Provo un intensa necessità di fuga, ansia, insonnia, nausea nei confronti della mia ragazza

Buongiorno, sono stato per la prima volta con una ragazza a 26 anni, prima ho sempre percepito un senso di ansia, inadeguatezza, paura nei confronti dell'amore che ho sempre evitato, nonostante ci soffrissi.
Ho superato tutto questo perché ho trovato una persona che mi capiva e per cui provavo sentimenti molto forti e non ho potuto non tentare.
Ci siamo messi insieme e da allora sono passati 1 anno e 6 mesi, durante questo lasso di tempo non mi sono mai sentito completamente "sbloccato", come se non riuscissi mai a sceglierla in maniera totalizzante.
Ora però le mie sensazione negative mi stanno rendendo la vita di tutti i giorni difficile, ho intensissime sensazioni di malessere.
La mia testa mi ordina di scappare, è come se vivessi sotto un pericolo costante e gravissimo.
Quando sono con lei alterno serenità a intensissime sensazioni di ansia, noia e rabbia.
In alcuni momenti provo una rabbia totalizzante come se volessi essere ovunque ma non li con lei.
Di questo le parlo e sono una persona molto controllata, le dico "perdonami ma sto provando un intensissima rabbia in questo momento e non so perché ", lei è molto comprensiva.
Queste sensazioni si sono acuite ormai da 2-3 mesi, non voglio lasciarla perché so che è una persona speciale a cui tengo ma si mettono in atto dei meccanismi che mi fanno vivere un profondo disagio, questo non è giusto né per me né per lei, voglio solo vivere in maniera tranquilla e piena la fortuna che ho di avere una persona importante al mio fianco.
Sono sicuro che lasciarci, dopo il doloroso distacco, mi farebbe stare molto meglio.
Lasciandoci la grandissima voglia di scappare troverebbe il suo sfogo, ma è un comportamento disfunzionale, io non voglio questo.
Scrivo qui per avere un consulto, un consiglio, mi sento ormai esasperato e credo che possa aiutarmi chiedere aiuto ad uno specialista.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> credo che possa aiutarmi chiedere aiuto ad uno specialista

Hai ragione, ma sarebbe importante che ti rivolgessi direttamente a uno specialista per un colloquio clinico vero e proprio, al quale potrai spiegare esattamente tutte le circostanze, eventuali eventi passati o schemi ricorrenti di comportamento e atteggiamento che ti riguardano. Solo così sarà possibile inquadrare i sintomi che descrivi in una cornice che permetta allo specialista di aiutarti.

In altre parole, ciò che senti potrebbe dipendere da fattori diversi, che è necessario inquadrare per poter scegliere l'aiuto adatto a te.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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