Aiuto psicologico

Mi trovo molto in difficoltà, da più di un anno.
Le cose nella mia storia d’amore non sono andate come pensavo e questo ha comportato una modifica di come sarebbero andate le cose nella mia vita secondo me.
Adesso mi ritrovo che andremo a vivere nella casa che abbiamo comprato e ristrutturato, il prossimo anno ci sposiamo, e io non so se accettare un nuovo lavoro perché ho paura di dover affrontare i preparativi del matrimonio affrontando un nuovo lavoro+gestire il fatto di dover dire dopo il periodo di prova che fra qualche mese mi sposerò e non so se il nuovo lavoro sarà molto più impegnativo di quello attuale.
Nel mio lavoro attuale non sono motivata, stimolata, sono abbandonata a me stessa, sono una mera esecutrice e creatrice di pivot e power point.
Non sono previsti piani di crescita.
Mi sento a un bivio: ho 31 anni.
Cosa devo fare?
Godermi in pace i prossimi anni fra matrimonio e una famiglia che spero si allarghi presto e mettere da parte il cambio lavoro?
Mi sono già trovata in questa situazione e mi sono pentita di non aver accettato quel lavoro perché nel mio le cose non cambiano mai...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
un lavoro che non ci soddisfa è quasi la cosa peggiore che ci possa capitare, preceduta soltanto da un matrimonio che non ci soddisfa.
Ora, dalle sue parole sembrerebbe che nessuna delle sue situazioni in questo campo sia perfettamente quella che lei sperava di realizzare.
Leggendo le sue parole però sembrerebbe chiara la strada che le si può prospettare: cambi senz'altro lavoro, è giovane e ha tutte le ragioni per farlo.
La convivenza non è un passo da farsi se non si è sicuri, anche se si è investito un capitale sia affettivo che monetario in questa prospettiva. Meno ancora è
obbligatorio il matrimonio.
Faccia dunque un passo alla volta senza lasciarsi fuorviare da argomentazioni estranee alla sua volontà.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com