Come si spiegano queste cose?

Salve!
Sono una ragazza di 24 anni è fidanzata con il mio attuale ragazzo da 1 anni poco più.

Vi spiego in breve la mia situazione... con questo ragazzo la storia è iniziata un po’ in maniera titubante.
Per via delle mie paure e delle mie insicurezze dovute anche alla mia ex storia.

Lui non si è comportato sempre bene e io di questa cosa ne ho sofferto molto.
Io non l’ho mai tradito e mai lo farò perché lo amo più della mia stessa vita.
Ho sempre lottato per lui e per tenerlo affianco a me.
E per costruire sempre il nostro rapporto in maniera serena.

Ma mi sono capitati episodi in cui ho conosciuto persone della quale mi sentivo attratta ma non ho mai fatto assolutamente nulla.

Il semplice fatto che mi dessero attenzioni o che mi mandassero un messaggio mi faceva piacere.

Ma sono cose nate e morte li.

Non mi permetterei mai di tradirlo e anzi parliamo di futuro e vita insieme.

Ora come ora in preda ad un periodo di ansia sto tenendo sotto controllo tutto quanto, quello che pensò e le reazioni che ho.
E sembra stia facendo l’effetto contrario.

Abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi fidanzati e ci siamo usciti a cena.

E mi sono fatta pensieri su questo ragazzo.
E mi ci sento in colpa perché penso non posso vivermi un rapporto normale e conoscere gente nuova senza farmi pensieri’?

Mi fa stare male questa cosa.
Perché magari prima non ci facevo caso.
Mentre adesso mi crea un’ansia assurda perche non voglio che accada questo ma voglio concentrarmi solo sul mio ragazzo e vivere una relazione tranquilla.

A me non manca nulla.
Ora ho fiducia in lui e stiamo davvero bene.
È proprio ora che le cose vanno bene la mia testa si impanica...
non so come uscirne
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
Gentile utente, le pongo una domanda di approfondimento seppur personale.
Con il suo fidanzato la relazione intima è soddisfacente ed è "attratta" o ancora attratta da lui?

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta!
Si certo.
Lui mi piace molto fisicamente e abbiamo rapporti intimi normali.
Ovvio che magari mi ha creato un po’ di problemi il fatto che non riuscissi ad avere un proprio orgasmo con lui attraverso la penetrazione ma solo con la mastuebazione da parte sua.
A volte mi capitava di avere fantasie riguardo alle mie esperienze passate e questa cosa mi ha turbata parecchio sopratutto nell’ultimo periodo. Quando prima magari non mi importava nulla di queste cose.
È come se adesso tutto quanto mi crea ansia e non so perché
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dopo
Utente
Utente
La cosa che non riesco a capire è perché magari prima non facevo caso a queste cose poiché impegnata nella mie paure sulla gelosia ecc.. invece ora di punto in bianco qualsiasi cosa mi crea un problema.
Come se la mia testa dovesse per forza stare male per qualcosa.
Io non vedevo l’ora di avere rapporti intimi con lui e lui mi è sempre piaciuto fisicamente.
Ma ora come ora tutto mi crea ansia e non capisco perché
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
Gentile utente, da quanto descrive e si può dedurre sembra che la vostra relazione, a livello immaginario, implichi altri personaggi esterni alla stessa che, in qualche modo, alimentano conflitti, desideri ed ansia, come se non la si potesse vivere in "santa pace" realmente senza queste condizioni.
Come mai le scattano, in modo diciamo automatico, certe fantasie?
Come mai subentra questa necessità e, inoltre, lei non raggiunge l'orgasmo attraverso una modalità convenzionale?
È stato sempre così e soprattutto con lui?
Consapevole che si tratta di argomenti sensibilmente personali, sarebbe tuttavia importante che ci si interroghi su questo trattandosi comunque di meri sintomi, ovvero, di pensieri o comportamenti che si manifestano anche contro la sua stessa volontà, sfuggendo al suo controllo cosciente.
Si potrebbero fare diverse ipotesi ma serebbero solo tali senza un adeguato approfondimento.
Potrei dirle, ma è solo uno spunto di riflessione, che in questo modo lo "punisce" o si "vendica" per quel che le ha fatto, se ho ben capito lui è responsabile di qualcosa che implica un'altra donna o qualcosa che ha leso la sua fiducia, e quindi la sua rabbia verso di lui non è stata ancora elaborata nel suo inconscio, anche se consapevolmente dice di amarlo.
Trattasi quindi di un conflitto intrapsichico che persiste e che la induce a certi automatismi mentali che poi, ovviamente, la fanno sentire in colpa perché coscientemente lei è sicura del suo sentimento.
Si può perdonare con la ragione e il cuore ma l'inconscio, che pure può dimenticare e rimuovere, purtroppo può anche trasformare l'affetto negativo producendo certe manifestazioni.
Se il vostro rapporto intimo, da parte sua, è sempre stato così allora ci potrebbe essere dell'altro a livello di "incastro" sessuale.
Infine, se lei predilige, a priori, la stimolazione clitoridea è una questione che riguarda la sua sessualità ma le fantasie comunque hanno un valore da indagare, come pure il desiderio che esperisce quando incontra altri uomini.
Come se ci fosse un resto che non si cancella solo nell'amore che sostiene di esperire per lui o nel fatto che non ci sia più l'altra donna.
Che lei voglia comunque soffrire è un'altra questione che, a mio avviso, implica qualcosa che potrebbe riguardarla al di là di questa relazione, per cui sarebbe necessario comprendere quale sia il suo atteggiamento nei confronti della vita, di sé stessa, il modo in cui lei si percepisce, e dell'alterita'.
In fondo le relazioni condensano quel che siamo ma questa, in particolare, ha attivato in lei qualcosa che riguarda la sua verità più profonda.
L'angoscia è un segnale e se decifrato non solo può non far più male ma anche aiutarci a conoscere noi stessi e come siamo.
In attesa di una sua replica, la saluto con le migliori rassicurazioni affinché quest'ansia le sia più leggera e foriera di una conoscenza possibile.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.
Per quanto riguarda la mia sessualità le vorrei dire che all’inizio la
Nostra sessualità non era così soddisfacente.. lo è diventata dopo..
E comunque queste fantasie come le dicevo non venivano prese in considerazione.. magari in delle volte in cui ero meno eccitata.. ma mai gli diedi peso a queste cose.
Per quanto riguarda gli altri.. non è un desiderio sessuale.
Non sono attratta sessualmente ma è un attrazione prettamente fisica.
Come a dire è un bel ragazzo .
E la cosa strana è che comunque questo mio lato caratteriale c’è sempre stato. Ma solo ultimamente gliene do peso e mi crea ancora più ansia. E di conseguenza più mi dico di non provare attrazione è più è peggio
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
Cara utente.
Grazie per le preziose delucidazioni.
Per quanto possa sembrare strano, assurdo, amorale o contraddittorio rispetto al sentento esperito, fare fantasie durante l'atto sessuale è più comune di quanto si possa pensare.
Quel che piuttosto sarebbe da comprendere è il legame tra queste, il senso di colpa e l'angoscia e il rinforzarzi delle prime, come in un circolo vizioso che si auto rinforza ed in cui lei si sente come impotente e preda più che protagonista nel suo immaginario erotico, come se fossero delle ossessioni.
Se così fosse, le ribadisco che andrebbe approfondito il suo rapporto con sé stessa e l'uso che fa del suo immaginario e del suo pensiero perché, come giustamente dice lei, è come se qualcosa in sé stessa volesse farla star male, anche nel momento in cui si dovrebbe avere un rapporto di piacere.
Oltre a quelli da lei descritti nella sua vita di coppia, ha altri sintomi, pensieri o angosce che la affliggono?

