perfetta per un coodipendente come me
Mi dicono tutti che dovrei avere un carattere deciso, tuttavia una mia amica mi ha detto che chiedere l'età di tutte le sue amiche e vedere in loro dei potenziali partener affettivi le da fastidio e mi fa sembrare maniaco. Mi ha distrutto, e ora sono molto deluso.
Accetto l'essere criticato per il modo di provarci ma non per la voglia anche "ossessiva" di voler provare una relazione.
Mi sento in ritardo.
Non ho più ambizioni, mi vedo disabile e ho paura di fallire.

In attesa di un consulto cosa mi potete dire?
Che tipo di percorso mi consigliate?
Comportamentale o nell'acquisizione di abilità relazionali- di autonomia di vita (cucinare, prendere i mezzi in autonomia per avere occasione di socializzazione)?


Grazie mille.

[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

la disabilità fisica può realmente rendere difficile la costruzione dell'identità corporea
e più globalmente l'immagine che si ha di sè come persona, non nascondiamocelo.
(Al riguardo potrà vedere il video nella mia scheda personale, qui sul sito.)
Per questo l'accompagnamento psicologico può risultare necessario nelle varie fasi di vita.

Riguardo alla Sua amica che con molta sincerità ".. mi ha detto che chiedere l'età di tutte le sue amiche e vedere in loro dei potenziali partener affettivi le da fastidio..",
condivido; ne apprezzi la schiettezza.
Trovare un* partner non è sempre semplice, "essere palesemente in cerca" rischia però di distruggere anche le amicizie.

Lei ci chiede di consigliarLe un tipo di percorso, cosa che molti nostri utenti chiedono
non pensando che occorrono almeno due o tre colloqui in presenza per comprendere di cosa ha bisogno "quella specifica persona" che l* Psy si trova davanti
e dunque quale sia l'approccio più adatto per lei; quello *integrato* comprende a mio parere il meglio dei vari approcci e in questo senso è maggiormente flessibile, ma proporglielo come adatto a Lei lo riterrei una stupidaggine.
Implicherebbe che io abbia fatto implicitamente una diagnosi (impossibile online) sulla base delle Sue poche soggettive parole e che in conseguenza a questo errore metodologico Le suggerisca anche un approccio ..
Al riguardo può documentarsi qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html .
Non sottovaluti però la capacità e possibilità di "incontro" tra le due persone: Terapeuta e Paziente; è la base dell'alleanza terapeutica e dell'efficacia di ogni percorso di psicoterapia.

E dunque Le consiglio di documentarsi in rete leggendo il curriculum dei professionisti, anche di quelli della Sua area geografica che collaborano con MedicItalia.
Le occorre un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, con esperienza professionale in merito.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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