Ansia con le donne

Salve,
sono un ragazzo di 24 anni, ancora vergine.
Sono una persona molto ansiosa e ipersensibile.
Vi scrivo per un parere sulla mia situazione: il fare sesso è praticamente diventato fonte di pressione; l'essere arrivato a quest'età ancora in questo stato mi deprime, provo un grande senso di inferiorità quando penso agli altri miei amici e coetanei ormai gia navigati in questo ambito.
Imputo tale situazione a diversi fattori: fino ai 21 anni ho avuto gli occhiali che mi hanno causato problemi di scarsa autostima e sicurezza in me stesso.
Mi sentivo rinato solo quando mettevo le lentil, che purtroppo non potevo portare a lungo.
Poi mi sono operato e fortunatamente, tale problema estetico è venuto meno.
Rimane pero, forse quello più grande: la mia emotività e ansia.
Approcciare una donna, uscirci, baciarla e pensare al sesso mi causano forte ansia.
Sono riuscito a migliorarla nel tempo, ma rimane ancora a livelli elevati e, in tale ambito, devi essere tranquillo e sicuro altrimenti non cavi un ragno dal buco.
A rafforzare tale ansia è stata la mia primissima esperienza, circa un anno fa: ero a casa di questa ragazza, ci baciamo e raggiungo subito l'erezione, poi decidiamo di farlo e faccio cilecca.
Divento ansioso, a tal punto da voler andar via, per la figuraccia.
Finora, è stata la volta in cui ci sono andato piú vicino (pensate un pò).
Prima di ciò ero uscito con numerose ragazze, ma mi trovavo ad essere in un disagio tale che nel momento non mi eccitavano per nulla, quindi le perdevo.
Ieri, sono uscito con una donna abbastanza più grande di me (cosa che incrementa l'ansia) e non sono riuscito a fare niente di concreto, l'agitazione mi bruciava l'eccitazione e l'interesse sessuale.
Il pensare di baciarla e arrivare, ipoteticamente a fare sesso, mi allontana dal provarci.
Se mi avesse toccato non penso proprio sarei riuscito a dare una "risposta fisica" adeguata.

A casa, o quando non ho niente in programma mi capita spessissimo di essere iper eccitato, poi quando ho finalmente le opportunità concrete, divento un'ameba, assurdo.
In aggiunta, so di essere anche un bel ragazzo, ricevo e ho ricevuto tanti complimenti a livello estetico.
Pensare a questo e al fatto di essere ancora vergine, mi brucia e preme ancora di piú.

Mi sento in un circolo vizioso da cui non riesco a uscire.
Essere vergine, ancora alla mia età, e l'ansia, non mi permettono di farcela.
Se solo avessi avuto qualche esperienza da adolescente, come fanno tutti, sarebbe tutta un'altra storia... Ho anche pensato al sesso a pagamento, per sbloccarmi... ma come mi sentirei dopo?

Spero possiate indicarmi una via d'uscita,
Grazie infinite.
[#1]
Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Buonasera,


La cilecca, come la chiama lei, è cosa normale per ogni uomo, può dipendere da molti fattori, non è di per sé interessante; sembra tuttavia che la sua psiche si sia come "servita" di questo evento per dare una forma e dimensione a qualcosa che altrimenti non avrebbe avuto espressione, ovvero il sintomo ci informa dell'esistenza di un problema ma a questo punto "quale problema" non lo sappiamo ancora.

Ho notato che i fatti li ha descritti accuratamente, ma è stato superficiale su ciò che ha sentito; l'ansia può sembrarle un concetto comprensibile a chi la ascolta, invece questa parola poco dice della complessità delle sue emozioni. Che cosa ne pensa?

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
ciò che ho sentito al momento della "cilecca" intende? Agitazione, nervosismo, disagio legato al mostrarmi nudo: il famoso timore del "pene piccolo". Da una parte penso sia anche normale manifestare certi timori; il mio problema è che sono troppo amplificati, ingestibili. È come se tutto ciò che provasse una qualsiasi persona normale, Io lo provi al doppio. Penso sia causato dalla mia iperemotività...
Normale livello di ansia per un esame o per approcciare una ragazza? Per me diventa un mostro.
[#3]
Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Questa situazione richiede che lei inizi una terapia, qualunque sia il costo di sicuro pagherebbe di più una vita vissuta a metà a causa dell'ansia; può considerare una terapia in presenza, dove lei risiede, oppure online, in tutta Italia.

La conversazione avuta finora descrive il problema, i sintomi potremmo dire, il prossimo passo è decidere come affrontare, il problema. Quando è cominciato tutto? C'è un evento avvenuto nel suo passato che ha causato il resto?

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