Cosa devo fare con mia madre?

Premetto che da adolescente ho sempre voluto seguire uno psicologo, mentre per mia madre era vietato altrimenti"cosa avrebbe pensato la gente?
".
Premetto anche che mio padre è un sociopatico (credo) che non mi ha mai dato un abbraccio, confortata o detto che mi vuole bene (in qualsiasi modo).

Ho 21 anni, sto con un ragazzo senza diploma, io seguo l'università.
Mia madre è molto delusa da me perché "mi strofino con la gente bassa", merda per lei.
Usa anche parole molto forti, per poi dire il giorno dopo che lei non ha mai detto quelle brutte parole e che io ce l'ho con lei! Faccio una facoltà che non mi piace, né mi è piaciuto il Liceo classico ma a mia madre non è importato.
Volevo diventare estetista dopo il diploma, ma la sua risposta è stata "allora vai a pulire le scale se ci devi fare perdere soldi".
Questo mi genera tanto odio, tutto quello che faccio piace solo a loro.
Mi mancano pochi esami e poi cercherò lavoro ma sono consapevole che già la vita me l'hanno rovinata.
Il punto è che mia madre è incredibile: dice una cosa orrenda e poi dice che non l'ha mai detta e me la sono inventata, dice che sto con "la spazzatura (il mio ragazzo) " e che "mi hai dato un enorme dolore, dovevi pensare alla tua mamma che ha fatto tanto per te! ".
Io le ho detto che non può governare le mie relazioni e che l'amore è tra due persone, i genitori non ci rientrano.
Le ho detto, alla sua Affermazione di delusione, che mi sta facendo pesare questa relazione come se le avessi fatto un torto.
Mi ha detto che con lui dormirò per strada un giorno.
Ho rinunciato al lavoro che volevo per colpa sua, cioè diventare estetista.
In fondo mi ha violato della mia personalità fin da piccola e gliel'ho rinfacciato: "non sei una così brava madre come credi di essere" e lei ha risposto "È vero, non sono una brava madre, io a te ho dato troppo!! ! ".

Finito lo spettacolo di rabbia, tristezza e delusioni, la vita continua.
Parlare con lei, risolvere è inutile, lo so.
Mi chiedo come mantenere un rapporto decente con mia madre senza sentirmi così triste?
Senza provare così rabbia?
A voi la risposta...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
se è vero che si sta laureando (ma in quale facoltà?) tra poco sarà in grado di trovare un lavoro col quale rendersi indipendente.
E' già maggiorenne, non sembra che la uniscano intensi vincoli affettivi alla sua famiglia, quindi potrà vivere da sola, sia pure in una camera a pensione o con altri giovani.
A questo punto potrà seguire corsi regionali per estetista compatibili coi suoi orari di lavoro, e dopo averli portati a termine potrà scegliere se esercitare come estetista a tempo pieno o part-time, mantenendo anche l'occupazione principale.
Questo, se vuole essere realista e costruttiva. Se vuole invece continuare a recriminare sui torti subiti e sul futuro spezzato, resti in famiglia.
Le ricordo che per dare forza ai propri propositi può essere utile qualche colloquio psicologico, e all'università c'è uno psicologo a disposizione degli studenti. Ce n'è anche alle ASL e al Consultorio.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
La mia domanda riguarda il "come rivolgermi a mia madre ogni volta che la vedo" visto che in sua presenza ho continui conflitti per via dei suoi giudizi sulla mia vita. Giudizi che per quanto cerchi di restare calma mi fanno impazzire. Non era necessaria la risposta facilista del cerca lavoro e hai risolto tutto. Ma se devo 'essere realista' posso dirle che faccio una facoltà umanistica e vivo al sud dove la regione non eroga così spesso corsi di formazione gratuiti. Quindi al di là del cercare di studiare altri due anni quel che mi piace, sì, tra altro studio che non mi piace ma che sto portando al termine, la ricerca di lavoro è ardua e se sono fortunata posso fare la badante H24 a 400 /600 al mese, che lei ci creda o no.
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
vedo che lei non sa ringraziare dell'aiuto che riceve: fa così anche in famiglia?
Vorrei farle notare che se ritiene che al sud una laurea umanistica non dia sbocchi (il che al momento non è vero, legga le tabelle del Ministero dell'Istruzione) poteva non scegliere quella facoltà e renderne noti i motivi, se validi e documentati, ai suoi genitori.
La sua regione eroga corsi gratuiti come tutte le altre, ma io non ho parlato di un corso di estetista gratuito. Piuttosto il mestiere di estetista richiede particolari abilità sociali -o skills life- che forse lei non ha sviluppato.
Inoltre nulla le vieta di spostarsi dal sud.
Le badanti, a sud come a nord, hanno vitto e alloggio oltre allo stipendio, il che fa di un mensile anche di 400 euro, più contributi, una bella sommetta. In Svizzera il salario è di 3000 euro.
Le domestiche a ore guadagnano di più: a Palermo, tanto per parlare del sud, dai 7 ai 12 euro l'ora, ovviamente secondo capacità. Esistono poi altri mestieri: sciampista, commessa, segretaria, cassiera etc.
Il nostro blog non è tuttavia un'agenzia di consulenza per l'impiego, e d'altra parte non mi sembra che lei sia ansiosa né di lavorare, né di studiare, né soprattutto di risolvere i suoi problemi. Infatti non prende minimamente in considerazione nemmeno la possibilità da me suggerita di accedere ad una consulenza psicologica gratuita (Università - ASL - Consultorio Giovani - Centro di Salute Mentale).
Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Grazie della risposta, tuttavia la prima risposta che le ho dato si riferiva al fatto che sì, sono consapevole di dover trovare l'indipendenza dai familiari. Il punto è che la frase "Questo, se vuole essere realista e costruttiva. Se vuole invece continuare a recriminare sui torti subiti e sul futuro spezzato, resti in famiglia" non mi è di aiuto. Io voglio continuare ad avere un contatto con mia madre, non voglio o fare un lavoro e chiudere i contatti familiari (perché la situazione è ingestibile, non so comunicare con mia madre) o non lavorare e lamentarmi come ha insinuato nella sua risposta. Se si è sentita offesa mi scuso ma spero che uno psicologo non risponda così a un giovane con dei problemi familiari che, essendo complessi per natura, non potrebbero mai risolversi con una mera indipendenza economica dalla famiglia (fa tanto sì, ma io e mia madre manchiamo di comunicazione, e ho riportato delle frasi tipo che dice perché magari un esperto sa come consigliarmi nel rivolgermi a un adulto che dice frasi come "io se ho sbagliato è solo nell'averti viziato" quando di vizi io non ne conosco, le prime scarpe di marca me le sono comprare con una borsa di studio, per esempio). E un professionista che dice che non ho voglia né di lavorare né di studiare, beh.. Cosa vuole che le risponda? Mi dispiace che non ho ricevuto altri pareri e spero a questo punto di ricevere un vero aiuto professionale o altrimenti il silenzio.
Buon lavoro!
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