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per le sue risposte così precise e dettagliate.
In realtà nell’ultimo periodo si.
Sembra assurdo ma sono una ragazza oltre che molto ansiosa anche molto gelosa per via delle mie ex storie precedenti.
Durante i primi periodi di relazione ero ignara di tali pensieri poiché concentrata sulla paura di perdere il mio fidanzato.
Come le cose hanno iniziato a regolarizzarsi i miei pensieri si sono rivolti nei confronti di quello che avevo fatto io. Ovvero nell’andare a parlare con altri ragazzi ma sempre senza nulla di male soprattutto come gesto di insicurezza e paura di essere lasciata. Parlare con questi ragazzi mi dava un certo benessere. Ma sono cose nate e morte li. Nessun tradimento. Niente di niente. E come si sono presentati i primi pensieri ho sentito la necessità di raccontare al mio fidanzato quello che era successo.. sentendomi in colpa quando in realtà non avevo fatto niente dj male praticamente. Ho passato 2 mesi a farmi paranoie e ossessioni .. sentendomi sbagliata e mettendo in dubbio tutta la relazione stessa. Cosa che mi ha fatto stare molto male.. poiché prima non succedevano queste cose
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
Cara utente. Da quel che dice ci sono già degli utili spunti per rintracciare la causa delle sue ansie legate alla relazione ed alle relazioni ma anche al suo modo di percepirsi.
La paura della perdita l'ha spinta ad aprirsi al mondo in un modo che ora le ritorna come ansiogeno e la fa sentire in colpa e quindi "sbagliata".
Con questo sta anche alimentando le sue insicurezze.
Se, come afferma, ora il vostro rapporto ha preso una piega più solida e rassicurante, sembra strano che quello che le accade o ha fatto, mini il legame, almeno per lei, proprio quando tutto dovrebbe andar bene.
Qui pure è stata precisa, ammettendo che sembra che debba sempre trovare il "cavillo" per star male e questo, credo, sia indice più del suo rapporto con sé stessa ancor prima che con l'altro.
Se non è l'altro, infatti, a minacciare la sicurezza del rapporto è come se ci fosse qualcosa in lei che cercasse di farlo.
Personalmente approfondirei queste dinamiche che la inducono a viversi in un modo che la mettono in una precisa posizione di "precarietà" confermando le sue insicurezze.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua risposta.
Infatti sembra paradossale ma è come se la mia testa sempre in presa alla paura e all’ansia si sia abituata a questa situazione.
Forse perché vivo con l’idea di vivere una relazione perfetta quando so che in realtà così non lo è mai.
E tutto quello che mi capita lo vivo e lo prendo come ansia facendo nascere in me pensieri anche brutti che mi fanno pensare di essere una persona cattiva o sbagliata.
Sto seguendo un percorso di terapia con una psicologa con la speranza di poter venire fuori da questa situazione il prima possibile.
Grazie mille per le sue gentili risposte
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Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 209 6 1
Cara utente. Benissimo che stia seguendo un percorso di psicoterapia.
Approfondisca, come immagino stia già facendo, queste dinamiche.
I migliori auguri per comprenderle e per superarle, affinché acquisisca una maggiore sicurezza in se stessa ed un rapporto con lei più sereno.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta