Che mi succede?

Salve a tutti, sono Andrea 33 anni da poco probabilmente se si vedono i miei consulti passati si capisce già che ho e ho avuto problemi di ansia e depressione ansiosa, ipocondria ecc.
Ora dall'ultimo consulto sono pssati circa tre anni in cui direi è successo di tutto e di più, in ordine: ho trovato una compagna, l'ho sposata e ho anche una bimba di 9 mesi, in più lei ha un altra figlia di 7 anni che vive con noi e settimanalmente vede il padre, nel mezzo di tutto ciò a luglio dell'anno scorso all'improvviso è mancato mio papà, un mese prima della nascita di mia figlia, ora mio padre per me era un amico e lavoravamo insieme da sempre (ambito edile), lui però per pura ignoranza all'età di 18 anni mi ha caricato con un debito molto alto verso lo stato, quindi io ora non posso intestarmi niente, difatti aprirò ditta con mia moglie per continuare a lavorare, discorso a parte ho sofferto davvero tanto dopo la sua morte non mi sono del tutto ripreso e qui vengono i problemi, nel frattempo ho trovato un collaboratore che però mi fa sentire come sotto padrone e io mi sento per nulla professionista ma soprattutto poco libero di fare le mie scelte, mi faccio trasportare prr carattere in cose che non voglio solo perché non so dire di no, non riesco, così per scelte sbagliate ho perso soldi e mi sono stressato lavorativmente molto, poi a casa non c'è praticamente mai riposo ora che mia moglie ha ripreso a lavorare, e io spesso invece di essere felice e soddisfatto (ho una bimba stupenda, una moglie bellissima) sono giù di morale, triste, un po'perso nel vuoto, impaurito dal futuro, spesso mi sale l'ansia con mille domande, la malinconia di come stavo una volta.
Non so cosa sto sbagliando e ci giro Intorno da qualche mese, ma non mi do pace! Forse questo è più uno sfogo che altro, ah cosa importante io fino a 30 anni vivendo con mio padre responsabilità praticamente mai avute, questo è un indizio importante.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

ci scrive che quando c’era suo papà Lei stava benissimo. Ma non è così; tre anni fa scriveva qui un consulto, disperato per il proprio malessere e in cura con psicofarmaci. Accennava anche a fatti ansiosi pregressi.
Questo ci fa capire che probabilmente Lei sta idealizzando la fase precedente la morte di Suo padre, quando era scevro da responsabilità. Attualmente è molto provato dalle responsabilità appena sopraggiunte, e dai cui errori forse il Suo collaboratore cerca di difenderla.
Riprenda al più presto la psicoterapia;
nel Suo settore professionale si faccia consigliare da persone competenti e fidate.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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