Patofobia paura di avere un cancro

Buongiorno sono una ragazza di 25 anni, 4 anni fa toccandomi il seno sentii una pallina, andai da un senologo e mi diagnostico dei fibroadenomi mi spiegó che vanno controllati e tolti se crescono piu di un tot.
Fin li tutto bene... Mi informai su internet e di li un sacco di storie di diagnosi sbagliate, persone che andando a controllo per fibroadenomi poi si sono ritrovate un cancro, agobiopsie ecc... Che dirvi... L ansia fu così tanta che saltai il controllo a 6 mesi ma comunque ero in continua agitazione tanto da mangiare poco, svegliarmi la mattina con la sicurezza che un giorno anch'io avrei avuto il cancro al seno e che era solo questione di tempo... Rimasi incinta e presa dalla gravidanza e dalla gioia del bimbo non ci ho piu pensato, fino a due settimane fa quando mi sento un altra pallina nel seno, non volevo controllarmi ma il mio dovere di mamma mi diceva di farlo.
Torno al controllo ed è tutto ok loro sono ancora li e di tornare tra un anno... Da quel giorno anziché tranquillizzarmi sono sprofondata, mangio poco, ho ansia perenne, il solo pensiero di dover fare ogni anno una eco al seno e poter ricevere brutte diagnosi o anche solo falsi allarmi mi fa stare male, vivo nella convinzione che prima o poi nella mia vita lo avrò, e penso a come reagiró a come troverò la forza, a mio figlio, e mi si stringe lo stomaco ed il petto... Piango, mi sento diversa dalle altre ragazze a causa fi di questi noduli, e consulto internet per rassicurarmi ma mi sento ancora peggio.
Ci sono momenti dove riesco a non pensarci ma la notte comunque sogno sempre cosw inerenti alla mia paura... E la mattina mi sveglio angosciata senza voglia di iniziare la giornata, la sera va meglio... ma non sempre...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
è comprensibile che la sera le cose vadano un po' meglio, dal momento che nel corso della giornata, tanto più con un bimbo piccolo da accudire, ha modo di "distrarsi" dai suoi pensieri.
Che sono "solo" pensieri e non è la realtà.
Il problema sta nel fatto che Lei, come tutte le persone ansiose, reagisce emotivamente a tali pensieri COME SE fossero la realtà, ma il fatto che sia possibile che una cosa accada, non significa che sicuramente accadrà.

Una pre-occupazione positiva ed efficace la porterebbe a non saltare i controlli periodici, con la consapevolezza che la prevenzione è l'arma più decisiva contro questo tipo di malattie: se ne ho davvero timore, ciò che è in mio potere fare è ridurre il rischio di accorgermene in ritardo, aggravando la situazione.

Ciò che , invece, Lei fa pensandoci tutto il giorno, tutti i giorni, è illudere se stessa che se ne sta occupando, perché ci pensa.
Ma lo fa in maniera distruttiva, poiché l'ansia si autoalimenta e la ricerca compulsiva sul web non solo non le fornisce rassicurazione, ma le provoca angoscia.
Tutto ciò le fa procrastinare le visite e i controlli, con l'unico effetto possibile che, nel caso in cui dovesse veramente incappare in qualcosa di più complesso, il potenziale esito sarebbe anche sua responsabilità e non solo di chi la dovrebbe curare.

Credo che debba a se stessa e al suo bimbo giornate più serene e per far questo le suggerisco di occuparsi delle sue ansie, rivolgendosi al più presto ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona, che si occupi specificatamente di queste problematiche.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la celere risposta, sicuramente mi rivolgerò personalmente ad un vostro collega, perché ormai non riesco più ad essere razionale e devo dire che anche le persone intorno a me sembrano non capirmi più, a volte riesco ad essere razionale e pensare che purtroppo queste cose possono capitare a tutti che per fortuna nel 2021 è curabile in confronto ad altri tumori che aimè non lasciano scampo.. Ma dopo 10 minuti ecco che torna l angoscia/ansia quasi come se fosse "automatica" ed è per questo che penso che dasola non ne posso uscire..
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
La prima cosa da fare è smettere di cercare storie sul web, perché tanto riguardano altre persone e ciascuna storia è unica e non replicabile, per quanto assomigli alla nostra, per una serie di motivi.

La seconda cosa è, proprio come ha dichiarato qui sopra, farsi aiutare se si capisce che da soli non si riesce a migliorare: non è segno di debolezza, ma di forza e rispetto per se stessi.

Vedrà che potrà ridimensionare le sue ansie molto più rapidamente di quanto si immagina e, come spesso accade, si domanderà perché non ha iniziato prima ad andare dallo psicoterapeuta.
Se le può far piacere, ci potrà aggiornare tra un po' di tempo su come sta procedendo.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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