Non riesco a fidarmi della mia fidanzata

Salve.
Non volevo arrivare a questo punto ma chiedo disperatamente aiuto a voi.
Sono fidanzato da due mesi, in una relazione a distanza.
Io e la mia ragazza tranne quando è a lavoro stiamo sempre in videochiamata tutto il giorno ci scriviamo e vediamo sempre.
Ma da un po' di giorni mi sta distruggendo l'ansia che lei mi abbia potuto tradire a inizio relazione dove i primi venti giorni non facevamo tutte queste videochiamate ecc.
In questi giorni abbiamo litigato molto perche l'ho accusata di avermi tradito e lei piange e dice che devo smetterla, ovviamente.
Conosco il suo passato, quanto ha sofferto e quanto ha patito per fidanzarsi con me dato che all'inizio non volevo.
Ad esempio lei il mese scorso è uscita due volte in una settimana andando da una sua amica vicina di casa.
Mi scriveva si mentre era lì ma io che prove ho?
Ci sto provando a fidarmi, ma mi sento malissimo sto cercando ogni minimo dettaglio indietro nel tempo per capire se abbia potuto davvero fare qualcosa.
Sabato litigando mi lasciò dicendo che se avesse fatto qualcosa me lo avrebbe detto dato che ci eravamo lasciati, poi dopo pochi minuti parlando chiarimmo.
Come devo fare?
Io la amo e anche lei a me.
Come posso togliere questi pensieri negativi?
Soffro di DOC.

Vi ringrazio anticipatamente.
Cordialità.
[#1]
Dr. Marco Di Cugno Psicologo 50 3 2
Gentile utente,
Sembrerà una frase scontata, ma la fiducia è la colonna portante di una sana relazione, lei (coerentemente con la sua diagnosi di DOC) cerca costantemente di controllare la relazione, si ossessiona cercando risposte che non può trovare pensando, inoltre la conseguenza di tale ossessioni è che sta ledendo la relazione attualmente in atto con questa persona.
Cito: ''Ad esempio lei il mese scorso è uscita due volte in una settimana andando da una sua amica vicina di casa.
Mi scriveva si mentre era lì ma io che prove ho?''
Le relazioni non sono dei verbali di lavoro, non può costantemente avere prove e non può costantemente controllare tutto, per due motivi:
1) controllare e ossessionarsi non può evitare un eventuale danno/tradimento
2) queste dinamiche non le fanno vivere bene la relazione, non se la gode, e inoltre la danneggia.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per affrontare sia il tema del controllo che della gelosia, vedrà che con una sana psicoterapia si sentirà meglio e riuscirà a godersi i rapporti interpersonali.
A presto

Dr. Marco Di Cugno Psicologo Clinico a indirizzo cognitivo-comportamentale
www.marcodicugno.it
Tel: +39 3920444646

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Gentilissimo dottor Di Cugno, la ringrazio per la rapida e tranquillizzante risposta. Ha fatto centro, è il mio doc che mi porta a voler ossessionatamente controllare tutto, ho avuto doc simili ad esempio controllare se i miei genitori parlassero male di me, lasciavo anche il telefono a registrare di nascosto per sentire cosa loro dicessero quando io non c ero. E oggi è successo uguale proprio poco fa, lei entra online su mentre era a lavoro e non mi scrive io glielo faccio notare quando successivamente mi scrive lei e mi dice che avendo il telefono in tasca le capita che entra nelle applicazioni lavorando senza che se ne accorge dato che ha lo sblocco col sensore e io comunque si le credo ma non al 100%. Purtroppo ormai non mi fido mai al 100% delle cose che mi dicono. Io le ho parlato di progetti futuri perché comunque la amo e lei ha sempre accettato, ha parlato davanti a me ai suoi genitori di volersi trasferire da me, di voler avere una famiglia ecc, ecco secondo La sua esperienza, un atteggiamento così da parte sua che mi dice sempre cosa fa dov è, vuole stare tutto il giorno in chiamata con me sia che è a casa che fuori, mi può far stare tranquillo riguardo la sua fedeltà? Oppure si comporterebbe in modo diverso se davvero i miei sospetti fossero fondati? Secondo me non avrebbe senso comportarsi come fa lei se avesse a che fare con altre persone oltre che me. Lei che ne pensa? Spero in una sua risposta. Cordialità.
[#3]
Dr. Marco Di Cugno Psicologo 50 3 2
Buonasera,
Capisco il desiderio di avere certezze nella vita, tuttavia esse non esistono, dato che le variabili che governano la nostra esistenza sono pressoché infinite.
Date queste premesse non ci resta che imparare a tollerare lo stato di incertezza, se cosi non fosse, rischiamo di passare la vita a tormentarci nell'immagine ipotetici scenari futuri catastrofici, ed a cercare di controllare ossessivamente per evitare che si verifichino, il tutto si traduce in: una vita di angosce e tormenti inutili, dal momento che essi non ci aiuteranno a evitare gli ipotetici danni che temiamo.
Ovviamente questo non significa che non dobbiamo basarci su nulla perchè ''tanto tutto è incontrollabile'', è giusto (con parsimonia) cogliere i segnali che ci fanno propendere per determinati scenari, la sua ragazza, da quel che riporta, presenta tutti i presupposti coerenti con lo scenario che lei desidera, questo non significa che per forza di cose sarà cosi, è per questo motivo che necessita di imparare a tollerare lo stato di incertezza e conseguentemente diminuire i livelli di controllo.
La domanda chiave è: ''Quando arriverà il giorno in cui si stuferà del suo dolore?''
Le auguro presto, perchè quel giorno sceglierà di intraprendere un percorso psicoterapeutico e starà meglio.
Una buona serata

Dr. Marco Di Cugno Psicologo Clinico a indirizzo cognitivo-comportamentale
www.marcodicugno.it
Tel: +39 3920444646

[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Buongiorno dottore. Vede tutto è partito una sera che ho iniziato a pensare questa cosa. Questo pensiero si è come dire intrinsecato nella mia mente sempre di più portandomi quasi a convincermi che il mio pensiero fosse vero. Non rendendomene conto ho fatto si che questi pensieri ossessivi entrassero sempre di più nella mia mente, auto convincendomi, andando a cercare ogni minimo dettaglio e pensando sempre di più quello che penso sia potuto succedere, mi era successo uguale qualche mese fa una cosa simile in famiglia. Ci può anche stare farsi venire qualche domanda ogni tanto ma non pensare che i miei pensieri ossessivi possano essere veri solo perche si sono intrinsecati. Io ho litigato molto con lei portandola all'estremo, dicendole che comunque se lei avesse fatto qualcosa sarebbe stato inutile stare con me dato che comunque lo avrei saputo ecc, e lei comunque ha sempre negato. Ripeto che non ci sarebbe stato motivo dato che è stata lei a volermi. Penso che ora devo fare un break e tornare a ragionare in modo lucido, consapevole di chi sono, e di quello che posso darle e di chi sono io.
Lei cosa ne pensa? La ringrazio anticipatamente. Cordialità.