Problemi di ansia e rapporto con mia madre

Ho 35 anni, e da 8 ho lasciato la città di origine per trasferirmi per lavoro, prima a 800 km di distanza dalla mia famiglia ed ora a 200 km.

mia madre soffre di depressione da tanti anni ed ha un'influenza nella mia vita che non riesco più a gestire e che forse non ho mai saputo gestire staccandomi definitivamente.

In qualsiasi decisione della mia vita lei fa molto pesare la sua opinione, ed io ormai vivo qualsiasi scelta terrorizzato dal giudizio di mia madre.
Questo vale dalle piccole cose a grandi (come ad esempio l'acquisto di una casa, cosa per la quale cerca di influenzare con le sue idee la mia scelta, purtroppo riuscendoci).


Da circa 3 anni sono in una relazione con una ragazza originaria del posto dove ora lavoro e vivo, che quindi ha la sua famiglia vicino alla nostra abitazione.

Mia madre mal sopporta la mia lontananza, e da quando sono in questa relazione la situazione non fa altro che peggiorare.
Manifesta spesso il suo dispiacere nel fatto che mi faccio vedere poco, anche se generalmente anche grazie al mio lavoro riesco a ritagliarmi almeno 5-6 giorni al mese che passo dalla mia famiglia,.
E questo mi fa stare molto male.


Aggiungo che ormai ogni anno vivo con infelicità ed inquietudine il periodo natalizio, nel quale lei pretende ed esige sostanzialmente che io passi tutte le festività da lei a prescindere dalla mia compagna (con la quale convivo).
Se c'è anche lei, a mia madre non interessa, ma ci devo essere io.


Neanche l'idea che io e la mia compagna ci dividiamo pranzi e cene tra le rispettive famiglie nelle festività per le è accettabile.
A lei interessa che io ci sia sempre, la vigilia di natale, natale, capodanno, etc.
Che la mia compagna possa aver piacere al che io trascorra dei giorni anche con lei e la sua famiglia (che di problemi non ne fa affatto se la figlia trascorre questi giorni lontana, come a volte è capitato negli anni) è un problema che non si pone proprio.
Nè si pone il problema che una coppia ormai stabile, che sta cercando di comprare casa, e metter su famiglia non consideri ormai la possibilità di "dividersi" durante le festività come i primi tempi da "fidanzatini".


Ogni volta che anche solo a telefono lei manifesta stupore e dispiacere, delusione per il fatto che salterò qualche festività da lei, io sto malissimo.
L'ansia mi assale e una sensazione di colpa fortissima.
Questa cosa inevitabilmente crea poi frizioni nel rapporto di coppia con la mia compagna che chiaramente considera spesso eccessive le pretese di mia madre.


Il mio senso di colpa è totale, nel senso che non riesco a farmi scivolare la delusione di mia madre ma nè riesco ad impormi con lei facendole capire che non può pretendere certe cose.
Questa situazione mi sta gettendo nello sconforto, è come se la depressione di mia madre la stessi assorbendo anche io.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

due sembrerebbero essere i problemi:

.il fatto che Sua madre non accetti il Suo distanziamento geografico e affettivo), peraltro evolutivamente normale e auspicabile).
. il fatto che Lei con comprenda o non accetti che per crescere e diventare psicologicamente adulti occorre tagliare il cordone ombelicale. Se tale taglio non avviene, muore sia la madre che il figlio, ci insegna la medicina.

E' difficile lavorare sulla madre, soprattutto se essa non ha altro nella vita che non il figlio:
non una relazione di coppia appagante, non altri interessi quali volontariato o altro.
E' invece auspicabile che Lei lavori su di sè, al fine di
. superare i sensi di colpa derivanti dal ricatto affettivo materno, e
. comprendere che la Sua famiglia ora è quella "attuale", formata con la Sua compagna. L'altra viene definita "famiglia d'origine" e passa al secondo posto (non in secondo piano).

Non Le sembri che la scientificità della mia risposta dispezzi i sentimenti che ci stanno sotto. Non è così.

Se non ce la fa da solo, si faccia aiutare da un * Psicoterapeuta; in altro caso potrebbe correre il rischio di 'avvelenare' la Sua relazione di coppia mescolando e mettendo in competizione affetti che devono invece essere tenuti distinti attraverso una chiarezza teorica e operativa.
Ma, oltretutto, se Sua madre è talmente in grado di influenzare le Sue decisioni, si corre il rischi di rimanere per sempre figli (fino al decesso genitoriale).

Saluti cari.
Se ritiene ci faccia sapere come se l'è .. cavata.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, mi ha colpito molto ciò che ha scritto.

Sto seguendo un percorso di terapia da un anno, anche per altre problematiche, ma non noto progressi su questa questione.

Comunque grazie.
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