Ansie e ipocondria senza sosta

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 30 anni che da circa 5 anni soffre di crisi molto forti di ipocondria.

Ho sempre avuto la mania di controllarmi, ma mi faceva paura andare dal medico o anche solo dire a mia madre che notavo qualcosa di strano.

Dal momento in cui ho ricevuto la prima lettera di invito dalla parte della mia regione a sottopormi al pap test è invece scattato qualcosa in me, e ho iniziato a far visite per qualsiasi cosa.

Queste mie crisi hanno durata variabile (2-3 mesi), si affievoliscono e ricompaiono dopo qualche mese.

Vi dò qualche info sulla mia vita familiare per avere un quadro più completo.

Sono figlia unica, non ho mai conosciuto mio padre in quanto, quando mia madre è rimasta incinta, loro si sono lasciati e lui è tornato dalla precedente moglie (in un'altra regione) con cui già aveva una figlia.
Di comune accordo hanno deciso che non avrei mai avuto rapporti con lui in cambio di una rinuncia agli alimenti: infatti io porto il cognome di mia madre.

Purtroppo ho un pessimo rapporto con mia madre, credo di essere sempre stata un peso per lei (sebbene non abbia mai avuto problemi economici) in quanto mi ha sempre rinfacciato qualsiasi cosa.
Nel corso della mia vita ha avuto 3 compagni diversi: il primo fino ai miei 17 anni e che ho sempre considerato come un papà, il secondo (per cui ha lasciato il primo) fino ai miei 24 anni e il terzo (suo attuale marito, per cui ha lasciato il secondo) con cui è andata subito a vivere andando via di casa.
Soprattutto da quando ha questo terzo uomo, il rapporto con lei è sempre più distaccato (ma non per colpa del marito), anche se paradossalmente io mi sento molto meglio quanto non la vedo e sento.

Questa situazione in generale (soprattutto l'ipocondria) mi ha creato un forte malessere, per cui da due anni sono seguita da una psicologa: lei ritiene che la mia ipocondria sia dovuta a un bisogno di controllo che sfogo sul mio corpo e che non riesco ad avere su altri aspetti della mia vita.

La mia ossessione sta però peggiorando.
Quest'anno ho dovuto sottopormi ad una biopsia per un nodulo al seno (la seconda in due anni), per fortuna negativa.

L'anno scorso ho tradito il mio ragazzo (con sui sto da 10 anni, tra continui alti e bassi) con un mio collega molto più grande di me; credevo di essermene innamorata, la cosa è andata avanti qualche mese finché ho deciso di chiuderla.
Il problema è che ho sempre dei piccoli sintomi che attribuisco a qualche malattia (le ricerche in internet non aiutano in questo senso) che credo che quest'uomo mi abbia passato e che io penso di meritarmi per come mi sono comportata.
La mia psicologa sostiene che questo mio autoinfliggermi sia dovuto al senso di colpa che provo, ma io non riesco a liberarmi da questa ossessione, che ora inizio anche ad avere nei confronti del mio fidanzato che si sta sottoponendo a qualche accertamento.

Come uscirne?
devo forse cambiare psicologo visto che non vedo miglioramenti dopo tanto tempo?

Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

ci scrive che
".. La mia psicologa sostiene che questo mio autoinfliggermi sia dovuto a.."
".. lei ritiene che la mia ipocondria sia dovuta a .."

Da parte nostra quattro domande:

- La Psicologa è anche Psicoterapeuta? Solo in questo caso può curare.

- Oltre ad indagare le cause, a fare ipotesi, in questi due anni di percorso state anche lavorando per identificare e applicare delle strategie di fronteggiamento delle "Ansie e ipocondria senza sosta"? Sta ricevendo aiuto dalla Psicologa per quest'ultimo aspetto?

- Lei si impegna ad applicare puntualmente le indicazioni anche operativo/comportamentali della Sua Psy?

- Dopo 5 anni, è stata presa in considerazione l'ipotesi "farmaci", come supporto nel percorso psy?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
La psicologa non è psicoterapeuta, e non abbiamo affrontato il percorso da lei indicato.
Ho però, in accordo col medico di base, assunto il sereupin per circa 7 mesi due anni fa, farmaco che mi aveva aiutato molto.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

"da due anni sono seguita da una psicologa"
"La mia ossessione sta però peggiorando"
"devo forse cambiare psicologo visto che non vedo miglioramenti dopo tanto tempo?"

Mettendo in fila queste Sue frasi, la risposta è:
prenda seriamente in considerazione questa ipotesi orientandosi su un percorso come sopra descritto.
Per quanto riguarda il farmaco, sarebbe consigliabile la rivalutazione della sua efficacia assieme allo psichiatra.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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