Doc o omosessualità/bisessualità repressa?

Salve a tutti, sono una ragazza di 18 anni con una storia, a quanto ho visto, non poco comune.

Come avrete capito dal titolo, sono tormentata da pensieri inerenti la mia sessualità.

Premessa: intorno ai 13 anni ho avuto delle prime manifestazioni di pensieri intrusivi. Partendo proprio da quelli omosessuali/bisessuali, ho avuto paura di impazzire, di poter fare del male ai miei cari e, infine, quella di star male fisicamente (paura che mi ha spinta ad un periodo di attacchi di panico e che, oggi, non mi permette di sbloccarmi sotto molti aspetti).

Non ho avuto un vissuto facile: ho sempre avuto rapporti conflittuali in famiglia e, in particolare, con mio padre con cui non parlo nemmeno più.

Quest'anno è stato piuttosto travagliato: i miei genitori hanno divorziato (e in parte ne sono felice), ho avuto diversi timori di poter tradire il mio ragazzo o di poter essere tradita da lui (nonostante il nostro rapporto vada bene), ho vissuto l'estate con la perenne paura di vomitare a causa di un intenso periodo di gastrite e, inoltre, nel giro di qualche mese ho dovuto metabolizzare la partenza del mio ragazzo con il quale adesso porto avanti una relazione a distanza.

Come se non bastasse, improvvisamente si sono manifestati nuovamente questi pensieri sulla mia sessualità: sia a causa delle scene di un film, sia a causa di alcune mie amiche che si scambiano qualche bacio scherzosamente e senza malizia, ho sviluppato nuovamente la paura di poter essere omosessuale/bisessuale.

Questa volta però è diverso: da mesi ormai controllo tutto, ogni singola, minima, possibile reazione del mio corpo, ogni cosa mi sembra una conferma ai miei pensieri, mi metto costantemente alla prova, ho letto tutti gli articoli possibili e visto altrettanti video.
Sono stanca.

Come se non bastasse, con il sesso non va bene, non riesco a lasciarmi andare alla prima volta per la paura tremenda del dolore e quei momenti di intimità sono diventati modi per mettermi alla prova.
Ho moltissimi problemi di autostima, odio il mio corpo e il mio viso, nonostante il non abbia mai avuto particolari problemi con il sesso opposto.

Vi prego, aiutatemi, ormai mi sono quasi autoconvinta.

La mia psicologa non mi ha diagnosticato il doc, ma mi ha solo detto di rimandare questi pensieri ad altri momenti.

Ho paura di perdere me stessa, i miei sentimenti, tutto ciò in cui credo, eppure ormai è come se mi andasse bene, è come se fossi assolutamente convinta di non essere quella che ho sempre creduto di essere (da bambina ho sempre guardato solo maschi e ho sempre sognato la mia vita con un uomo).

Essendo inoltre appassionata dell'arte, a volte arrivo a farmi pensieri come: "moltissimi artisti sono omo o bi, è normale che tu abbia questi pensieri".

Per carità, non ho nulla contro la LGBTQ+, anzi, al contrario, nonostante i pensieri omofobi di mio padre. Eppure sono stanca.
Io non penso di essere bi o lesbica.

Per favore, aiutatemi a capire cos'ho.

Grazie per aver letto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
gentile utente legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, la ringrazio per la sua risposta. Ho già letto questo articolo e devo dire che rileggerli mi tranquillizza, ma solo momentaneamente, come succede a molti. Io non so davvero come uscirne, ultimamente sto provando a fare come consigliato dalla mia psicologa: rimando il pensiero. Ma a volte ritorna e fa rumore, tanto rumore. Ormai mi mette tutto a disagio, anche stare con le mie amiche. Ho paura di poter piacere ad una ragazza e che una ragazza possa piacermi, ma il solo pensiero mi mette tremendamente a disagio. Così come ho paura del futuro e dell'ambiente universitario dove mi troverò. Mi chiedo se questa ossessione è semplice frutto delle mie ansie e insicurezze e se forse è data anche dalla mancanza di una migliore amica, non ne ho mai avuta una vera e non riesco a lasciarmi andare ad un'amicizia profonda con una ragazza per paura che questo pensiero possa ripresentarsi. Mi sento prigioniera della mia stessa mente.
Inoltre, leggere di molte persone che scoprono la propria identità sessuale solo gli anni, mi mette ancora più ansia.
Ormai guardo indietro e mi sento come se io sia sempre stata così, è come se guardassi la mia vita con altri occhi che forse, nel profondo, percepisco non essere miei; eppure, nonostante lo sappia, non riesco a liberarmene. Mi do tante risposte, ma sembrano non soddisfarmi mai, magari mi aiutano solo sul momento.
Rivoglio indietro la mia vita.