Ho bisogno di far capire al mio ragazzo che deve iniziare a lavorare a 25 anni

Buongiorno, è veramente complicato descrivere la situazione che mi preoccupa in poche righe.
Sto con un ragazzo da 3 anni e mezzo, io 21 anni e lui quasi 25.

Ci siamo conosciuti che ero una ragazzina, studentessa, mentre lui già diplomato non lavorava ma portava avanti la sua passione per la musica.

Lui è figlio unico, e ha un rapporto molto bello con i suoi genitori.
Ci tengo a descrivere questo rapporto in quanto credo sia, forse, la radice del problema.

Ho sempre pensato che forse il mio ragazzo sia un po’ un mammone, hanno vissuto molti anni della loro vita come persone benestanti, conosciuti nei vari paesi, sua mamma imprenditrice della zona, facevano molti viaggi per il mondo grazie al suo lavoro.

Casa loro è piena zeppa di foto, ricordi, videocassette, che fanno pensare a quei momenti.
Il mio ragazzo e sua mamma dormono anche nella stessa stanza, anche se lui per tanto tempo me lo ha negato.

Ad oggi, quel lusso in cui hanno vissuto non esiste più.
Appena conosciuti mi rivela che hanno i conti congelati, a causa di un problema con uno zio.
L’inverno 2020 è stato il più difficile, a causa della caldaia rotta.
Mentre dall’inverno del 2021, vivono in un’altra casa.

Inizio a comprendere che ci fosse qualcosa che non andava in lui dopo la pandemia.
In effetti il covid ci ha sconvolto quasi subito, forse non ci ha dato neanche il tempo di conoscerci a fondo.

Nel 2021, poi, mi racconta che ci sarebbe la possibilità di mettersi in società con grandi imprenditori tedeschi, ovviamente il tutto diretto dalla mamma (possibilità di lavorare anche insieme al lei).

Tuttavia, col passare del tempo, l’azienda non è mai stata veramente aperta.
E io inizio a dubitare anche di questo.
Inizio a pensare che forse sua mamma si è inventata tutto, che ci possano essere problemi nascosti che forse sua mamma non racconta al figlio.
La mia mente inizia a pensare a tante cose, io indago sul presunto commercialista citato dalla mamma diverse volte, e scopro essere morto qualche anno fa.
Lei nega, il mio ragazzo dubita con me, ma poi crede alle parole della mamma e alla fine si ritorna al punto di inizio.

Nell’ultimo periodo, non ho fatto altro che pensare a ciò.
Quando provo a parlarne con lui, si inizia ad infastidire, perché pensa che io metta in dubbio ogni cosa.
Ma la realtà dei fatti, secondo me, è un’altra.
Io credo che questo ragazzo abbia bisogno di aiuto, ma non so come fare.
Inoltre, lui è davvero molto intelligente.
Ha una mente brillante, conosce le lingue, ha potenzialità che non vengono sfruttate io me ne dispiaccio veramente tanto.
Io dall'altro lato, sto facendo tante esperienze lavorative, e speravo che il mio potesse essere un esempio per lui.
Invece nulla, rimane a casa, con i suoi genitori.
E la mancata possibilità economica ci impedisce di fare esperienze, di viaggiare.
Sono molto legata a lui, mi ha aiutato in tanti momenti della mia vita.
E io faccio lo stesso con lui.
Ma questo problema, che forse lui ignora, non voglio sottovalutarlo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Io credo che se lui "deve capire" alcune cose, anche tu dovresti forse capire che continuando a stare con un ragazzo che ha questi problemi, potresti lasciare indietro la tua vita. Potresti perdere tempo.

Anche perché se lui è così mammone, stargli troppo vicino non potrà che farlo sentire ancora di più seguito e coccolato. E quindi contribuire a mantenerlo esattamente dov'è adesso.

Perciò inizia a svezzarlo tu. Inizia a condizionare il tuo amore, la tua vicinanza e il tuo appoggio a quanto lui mostrerà di volersi rimboccarsi le maniche e darsi da fare.

"Chi non lavora non fa l'amore" diceva una canzone di tanto tempo fa.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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